Critica Sociale - Anno III - n. 17 - 1 settembre 1893

200 CRITICA SOCIALE dei lavoratori sia un fatto bello e compiuto. Se ciò rosse, la borghesia coi suoi sistemi economici e politici sarebbe oramai da gran tempo nel mondo dei trapas– sati. L'Internazionale dei Ja,•oratori è una. tendbua, che si svolge ratalmente dai contrasti e dallo contrad– dizioni del presente sistema economico - o trae ali– mento e trova. rinforzo, da quello cd in quello appunto, che alla. prima ba. maggiore apparenza. d'indebolirne lo s,•iluppo o di s,•iarno il cammino. Koi socio.listine siamo i p,·ecursori. Per ciò noi non siamo, nOsetta, nò chiesa., nò misera conventicola, ma noi siamo un partito, che milito., comballe, e discute con lo armi politiche e intellettuali proprie dei J►artili. Su la. faticosa. strada d1e percorriamo, non ci accado soltanto d'incontrare 1·opposi1.iono aperta Joi sostenitori inermi, o armati, dell'ordino economico J>rosoute; ma anche l"inconsapovolezza, !"ignoranza, l"inconseguenza, le mutuo antipatie, le scambie, 1 oli gelosie dello ,•iUimo stesse, ossia degli sfruttati, ossia dei salariali. Dì tale inconsnpevolezza, ignoranza. o inconseguenza, di tali a.ntipatlo o gelosie noi fo.cciamocarico agli attua.li de– tentori dei pubblici poteri per conto del presento si• stoma economico; o sappiamo, che senza tali debolezze e passioni di una parte del J)roletariato, il sistema. capitali1lie-0-f.)01·gltcse non si reggerebbe un giorno solo. E per ciò afl'ermiamo,che il prolelarialo, per redimersi, de,·o organiuarsi e conquistare il potere. Il prolela• riato, e non i manipoli dei socialisti: - se lo tengano per detto i molti falsari del socialismo, che fioriscono tuttodl noi nostro pa.ose. La classica esortazione: « Proletari di tutto il mondo, unitevi» non è precetto di morale astratta, nò rannunzio della impro,•,·isa,subitanea, inconscia ri\'olta..Quel mollo ò l'enunciazione di cosache si s, 1 olge e matura.,di un fatto che tuttodì si fa, di un ratto cho di continuo dh•iene. Sereni di tale coscienza, noi socialisti 11011 slamo nè predicatori di utopia, nò disseminatori di discordie: ma dalle discordie presenti, che non sono nò merito nè colpa nostra, noi tiriamo consiglio e (orza a.combattere le causo di ogni discordia, porchò ogni discordia ftnisca, col cessare del go,·crno di una classe su l'altra, o col cessare del salariato. E con tali sentimenti o con tale animo mandiamo anche noi il nostro rimpianto allo vittime di Aigues• Mortcs, perchè quelle sono per noi, per noi soli ,·era• mento, lo vitlime della tragedia cltl la1;oro. SOPPRIMETE LE QUESTURE I A Napoli gli agenti di quella che chiamano per ~:J~rii·~tcurc;;,: J'~!>!U~: ~~~ a~~!] PJ~:~~ più sop1•a, l'irotlisi al. sicuro in caserma, tirarono dallo finestre sul popolo assembrato, peggio che su un·orda di briganti, producendo una carneficina ~~!o~;'\le 6 vi~ 8 ~t'O\e ci~~~•!iie af":f-71~ 1 :a~! -1J:. canaglia! Poi, consumata la strage, gettn1'0no i corpi insanguinati su un carro da immondizie o cosi h'tL"ICinaronliper la città, allibita dnl terrore. Il cadavere di un bambino diventò balllliera di ri• volta, disputato fra a.~enti o popolani come un trofeo. Tremila cittadim vennero arrestati, fra essi, si capisce, quasi tutti i socialisti, o i o,·antu non bastano a capire tanta JH'Cdn.)la il Governo, so– verchiato dall'ira popolare e dalle protesto dei cit– tadini pila notabili contro l'as.sassmio organizzato eia cotesti Gasparont io regia livrea, dovette porre Bib11otecaG O 8 a CO la questura in interdetto e toglierlo i potel'i, affi– dando all'autorità militare la tutela dell'ordine, e promettendo punizioni. Noi non sappiamo cho ci stiano a fare, in Italia, i repubblicam e i radicali, se essi non tolgono OC· casione da onormit:.\ cosirfatte, per invocare ad alto grida l'attuazione di un principio, che devo essere pure un caposaldo dei loro pmgrammi: la soppres– sione delle questure e l"avocazione del ser,·1z10 di sicurezza cittadina alle autorit.i. comunali elettive. Ogni giorno è notizia di nuovi misfatti perpetrati nello questure. Il famoso processo degli anarchici di Roma non fu che uno dei tanti episodi rh•elatori del putridume che in esse fet'lllcnt.'\. lvi si prosti– tuisco allo spionaggio la inesperta giovineu.a, ivi si montano congiure, si architetlnno complotti che rovinano innumeri famiglie, si preparano lo testi• monianze a sistema mecca.nico. Quegli uffici di,•en• nero gli antri immondi della corruzione piU igno– miniosa. Non v·e cittadino onoralo, di qualunquo pa rtito, che a salfrne le scale non senta repugnanr.a o ribro1.zo. I socialis ti hanno troppe nltl'o gatto da pelare, l"opera dell"organiuazione tuttora incompiuta ò pe1· ossi la briga essenziale e. come partito di classe, hanno poco da SJ)eraro da qualunque ordinamento di polizia capitalist.'\ .. \la i pa1·titi che hanno per dh•isa la democratizzazione, come dicono, e il mo• ralizzamento dello Stato borghese, essi dovrebbo1-o muo,•ersi. I socialisti o tutti gli uomini onesti, anche sollanto liberali, darebbero loro, in quest"opera, un colpo di spalla. Se quest.'t quo.stiono non ò matura in Italia -dopo tante 1·ivclazioni e tanti scandali - noi non snp• piamo quale altra questiono lo sia, nò quale possa mai diventarlo. Quelli, che noi paghiamo e nutriamo perché ci tutelino la "ita o la quiete, ci molest.-rno, ~j ~r~:~nO~;ij ~~~)Ot:\~l;ic~i :~~~!fr~~ !i~:j~,~ dellil massa dei galantuomini. Ogni processo che ~I~~~ r:,~:.tt1rs~~ m~J!~-a\Ul_P6;~~m 0 c1~:~:n~~ conservala la coscienza integra - ne sentono, ne con– fessano un1\ nausea infinita. Lo l'ipetiamo: se i radicali non compiono il loro dove1'8 m quest'occasione, se essi non sentono altro che la propria impotenr.a, che significano essi, o a che sonono1 Perchò non dànno le lom dimissioni da partito politico? No,. LETTERE DI FRANCIA Significatoe promeHe delle elezionigenerali. Parigi, 1!6 OJl<UIO. tn passo a sinistra, ma,-clte! e tutta la massa come un uomo solo si trasporta di iO centimetri a manca. Taio mi 1>a1•0 il signit\cato dello elezioni francesi, a tutroggi: nò credo che t ballottaggi del 3 settembre saranno por mutarne la.fisionomia. ì\'essuna ri\'oluzione parlamentare, nessuna con,•ulsione legislati,•a: quei che l'aspettavano restarono con tanto di naso: la Francia (11. la cura. del bromuro e dimostra.di voler essere suggitL. Jldelanle, Pedro, co,a juicio. - l.iu mo,•imento un po' ,•ince si osser,·a. solo nelle due ftle estreme: la cat– tolica, che si dirada, la. socialista, che si addensa. - Voilà tout: in rondo il suffragio ò stato essenzialmente conserva.toro, ma ha. portato su quei conservatori libe– rali che, 1)()1a,icto un certo loro altico scetticismo, si t>rofessanocontentoni di M'Cre nella Camera un buon numero di leadc,·.J delle• nuove idee sociali• coi quali

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