Critica Sociale - Anno III - n. 13 - 1 luglio 1893

CRITICA SOCIALE 207 che inspirando ribrezzo (1)costringe tutti i mesi la donna ad un periodo di bugie; il pudore, che coarta. la. donna. a celare i propri sentimenti o lo proprie vo– glio in materia. <l'amore; la lotta. sessuale, per cui alla donna imporla. nascondere difetti, malattie, età. avan– zata; il desiderio di essere interessante; la suggestio– nabilità o il minoro criterio, onde le donne si lasciano persuadere, e si persuadono facilmente da sò medesime, Jli cose false; rumcio della matemità, che ò stato ed ò un continuo esercizio del mendacio, « essendo tutta. rcducaziono infantile una serie di abili o grosse men– zogne inteso a nascondere i rapporti sessuali o la pro– pria ignoranza delle cose o ad istradare il bambino sulla via morale con la paura di Dioo del diavolo, ccc.» (1). Rispetto alla. Yanità., notevole è il rilievo che, so at– tualmente essa è maggioro nella donna, fu già. inferiore e presso i popoli seh 1 aggi o nello femmine del 1•egno animalo, pf\r cui la. vanità raJ)presente1·ebbo non un sentimento atavistico, tm~di e,·oluzione. Difettoso è nella. donna il senso della. giustizia. Mentre sono sprovvisto, o quasi, di vizi (alcool, gioco, tabacco), le donne sono avide ed a.varo o inclinatissimo all'ira. Sintetizzando, la. donna ò pill immora.le dell'uomo, avendo molti caratteri che ravvicinano al selvaggio ed al fanciullo, sebbene per la maternità. e la pietà si di• (') Quando una donna geniale scriverà la fisiologia dell'uomo normale, del d11\riquente e dal mantenuto (categoria molto più vaua, quest'ultima, di quel che a primi\ vista si 11ensl)eau potrà con poco eforio rovHclare il quadro. All'infuori della magirìor deboleu.a media, che è evidentemente un f:\tto attinente a una data co1titu1tlone sociale, e che spiega lnfalli I:\ maggiore ten– dent.a alla duplicità, come la spiega del resto ugualmente negli uomini llsicamente, intellettualmente o moralmente plò. deboli, saremmo curloal di 1apere quali degli altri caratteri morali_ac-– ceonatl dagli aUlori (diHlmulnlone dei difetti, desiderio di pia– cere, stupida credulità, (alto lndlrlu.o educativo al figli e, più oltre, vanità, lnglustltla, ece.) non 11 trovino, ln gr3.do almeno uguale, nel mondo masdllle. Tutta la differenza è qui: che dl– ,·er1I tono I campi nel quali si eipllca. pel diTer&I seis@!, la lotla per l'e1istenu e pel benesst-re: l'uomo come I:\donna dissimulano quel difetti, oatentano quelle qualità che sono loro rispettiva– mente I riti nocivi e le 11iùutili, La donna, dovendo trovanl di reirola un mantenitore, ha. la vanit;\ della bellezza, ecc., come l'uomo ha quella della (orza, la ,·anltà pollllca, del clondoll, la vanitll, aggiungiamo pure, scientifica, che nelle donne non hanno modo di e■pllcanl nel presente t1.11etto sociale. Coal, do•e un ln– terene lo 1101pinga,l'uomo sa euere Ingiusto. mlaonelco, cbltLC– chierone (si pentl soltanto al foro e al parlamenti) quanto e Jlh) della donna, le cui ingiu1tizle e I eul !stinti reu:lonarl cl sorpren– dono rorse unicamente perchè 1i e1ercltano In cam1li e 1u argo– menti che non cl interessano o nei quali noi non abbiamo 1tlmt1II ad euere ingiusti, ml1onelcl e ciarlieri. Questa tenden:r::i.a dare per caratteri biologici, profondi, gli dfelli accidentali delle con– tingente 1ocl11.ll In un dato momento 1torico è l'eterno calcagno d'Achille della scuola antropologica, la quale non ceua di essere una. 1cuola muchlle, Imbevuta del pregiudizi maschili, e che pnrta anch'eua tulle 1palle le due famose blsaccle della para– bola: davanti, sotto gli occhi, ha i viti muliebri, 1ul do"o I ma– scolini. Saremmo anche curio!! di ~apere come anenga che una delle cause della consueludlne femminile del mendacio poSla euere !I pudore • che coarta a celare le proprie ,·oglle amorose "• 11 la donna è apata e rre<tda in malerla &ellua.le . Suppo.iamo pure che Il pudore sia una mentogna (sebbene trovi splegailonl 1uOl– cienli, In una. ragione, sociale anch'eua e transitoria, di dlfes:l della vita muliebre) ed ammetli11mo serii·11.1troche l'educatione che le m:tdrl - ed I padri - danno al loro figli sia fondata ge• neralmente mumolte mentogne, come lo è in genere li slmtcma educativo socl11.le ,a bn11 religiosa, che ha per ucerdoll ed in– terpreti asaal pii1 ma!!Chlche femn1lne: ma 1e queste tono men– togne, eue 1aranno etrettt e non cau.te della supposta tenden~a al mentire, Spiegare la menzogoa colla nieni:ogna è per lo meno una petizione di principio, per usare li gergo del lolcl. Cl per– metUamo queste ouernzlonl, 1up1"10nendoeaatto e 1cruJ)Oloeo, come ne ha l'apparenta, li ,unto dello Zerbogllo. · (A'Ota ddltJ CRITICA SOCULB). stacchi da questi, che si equivalgono o conservano in permanenza, a differenza della donna, vestigia. dipazzia. morale. Dal lato dell'intelligenza, la donna sta parecchio di sotto all'uomo. Anzitutto, il mondo femminino è privo di genialità, e nessuna donna. obbo la. potenza mentale di taluni uomini di genio. Aristotilo, Newton, MicholangelO,Shak– spearo, Balzac. Le donne mancano di originalità, sono più misoneiche, pili chiacchierone, ma meno idonee al– l'espressione scritta, forma più evoluta di manifesta– zione intellottua.le. E quali lo causo di simile inferiorità.? Fatl,~ la dovuta parto all·incrzia for-1,atacui fu co– stretta ~all'uomo, cd alla monotonia delle occupazioni a. cui si è applicata e si applica, la causa precipua sa– rebbe di ordine biologico. « Al pari cho per la. struttura organica, per l'intelli– genza il maschio ha una potenzialità. primitiva (1) di sviluppo superiore alla femmina, grazio alla parto mi– noro che ha nella riproduzione della. specie. L'intelli– genza in tutto il regno animale varia. in ragione inversa della fecondità; c'è un antagonismo tra le runzioni di · riproduzione e lo intellettuali, corno tra la genesi, l'ac– crescimento o la struttura. Ora essendo il lavoro della riproduzione in gran parto devoluto alla donna, por questa cagiono biologica. essa è rimasta indietro nello sviluppo intellettuale. ) E qui finisce lo studio della donna. normale. Mentre avrebbe voluto essere solo un'introduzione, questa è la parte t>iùbella o più importante del volume. E perciò che mi sono soffermato ad esaminarla con maggioro larghezza di quella cho dedicherò alla seconda parte, risguardanto la criminale o la. prostituta, (1' 1ea11tto ai pro.r11mo mm1ero.) ADOLYO ZERBOGLIO. Marx in italiano Sta per essere soddisfatto un voto antico o caldissimo dei socialisti italiani; quello di a.vero nella nostra lingua un transunto, vc1·amente buo,io e popolare, dell'opera principale di Marx: il CAPITALE (I" volume). Sono i nostri amici di Cremona, i coll:1boratori del– rEco clet Popolo, che hanno provveduto a questo. Entro \'agosto uscirà. in italiano l'ottima riduzione del fran– cese oe,·mc, uno dei più sapienti interpreti del grande tedesco, preceduta. da una sua.splendida esposizione del socialismo scientifico, da. una. biografia con ritratto o da. un proemio. Il traduttore - un nostro. eccellente amico - ha aggiunto sviluppi o illustrazioni tolli dal– l'opera. originalo di M: :i.rx. Il volume di circa 350 pagine non costerà. che L. 2, e per questo prezzo la Ct·itica&>eiale lomanderà, fra,lCO, ai suoi amici e lettori. Intanto Pasquale i\lartignetti ha compiuto la versione dall'inglese di un altro ottimo manuale por gli studiosi della. teoria. marxista: 7'h.e Stuclent' Marx, di Edoardo Aveling, naturalista. valente o compagno e collaboratore di una figlia di Marx: Eleonora. f~ proba.bilo che anche questo lavoro troverà. l'editore o uscirà senza molto ritardo. Non basta. V'è puro chi sta. J>ensando a un'edizione popolare, a. dispense, dell'intero primo volume del Ca· pitale. Ma di questo diremo poi che n'avremo informa– zioni più certo.

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