Critica Sociale - Anno III - n. 12 - 16 giugno 1893

184 CRITICA SOCIALE di un ratto oslorioro tH"eesi.stcnto. il subietti\•arsi di un moto esterno che riesce a coscienza; essa è un prodotto portentoso del libero arbitrio individuale, ed è buona o cattiva in sò stessa, non porchè ri– sponda pii1 o meno allo necessit.i, allo tendenze ratali di un'evoluzione sociale. L'altro errore - rile,•ato dal gregtu-to con non minore esattezza - consisto nel conrondore,che molti fanno, l'essenziale coll'accidontnlc o cotracccssorio; e perché, in date fasi o noi momenti supremi delle rivoluzioni, sco1>pinno per lo più connitti violenti, in ragione dello resistenze che si oppongono al moto, e questi conflitti p1-eoccup:rno lo sguardo e suscitano l'emo- 1.ionodolio spoltatoro supol'flciale, questi ò tentato di attribuire ad essi una importan1.a saliente, di scnmbiaro l'episodio col poema, la scena col dramma. Non dissimile sn1·obbo l'or1'0ro di chi, avendo constatato cho In caduta di un corpo solido infacc..'\ sovente il pavimento, tnlorn, so duro e pesante, può ,rondarlo; concludesse cho la IOl!l!<l detln caduta dei gr:wi consisto nella facoltà che hanno i corpi di inL'\CC..'\t'O o di rompero il suolo. In realtà u.n corpo solido non intacca il pa,•imonto se non quando cessa di cadere; la rottura, rurto violento non a,•vengono so non quando la tenden1... '\ centripeta. generale, cho chiamiamo gravit.\, è pii1 o meno traversata o pal'alizzata. da quell'altra tendenza cen– tripeta s1>ecialo,che chinmiamo impenetrabilifa dei cor1>io coesione. Parimenti In rh·oluziono. quando scoppia in violenza, nega in tutto o in parte sè stessa; essa confessa la propria debolezza, dacchè. in luogo di rimuovere, de,,e collutta1'8 ed infrangere, a rischio non di rado d'infranger·si o di deviare. Certo, OSS..'\ può com1>icrsi ugualmente e generare i suoi effetti, a quel modo che il frutto, anche strappato con violon1.a dall"albero, può csse1'8 ab– basU\111.a matu1-o por sor,•iro da some o por ger– mogli::\l'O;mn osso servo da somo, non perchè sia stato dh•elto, ma quantunque divelto, ma quan– ltmque non caduto spontaneamente dnl ramo. t.:osl una ri,,oluziono non ò t.'.,lo pe,~ la violenza, ma a 1,wtunuto della ,•iolonzn. Fra ,•iolenza e ri– voluziono non ,•"è.. ò vc1'0, assoluta incompatibilità, ma non ,,i ò neppure rapporto di nocessit:'.l,vi è sempre al contrario un certo antagonismo. Una ri,•oluzione interamente fisiologica, venuta alla sua ora con prep.'\razione adeguata (l'ora scoccherà. tanto prima quanto più la p1'0parazione fu fen•ida, corno il frutto sarà tanto precoce quanto piU fu 1>01'Cosso dal solo), non avrebbe bisogno di \'iotenza, poichà alla ro1·za, quando ò salda e sicura, basta atfnccinrsi por Yincere. La Yiolenz..'\suppone una l'C!istenza tenace, e questa suppone il concetto, o sia pure !"illusione diffusa, che si possa ancora re– sistei-o - che In rivoluzione sia prematura e sia debole. li parto maturo della donnn.sana e rob,usta è quasi senza dolore o quasi incruento; ma la donna mal conformata od isterie..'\, cho non tollera il feto noll"alvo o sgravandosi anzi tempo disperde in irrcfrcn::bili omor1•agio il sanguo vitale, metto B1 I ot G no Aian spesso a 1-openL'\glioresistenza del neonato e la propria.. Il greom•fo vide queste cose o vide più in là. Egli notò assai giustamente il perehè il partito dei lavoratori, o in genere il socialismo posith•o, non fa pompa di rh•oluzione. Il socialismo positfro, tendendo realmente in ogni sua atformazione e in ogni suo atto a e scalza1'8 i principi de11a pro– prioL'\ e doll'autorit.\ oggi vigenti ,., non ha bisogno di dirsi anche 'rivoluzionario. L'azione sua com• plessa quotidiana coll"aggiunta di quest'ultimo _epi– teto costituisce un duplicato, nel quale l'uno dei duo termini riesce necessariamente attenuato. Più comunemente - osserva bene il n~tro collabora– tore - il termine cho risult.a nttenuato è appunto quell'espressione sintetica di e 1·ivoluzionnrio », che . viene ridottn al sesto meschino dei conflitti di strada. I~ po1•ciòcho l'aggiunta di« rivoluzionario» al nomo del partito socialista si 1•isolvo logicnmente, non in un aumento, ma in una diminuzione, in una parziale negazione del suo carattere rivolu– zionario, nel senso vero ed ampio della parola. Più sinteticamente: il partito socialista divenuto adulto non fa pompa esterioro di rivoluzionarismo, a quel modo che 1"uomoonesto senz..'\lolla, fa fan– ciulla pudica, non ostentano l"onest...\ ed il candore, anzi non 1i sentono, non essendovi contrasto ma compenetrazione ed unità perfetta fra queste qua– lità e la loro sostanziale natura. Non sono qualità sovrapposte che si possano adiellivaro o portar come un ciondolo. Bensi le coscienze equivoche sentono imperioso il bisogno di vantare nd ogni tratto la probiL'\ o la franchezza. I deboli, i p.'\ut'OSi amano Yesliro le truccatu1-o della for1.a o far lo spu·aldo, per spa,•ontare altrui con la maschera o inani mire · SOstessi. La borghesia - la grande l'ivoluzionaria dei mozzi di pt'O<luzioneo di scambio, che in un secolo ha rinno\'ato la faccia del mondo - lo fu senza dil'lo mai, quasi senza sapel'lo. Fu la critic..'\ - spccinlmento la critica socialista (I) - che le rivelò il suo prop1'ioC..'\l'altore.Quello frazioni della borghesia che più posarono a rh·oluzionnrio furono spesso i maggiori aiuti della reazione, come avviene oggi della J>iccolnborghesia e della sua rappresen– tante politica, In democrazia, che sogna In piccola proprietà dilfu,a e il mestie1-e iodipendeoto (magari larvato sotto forma di piccole e cnducho cooperative di produzione), riedizioni rivedute e corrette del medio e,•o. Lo stesso temiamo debba dirsi un di o l'alb'O degli anarchici quando avranno meglio spe– cincato i loro scopi e liquidate le loro interne di– visioni di partito, avvolto oggi ne11a nebbia senti– mentale delle gl'3ndi frase piene di vuoto. Il loro individualismo disgregatore, in perfetta antitesi alla tendenza storie..'\ della società a una sempre più intensa coesione, il loro dispregio por quella forma altissima di disciplina sociale che è. quando lo assist..'\la coscienm o il controllo degli interessati, il congegno mppresentativo, l'odio pmttco della (') ve1nrul, n-a l'altro, 11 llanlfe,to dd partito tomunl,ta (edl– tlor:e ltnllann, paga-. IG-18)e Il Capitai• di Mnrx, ptt11lm.

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