Critica Sociale - Anno III - n. 12 - 16 giugno 1893

100 CRITICA SOCIALE siono dell"indu.stria richiedeva gran numero di braccia, I salari! salivano, perciò schiero di operai migravano dai distretti agricoli nello città.. l.a popolazione si mol– tiplica,·a rapidamente, e quasi esclusivamente nella ciane prolotaril\. L'Irlanda era enll't\ta Inoltro in uno sviluppo normalo solo dal principio del xvm secolo; anche qui la popolazione, pili cho decimata dalla bar– barie Inglese noi passati torbidi, si aumonta,·a rapida– mente, specie dopo che lo slancio dell'Industria inco– minciò ad attirare in Inghilterra una folla d"irlandesi. Sorsero così lo grandi città lndualrl&ll e commerciali del regno britannico, nello quali almeno i tre qriarti della popolazione appartengono alla.classe operai&, e la piccola borghesia si compone di bottegai e di pochi, pochissimi artigiani. Porciocchè, corno Il\ nuova industria divenno lmportnnte solo col trasformare gl'istrumenti in macchino, lo ofllclno in fabbrlc:ihe,e quindi la classe modin lavoratrice In prolotnriato operaio o i passati grandi oommoreiantl In rabbrlonnti, corno quindi già. c1uila piccoh~clCLSso media. veniva. soppiantata o I& po• polazlono ridotta all'antitesi di operai o capitalisti, il modoslmo anonno anche fuori dell'Industria in senso &trelto, noi mestieri e anche nel commercio. Ai maestri o garzoni d'un tempo subentrarono grandi capitalisti ed operai, questi ultimi senza alcuna pro– !peltlva di elonrsl al di soprA della loro classe; il mestiere era trasrormato nel lavoro di rabbrica, la divi• slono del la,·oro 1I raceva rigorosa, e il piccolo maestro, cho non pote,·a sostenere la. concorrenza dei grandi stabilimenti, veni\'ll respinto nella cl&Ssedei proletarii. Fino allorn l'opon1.ioaveva avuta sempre la speranza di poterti stabilire artefice ma.ostro, di poter poi forse impiegare giornalieri ed apprendisti; ma ora che gli stessi maestri venivano soppiantati dal fabbricanti, ora. che per l' esercir.io indipendente d'un la.,·oro occ orre– vano grandi capitali, ora soltl\nto Il proletaria.lo dil'&– nin una clas1e integrale e permanente della popola– zione, menlre in passato non era che una transizione conducente spesso nella borghesia. Ormai chi nasceva operaio non ave,·a. altra prospottlv• che quella. di ri• manore o di morir proletario. Soltanto ora. quindi il proletariato ora in grado d'lmprondere movimenti indi• pendenti. Cosi ru mossa insieme quella immensa massa di operai, ch9 l'iempio orn. lutto il regno britannico, o la. cui con• dizione sociale s'impone sempre pili all'attenzione del mondo civile. l..a condizione della cl&SSoperaia, cioè dell• immensa maggioranza del popolo Inglese, la.quostione: Che sarà. di questi milioni di diseredati, che consumano oggi quello che guadagnarono Ieri, che con le loro inven– zioni e col loro lavoro hanno creata JR.grandezza del– l'Inghilterr a, che d h·engono ogni iz"iornopiù coscienti della loro rorz.ae chiedono sempre più insistentemente la loro parto noi vantaggi dolio lstlluzlonl sociali? - tale riuesllono ò lll,•enuta. oramai la questiono nazio– nnlo. Tutti I dibattiti parlamentari d'una certa impor. tam:a 11 po110no ridurre ad essa, e sebbene la classe medi&Inglese non voglia ancora convenirne, e cerchi di eluderla presentando il proprio Interesse plU'f.icolaro corno Il ,•oro interesso nazionale, ci ò non le giova a nulla. In ogni se58ione parlamenta.re la classe operaia guadagna terreno e perdono Importanza gl'interessi dello eia.asi modio, sebbene esso formino Il principale, nnzl Il solo potere del parlamento ... Gli stessi dibàttiti sull'lrltrnda non rurono in rondo so non dibattiti sulla condiziono ciel prolotariat.o lrlandoso o sul mezzi di B b 1ot G oB pronedervl. Sarebbe te01po che la classe media in– glese facesse concessioni agli operai, che non pregano più, ma chiedono mlna.eclosi,perchè fm breve potrebbe essere troppo tardi. Ma la classe media inglese, massimo quella dei fab– bricanti, che si tLrricchiseodirettamente colla miseria operala, di questa miseria non vuol aentlro a discorrere. Essa, cho si sento la classe potente e rapprosonlanlo della nazione, 11 vergogna di denuda.re Innanzi agli occhi del mondo lo plaghe dell'Inghilterra; oua. non vuol ri– conoscere che gli operai sono poveri, perchè u,a, I• classe possidente ed Industrialo. dovrebbe portare la responsabilità di questa miseria. Da ciò la consueta ari& di scherno degl'inglcsl colti (e solo questi, cioè la. classe medltL,sono noti sul continente) quanto volto si parla della condizione degli operai; da ciò la totale ignoranza. per tutto quello che concerno gli operai, in tutta la classe media; da ciò i ridicoli suol strafalcioni, c1uandosi discutono I rapporti del proletariato dentro e fuori del Parlamento; da ciò l'aplltica spenslorato1.za colla quale ossa vive sopra un terreno ch e è m inato sotto i suol plodi, che può precipitare ad ogni istante, e la cui prossima rovina. ha I& certezza. di una legge matematica o meccanica; da ciò anche Il miracolo cho gl'inglesl non poueggano •ncora un solo libro completo sulla condizione degli operaJ, sebbene stiano indagando e cerchino di rattoppare 11vecchio italo di cose non si sa da. quanti anni. Da ciò inftne l'odio intenso di tutta la classe operaia, da Glasgow sino a. Londra, contro I ricchi, dal quali ossa è sistematico.mente sfrut– tata e poi abbandonata senz'aluto al suo destino: un odio che fra ·non molto - il tempo potrebbe quasi ealcolani - dove scoppiare in una rivoluzione, appello alla quale la prima rivoluzione francese e l'a.nno 1794 sembreranno un gioco di fanciulli 1-~EOEIUCOESOELS. LETRUFFE DELLA. GENTE PERBENE L'articolo doll'avv. Qlivieri, pubblicato nell'ultimo numero della C1·tttca, ha risuscitalo in mo certo rivolto dol senso giuridico, cho noi momento meno opaco dello gesta bancario mi hanno fatto sprecare non poco flnto con inconvertibili e convertili. Mi sfogo nncora. Tizio - povero dhu•olo - entra in una mode– stissimo. ostorin e mangia quel poco che occorre a placare le budella all'amate. Ma non ha un soldo in tasca: truffa.' Sempronio - deputato o sena.l'oro o... peggio - si presenta allo sportello d'una grnn Banca, e sconta per centinaia di migliaia di lire. Non ha un palmo di terra al sole, non una profoss.iono che gli man• tenga i minuti pi;tcel'i: ntenle dt male! La ragiono oturtàtca (!) c'/J, dioono i soliti lu– minarì. Il pouro tllaoolO. che siede all'osteria per man• giare, lascia c,·cdere d'aver denari. So non ne ha, egli ha t·aout1·ato l'oste, ha consumato la truffa. lo• vece il.... grande uomo. che domandn mezzo mi– lione, o poco meno, non tià ail tnlenderc nulla, la Banca s'appaga della sua firma, 1Y1uu1ro non c'è.... non c'è della truffa nemmeno l'ombm.

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