Critica Sociale - Anno III - n. 11 - 1 giugno 1893

CRITICA SOCIALE 167 ~~1Ì~es~:r:.u~l~c 1 :l ~ n ~~~,.~i~~· rtl~~\~h~~c:11~ nomode11·evoluziono e allrettanlo ridicoloquanto sarebbe lo scomunicare In nomo deirevoluzione il darwinismo medesimo. ch!r~i~oc!~~l~u::tt :~r; ni~:~:Ìzt aq~~:id~:~ gli uomini civili Isolali rra loro. peggio dei leoni nel deserto. E il mer avlRliOIO non è che ,•i siano scrittori cosl In an-etnt.to di fronte alla coltura modem&, bensì che 'Yi aia un pu bblico che in qualche modo li com- ~t!; :S:!p~::~r1e 6 f.f;:!~n1:eld~rn~;!!, c;~\"b~cochi anr!~ ~a'J:~~7:,r~ 0 :1 1 1• ~t:ta ratta non c'è sugo a discu– tere. Ah! se vi rosso una. ,e~:io,ie, naturale o art.ift– ciale non monta, anche rrn I cosidotti pubblicisti! LA CRITICA SocJALE. LACRISI BANCARIA E LADEMOCRAZIA IN IT LIA Il. Il corso forzoso del biglietti di Banca ru introdotto con reale docroto del 1806, principalmente nell"intcresso della oanra nazionale. eomo o.rrermano uomini compe– tenti ed imparziali. Questa Banca sino al 1874 emise i biglietti in nomo dello Stato. Ma nel 1874, mediatore il oo,•en10, tutti gli altri Istituti di emissione rurono riuniti con eua in un consorzio, che doveva. mettere in circolazione, per conto dello Stato, una somma di mille milioni. l.a responsabilità do,·ova. averla il consorzio, che In pochi anni portò la sua omissione a11·a1tezzadi 9-10 milioni. Nel 1881 una legge ordina l'abolizione del corso forzoso. scioglie Il eonsonlo. e lrasform& remis• siono in un debito diretto delle banche di fronte allo Stato ('). Doidetli 010 milioni, GOO sono trasforma.ti a. poco a poco in cartelle di debito dello Stato, i rima– nenti 310 In biglietti di banca. dello Stato da IO e da 5 lire, pel quali lo Stato garantisco il cambio in moneta molalllca. Noll'83 lo Stato si n.ssunse I 1>11.gamenti in moneta me– tallica. Ma. già. nello stesso anno ru permesso allo banche di sorpassare c1uel terzo doli!\. omissione (:l•IO milioni) a~sunto dirottnmenlo dallo Stato, sino ai duo quinti della. omissione totale, a condiziono di tonoro un ronJo di ri sor\'n, Como lo pro\'nno gli odiorni a\'\'onimenti, questa prescrizione non ru ossorvntn. Noi medesimo tempo lo Sto.loprese alrostoro 1111 prestito di O-t4 milioni in moneta motalllcn, per rondoro possibili i pngamenti in contanti. Ma, a dispetto di tutte questo leggi, le banche, sin dal• 1'81, omettono por proprio conto più biglietti di quanli era loro concesso; I 730 milioni del 1881 si ele,·ano nel 91 a 1122. Sono queste le cirro uffkiali, che non permet– tono un giudizio doftnlth·o sul vero stato delle cose, ma io esse non è compresa la e circolazione segreta .. della Banca romana o quella probabile delle altre baocl10. Da.idocumenti ora noti risulta che lo Stato nel cambio perdette 600 milioni, o le banche ne gu&dagnarono 123. QuesL"ultimiLsomma è troppo bassa per oggi, m& an– cora non 11ipuò determina.re la \'Or&. t però indubitato elio la differenza. non restò nel Commercio interno, per– ciocchò questo mnnca tanto di moneta metallica che in alcuno citli\ corti commercianti al minuto do,·ettero sospendere per quo.lcho tem1>0gli ntrari. Le casso dello ('J L'llallft J10~1\1deogal Hl b11.nehedi emiulone: I.a Bant:l Natlonale, Il\ Tottl\nll,IIL llom11na, lii. IJllncaTOM:Anadi lndustrl:l e comm1rclo, Il Do.neodi Napoll e qunllo di Slcllla. l.e quattro primi! aono toelntà 11erallonl. Stato si aiulnrono negando i pagamenti di IO e 5 lire spesso ricusando li cambio. Questi inconvenienti non sono da attribuirsi se non in minima parte alla emissione non regolata. Essi sono effetto della speculazione. del crescente debito dello Stato e delraggio elevato inseparabile da entrambi: il 4 '/• sull'argento. ( 1 ) Il dissesto delle banche è rispecchiato daJle cifre, seguenti: Lo banche di emissione possede,•ano negli anni: 18811 1881 18SS 1885 cambiali in portnrogllo per milioni: Gi4 il3 G74 i-t•I cambiali scontate: 4.2-iO 4351 4450 4500. )lontre lo bnncho di omissione inglosl, francesi e te– desche non hanno cho un portnrogllo di 600 milioni, l'Italia. di gran lung" lo supera, o ciò non porchO goda di un credilo più sicuro, mo. porchO, mentre le banche estero hanno buono Ct\mbia.11, l'lta.lin hn dei pozzi di cnrta sonzn \'nloro. li portafoglio mnlsicuro ò l'effetto della pressione polltlcn o doll"nrbitrio personale a cui le banche sono esposte. Non ò ancora ben noto a qunnto ammontino lo cambia.li ammesse o.Ilosconto che ottennero proroghe por influenzo personali. Si sa in,·eco che le immobilizzazioni raggiunsero per la Banca na– zionale 100 milioni, poi Dl\ncodi Napoli iO, por la llanca romnna ~ milioni. In quest'ultima poi 42 milioni man– cano addirittura. Sono queste le tre banche accusato di quelle sov,·en– zioni abituali, a tino elettorale, al dinrsl presidenti dei Minislri, che rurono un11.dello causo precipue degli scandali odierni. Banche e oo,·orno era.no cointereisale a violare i limiti della logge o, ,•cnuti nel 7G al potere i radicali, Il disordino non ebbe piU rrcno. Già sotto la destra, per !"abolizione del cor30 forzoso, crasi ratta (•) li difetto di ar1en10 t dh·enuto molto wn•lbile d:i. c.irca lre anni, percbt,molla moneta metalllca e e1portala d:1ll'ltalla nei luogbl di p11amento. oaall atti del aonrno, pubbllutl nell'eatate del ISfl, l)UÒTfldertl COII qu1II meni •" uomini di Stato llallanl vogliono o nlare Ili m11le(1pl&olare nel raJ)porto delln. Commis– sione 11erl 'aboll:r.lon • del cono for&0a0).1-:ul 10no un11. rifioritura del sls1em 11.mercantll n, l,11:r.unl, Il 111lnl11rodelle nnanui di al• lora, O Il bello 1plrlto della nnrou:a ltnll11na. 111 01i111coli, In gior• uAII e 111 congressi delle coo11er111h·e cri! 1'hnbnrcò In discussioni 1ull"altruluuo, 111ll'n1rol1moe ~ull'nvolu1lone col coo1M1rath'lsti anarehluantl, 8en11>r..t nellA 1un.qu11ll1I.di ministro delle tln:m:r.e, egll IOltenne la 1iropo1ta dellA lt•nd111Jonn di unii banca coope-– ratha cenlral•, che dOYefa d1•enlre :i. 1ul\ volta una rifioritura del Proudhonl1mo e d•II• ba11c:aop1rala di Proudhon. A questa banca do•e•a comptte,-. and1e IIdrlllo di emlulone del b!ght!lll di banca, Uno de1l'lnl1latorl, 11011 avendo potuto auendere I sue• cu1i di quuta banca, 11ren dalla caua 11-.,aurlblle della banca romana la 11arl•che rii 1pettaTa. - K ora agli acrlttl di Luuatli conlro Il • 1ran1to monetarlo. • Il tOHttembN 1691eill t•legra(ò a tutti al'lntendentl di ftnan1a del recno. che I 11rocuraw1 del N ueuao ricnu10 lttruUonl di procedere con1ro 1r1aceuatorl delle monete d'araenlO, Una drcolare diramata nello 11euo tempo ti diffonde In parole mlnacdOM 1ull'• abow1neYol• apecllluion• della uporuz.loM dell"ar1eato •· 1:11 aeti.mbre tPI eall elu6 al 16 per mili• IA CODlribullOH pal 1ruporto marillimo de.Ila moMla d'araeatoi • li IS 6 ele•ata quella pel trHporto lntt"roo a o,o, ptr c.bllomelro e pe.roanl * Utt. Y.111 •oleva impedìre in generale l"etporu.&loue all'utero, ma polcl16non vi rlu1e1va. aegul una rll)ltUta eleulloae della Laua; ul t1 ottobre IS'I a !.O lare per mllle. Oltre a dò Luuanl, Il (l'.HIOdella tinanu., aveva g1t diramata un·ampoU01a clKOlar. al pre(clll: • .•.. le ai.Ioni di Jlt'none. la cui c.upldi1la di denaro ar.-.c.a danni alla dlan1ti. e al eredito dt!I 11a~, non de•ono rimanere lmpunhe •· 1-:&ll ordino • 111. aoneallanu. delle bancll•, del camblo'81ut,i e di 1utte le p,er• sone c.h• •peculano a.I rlbaaao •,aorveglllnll dli.e11ender1Ianche ., agli Incettatori di 11.raen10, di oro e di 1.agllandl di rendita dello Stato, perche queata lnceua. elna In allo ((rAdo la domanda del cambio methlllco nelle le.orerie dello Staio e n•lle banche di emlulone •· Rlm~nl nel u10 pn1se e •hl one1tam1nte !

RkJQdWJsaXNoZXIy