Critica Sociale - Anno III - n. 10 - 16 maggio 1893

1150 CRITICA SOCIALE degli anni e dell'esperienn sopra dei giovani ingenui onde pcnuader loro che non vi è verifa fuori della scuola! li bisogno è dunque urgente di creare, & lato alle calledre uRlciali, cattedre libere, che ripareranno all'io– sufllcienu, dei professori patentati, e di contribuire all'ammiuione anche nelle nostre Facoltà di scienze nuo,·e, che già si proressano all'estero. Studenti socialisti, ,·oi verrete al Congresso di Parigi senza.odio nel cuore, m& volendo, nella. misura dei ,·011tri mozzi, atrreUa.re la rivoluzione rinndicatriee che vi libererà da.I patriotlismo e dalla 1uperstizione, rimetterà al loro posto la donna e Il proletario e darà infine l'eguaglianza. agli Individui affrancati. IL PROLETARIATO AGRICOLO • Il Soclalla•o"elle Cl■Pltllt In Italia si va svolgendo un fenomeno imporL'\Il· tissimo poi socialismo. In;i~i,~,~~in~Ì~ 1 ~!~iJr!:J::, s:!a ie~~~;n~~\~ socialismo hn avuto Nino ad ora la sua base nel proletariato industriale. Gli sfruttati delle campagne o sono restati indifferenti o si sono mostrati ostili. li deputalo Singer, quando noi mese passalo fu a Milano, ci affermava che gli sfon:i dei socialisti te– deschi nelle cam1>,.1gno sino adesso sono sfati in– fruttuosi. E il fenomeno è tanto reciso che lo stesso la\•oro idealo del socialismo: studi economici, pro– grammi di partito, ecc I ecc., non hanno Onora te– nuto conto che delle condizioni dogli sfruttati della industria. ~~~-l~wl o~:l8i!~u\~~rf~'11 1 fila'!dn~ci>~r~:;:t al lavoro del partito socialista: le loro società si sono mostrate fiacche, apati, inerti. Il movimento in\·ece si va esp1icando nelle cam– pagne. 'l'ulto quello che è fremito di ribellione, tutto ciò che O entusiasmo di atre1·maziono: la lotta, la rcsisten1.n, l"orp-ani1,1.nziono; tutta quella onda vi– brante di dissoluzione o di ricomposizione che fa il fondo dol socialismo, s'agita e si spando con forza potente nello campagne. Osservate il fenomeno noi fatti. Lo elezioni di deputati socialisti, nelle città sono stato impossibili i sono stato l'opera dei contadini. E non solo O stato impossibile portare candidati socinlisti nelle grandi cittA cc.ntrah con speranza di una riuscita o di una P.Otentoaffermazione; ma n~li stessi collegi d0\'8 11deputato socialista è riuscito od ha ottenuta una ~~~ 0 }~i:~,~~=-~: ir~i:nerei::,ti~~:::n~~~io dato dalla campagna: anche le piccole citlà sparse in questi paesi si sono mostrate ostili. Di pili le vere organizzazioni che lottano continuamente e ~~1~ 0 ~ 0 ~!~tr~er: ~:~~~e~~~~::ift~;i~el~ f;:~~ di resistenza dei braccianti; a Reggio, nel Manto– vano, nel basso Bolognese, nel Ferrarese. al Finale. lo fine quei fenomeni estremi. dolorosi, ma che sono il \'Oro indice del contra.sto economico delle classi o delle condizioni del pnose; che sono i veri lampi nnnunziatori della tempesta che si addensa; i fatti sanguinosi di Conselice, di Calta\•uturo. di Serradifalco, gli scioperi del Polesine e delle Ro– mngno sono episodi della lottn del proletariato delle campagne. Venti giorni fil i braccianti del Raven– nate sf pi-esentavano minacciosi e reclamanti pane e lavoro davanti nllo porto della città, in faccia alla classe bo1•ghose,allo Stnto borghese. Era la vera B1bllote a Gino B a co lotta di classe nel suo sifiniflcato, nella sua espres– dii~roent!o=f:è.come a conseguenza delle con- deIT:1~nC:i~i~,:o~no~:1::81!8riv~i:: I'-1::~: fatale, la organi1.mzione spontanea; e infine, dove è passato il soffio vi\•iflcatore della 1>ropaganda, la tenden1.a idealo \ 1 er-so le grandi soluzioni del socia• lismo. Jn somma lutto il complesso· fenomeno del sociaJismo, che nelle città langue in una specie di etisia incurabile, nella campagna s'agita e vibra come una cosa vivente. Il fenomeno, come ho accennato, è di una impor– tanza capitale. Osservate un momento il contra.sto tra il proletariato a~ricolo e l'industrialo; le diffe– renze di numero, d1 fo1'1.a,di potouzn. In Italia gli opera.i dello indu::itriosono circa i50 miln, mentre gh operai dolla agricoltura sono pii, di 8 milioni. Negli altri paesi, sopra tutto nei paesi industriali, nella Go1•manin,nell' lnghiltor1-a, In dif– ferenza non O cosl osuberanlei ma è somp1-egran• dissima. Anche nella Oe1•maula, nell' In~billerra, sotto al manipolo degli ope1'31 induslriah che si _agita, si organiu.a, combatto, c'0 l'immensa onda stagnante. immobile, morta del proletariato agrario. Il prolot.1riato agrario, non ostante gli sviluppi co– lossali della industria in certi p.'lesi, non ostante il carattere industriale della nostra civiltà, resta sem– pre e da per tutto la massa incomparabilmente maggioro della classe sfruttata; resta sempre la base fondamentnle della società capitnli.sL,. Ne derivano due conseguen1.e: pl'imo; che la pos– sibilità di mottel'lo in moto, di scotorlo, di organiz- =j~~~ro~~ f.:~,.~n~i:a=:do~ ~~!"1: :f 0 fi~ mobilità, la sua a{!;1tia, la sua negazione costitui- re~.~~s~~:°J~f p~,:~~•a~r~1;'r~:~~o, :1ei1na;~ socialista sarebbe un immenso guadagno, perché i1 proletariato agricolo costituisce una massa strapo– tente di forza; tanto per il numero, <1uantoP.9r le sue funzioni nella vita sociale. Infatti, mentre 11pro- ::t~~~~o ~~1~dl'~~~t1t st~~~o df~aen~~\j 1our~i °rr!! esi~ui i il p1·olotarlato ag1•icolo ò sparso come un·onda diflusa sopi'!\ tutto il terreno delln civiltà: O una onda fluttunnto, dispersa. ma che, raccolta dallo con– dizioni oconornicho e dalla propaganda, ruò fornire al socialismo lo :mo pili potenti corrent di for1.a. Di più: il p1-olotariatoindustriale Obasato sulla sod– disfazione di bisogni secondarii, sulla produzione in ~ran parto di lusso, sovra una vera malattia di 1pertrofismo anche per la società capita.listai e in quanto all'a,•,•enire di questa malattia, può stare, se bene con minore probabilità, insieme con la ip<r tesi del socialismo, l'i_potesi di una guarigione. Il proletariato agricolo invece è basato sul bisogno capitalo dell'uomo, sul bisogno di nutrirsi: sino che dura la società capitalista osso rimnrr-d. Esso Odun– que una immensn rorza tanto por il numero quanto per la sua funzione nella società moderna: se il socialismo potrà impad1-onirsi di questa fo17,aavrà fatto il suo passo pili grande veNO l"attuazione. So invece il proletariato delle camp."lS'neresteri\ fuori del socialismo, questo sarà, come partito ~ çiale e politico, debole, monco, incerto dell'avvenire. E veriMimo che il polso della \·ita sociale batte nelle grondi citt.'1. 1 che la grande città, cho la popolazione cittadina ò quella che cammina alla testa di un po- rz!6~emd11.:ta~a peg~!.:~~e a~:"i 1 : I~~~ :~o~: influenza por in01•zia. E de~osto ossa può avere anche una azione dirotfa; basta ricordare la. Vandea,

RkJQdWJsaXNoZXIy