Critica Sociale - Anno III - n. 10 - 16 maggio 1893

1<18 CRITICA SOCIALE politica, ,1uolla ,•cm e logica divisione dei partiti, cho i s..'lltimbanchi del nost1"0 parlamento vanno cercando nella cosfruzione di fo1·mulctto bi1.antine, buone a J>illu:d cumo i JJlafds degli alpinisti, o nella esu– mazione di vecchi termini di battaglia che la rug· gioo o il disuso hanno affatto consunti e sgretolati. In Germania la divisione dei partili - conser– vatori o proprietari da un lato, nullatc.nenti o ~ cialisli dall'alfro - è assai pili avanzata che da noi, dovo la courusione impera sovrana e dovo Oancor possibile in una cittù, che si intitola da SCla « ca• pitale morale », ,,edere - come in questi giorni - in un Consigliocomunaleliberi pensatori,razionalisti, scettici consumali, ebrei, uomini del e giusto mezzo:, pl'oress.'11·0 il foro ri potto al sentimento religioso come « fo1·zn oducativn » o congiurare (>Orchò nelle scuoio dol popolo si insegnino, pu1·chbcon mode1--a– ziono, lo inoffttbilicrotino1·iodel catechismo catto– lico.Ma la lotta di classe,che in Germania si com– batto già. nelle sue formo più coscienti e più crude. o strappa lo maschere o denuda i sentimenti, è oggi, por necessit.:\ dcJle cose. un ratto mondiale. La bat– taglia cho si impegna oggi in Oo1mania non ò che un ammonimento allo altro nazioni. Tutti - od anche noi italiani - dovremo passar-e por di là. Fll,IPPO TURATI. DIVAGANDO (a pro1•oalto de.I sequestri della Lotta di G'la&s~) Nu.rra una cronaca recontlssim11 1 che il comm. Gen– naro Cclii, dopo M'or dormilo la notte del t6 gennaio assai più profondamente che non racease il principe di COndò,si tro,·ò, allo s,,ogliarsl, con un anno di pili sulle spallo o un chiodo di meno noi corvoll o. 1·n messaggio ministeriale gli a,·ova roca.lo proprio allora la Ilota no,·ello. che i propositi d a lui manirosta.li contro la stampa socialistica avevo.no trovato a Roma ogni sorta d'incornggiamento. Fino a quel giorno egli era vissuto in grande sollecitudine. Bonchè non rosse uomo da. sm1tr rirsl racil monte, pure Il silenzio del Mi– nistero non lo lascia.va tranquillo. e gli mette,·a in,·ece nell'animo un dubbio sottile o persistente, il dubbio cho egli a.vesso interpretato il programma del gabi– netto con minore larghezza che non rosse nelle inten– zioni del capo del governo. Quol messaggio ,·oniva. dunque In buon punto. Il comm. COiii lo lesse o rilesse J>illvolto colla soddisra- 1.ione dell'astrologo che abbia lndo,•innto la ventura. Fìnalmonte, con quel pozzo di carta In saccoccia.,egli po– te,•a pro,·aro che, nonostante i suoi sessantaquattro anni suonati in quel momento, era nncora. buono a qualche cosa, e elio a peggio andare sapeva. guadagnarsi lo sti– pendio. E si mise all'opera, subito, con una ruria ,·eramentc gionnilo, premendogli di far presto ancl1e quando do– vesse r11rmalo. Da quel giorno divenne lettore assiduo Cli instancabile della Critica SOciale o della Lotta di Cla11e, i due giorno.li socinlislici che gli a.,·evo.nodipinti brutti o pericolosi come Salo.na e Belzebù. Dn prima non ci capi una mo.lodottu, od ò voce che si meravigliasse grandemente nell'npp1·ondere, che Carlo Mars rosso uno scrittore di economia e non l'inventore della dinamite, come flno allora a,·en creduto, e rorse avrebbe giurato. Poi gli parve di cominciarci a vedere qualcosa. La I.AJtla di Cla11e lo attirava di J>iù.• Che titolo strano e tenebroso! egli ponsa,•a: mi par roba da. modio evoi e pure, so una gatta ci co,·a, ç qui dentro cl1e bisogna SCO\'arla. » E si dotte a studiarla come forse non &ve,·a ratto del codice penalo e del regio editto sulla stampL E la studiò tanto, che alla flno h-o,•ò il modo di diventarne il per– secutore, beninteso giudiziariamente parlando. Taio ufficio, dol resto, non è raticoso e per molti ri– spetti è piacevole. L'illustrissimo procuratore generale non ha elio da leggere H roglio, almo.naceare un po· sul concetto o un po' più sulle parole dogli articoli, rare una bella orJlno.nxa. ,li sequestro, scrh·ero uno. loth,ra al ministro dell'Intorno e un'altra nl guardasigilli, e diro in onll'ambo che egli ha compiuto il dO\'Or suo di magistrato o si riservi\ di rttr su.poro l'esito del 1ro– cesso. So poi il processo è ammazzato o sepolto in sul nascere, meglio ancora. saranno cos} tanti gra.tta.capi di meno. A questo modo si evitano le noie della discus– sione e le declamazioni degli avvocati, si o,•ita sopra– tutto lo scandalo pur troppo frequente, che dei giurati ignoranti o per,·ertiti mostrino d'intendere la libertà di stampa. in maniera alquanto diversa. dal fisco, e diano ragiono agli accusali e torto al pubblico ministero. Ab la giuria! In parola. d'onoro, per rarla funzionar bene, bisognerebbe abolirla.. Ma comunque sia e comunque san\, il risultato ò stato questo por ora: la Lolla di Ciane, giornale cho si pub– blica una volta la settimana., ò stata sequestrata tre volle in un mese. Se non costasse troppo, la redazione dovrebbe esser lusingata. dell'onore. Ora io non dirò, che con tutti questi sequestri si gio,·i plll che si nuocia alla causa degli scavezzacollo. 1.·argomonto è sciupato, e il comm. Cclii a"robbe ra– gione a non crederci affatto. t: non ,•oglio rare nem– meno l'analisi degli articoli incriminati. Ilo in orrore la casistica., o lascio di buon grado la parola. an·u,cie,•e della Lombardia. Io voglio ro.re un·ossorvaztone d'ordino generale. E 1>oichO son sicuro che il capo del pubblico ministero, un po' per debito d'ufficio, e un po· por passione, leg– gerà questo scritto, mi piglio la llberta d'indirizzarmi a lui direttamente, nella. speranza elio egli \'Orrà per– donarmi l'ardire in grazia. della rranchezza.. E dico cosi: \'oi, commendatore illustrilfiimo, do\'ete oramai a,•ere un concetto di ciò che sono Il socialismo e i libri e giornali che lo bandiscono. Esatto o sbagliato che sia il giudizio \'Ostro (ed io credo sbaglialo}, esso certamente non ò ravorevolo nò alla dottrina nè ai suoi seguaci. Voi l'avete già. detto noi diacono inaugurale dell'anno giurhlico e l'a,·eto dimostrato, che ò pi\J con– cludente, col sequestri della Lolla di Clauc. Credete il socialismo una calamità peggioro della guerra, i socia– listi un'accolta. di malrattori tanto pili pericolosi, in qu1U1lorioscono a. dissimula.re i loro Intenti sotto lo mentite spoglie di galantuomini, di umanitari e di scien– ziati. t~ bene, io voglio amniettere per un momento che la ragione stia dalla parte ,·ostra. ~la allora lasciatemi Lliro,che voi, per ossor logico, do,·resto sequestrare tutti I numeri della l.otta cli Cla11c e della C1·ilù:a S<r ciale, cosi ad occhi chiusi o senza nò J)uro il beneficio della lettura. In nn lici conti qui si lrattorobbo di un reato permanente o continuato a. vostra scolta, nò voi

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