Critica Sociale - Anno III - n. 6 - 16 marzo 1893

88 Cl!ITICA SOCIALE RlroRDI IUNOPERAIO SI!CARUl MARX<'> (111 dtcl■o a■11lvertarlo della 111 ■orte - 14 ■ano 18831 Della ,•it.'\ e delle opere del nostro grande precursore morto, molti, amici ed avvonarl, hanno già discorso, ma per lo plO.quei che ne scrissero rurono del medio ceto, non -come certi corporativll11Idella e libera .. Inghilterra direbbero - • ,·eri > ed • autentici > operai. Non paia quindi strano che io, operalo, plebeo cavaliere dell"ago, tolga o« aslone dalla commemorazione del nostro im• morto.lo precursore per narrare al miei giovani f'ratelli di redo qualche ricordo della lunga relazione che ebbi con lui. Dirò impressioni che lo od altri ebbimo di lui e qualcosa rors·anco che completerà il quadro della sua.vita. Ero giovnnissimo quando lo.primi\ volta. dopo il 18-10, lossl II nomo di Carlo Mlll'X nolltL Gancua ledesca di JJruxelle,. lmpllral a conoscorno il pensiero più dap– presso qunntlo nel 1847 ru discusso lo storico Manife1to dei com,mi,li. In quel tompo lavoravo a Londra ed ero socio della e Unione operala comunista•, presso la quale, Rulla flne del 18-li, si tenno un'adunanza del Comitato della e Lega comunl1ta ,. cui intervennero, da Bru– :tellff, il M&rx e l"Engels a svolgervi lo loro idee sul comunismo modemo In rapporlo al mo,•imento politico del luoratorl. Benchè non delegati, e quindi non pren– dessimo parto alla seduta, pure lo e I miei compagni co ne interessammo mollissimo; cosl abbiamo saputo che, dopo lunga discussione, I principi di Marx ed En– gel1 erano aeceUa.11all"unanlmllà, ed essi incaricaH di rormulnrll in un manlrosto. Alla pubblicazione di questo documento, che segna un'opoea, ho dato ancb"io il mio contributo modesto; ru1 lo che. quando giunse a Londra, al principio del 48, lo portai al tipograro o ne trasmisi poi gli 111mponl a ù.rlo Schappe, il rondatore della. « Unione operaia comunista ,, Incaricato dello corre– zioni. Scoppiata la rh·oluilone del 1848,appar,·e la JYuooo Ga-i::etta.Renana, redatta da Marx ed Engels in colla– borazione con vari soci della « Lega comunista ... An– ch'Io ml recai u Colonia per aiutare la propagandi, come meglio pf>te\'O,Distribuivo In Ga~;ella nelle offi– cino, o sposso, fra il lavoro, no leggevo rorte degli ar– ticoli, che entusiasmavano I colleghi. Nel maggio del 40, dopo una douina di processi, Il giornale ru ,·iolento– mente soppresso dal Go,·erno o Marx ru espulso. Poco dopo colpirono me puro. Nel 1851arrestato a Magonza, coln,·olto nel processo del comunisti di Colonia, dopo duo anni di carcere preventivo ml appiopparono altri tre anni di reclusione. Mari: da Londra ed altri amici fecero ogni srorio per salvarci: ma I loro srorzi ruppero nella • unt1t• del giuramento • del commissario di Polizia o d"altri salvatori dello Stato, nel pregiudizi di classe dei giurati, noll& ,tupldità, devo aggiungere, delle gesti\ di altri indMdui, la cui responsabilità. ru addossata a noi. Anche allora abbonda,·ano l cosldotli uomini d"azione, rh•oluzionari ad oltranza, pel quali nulla è mai radicale (I) Cl acclnl•"•mo a ac.rl" •tt, ID commt:morulone del decimo aanh•nar1o della morte di Man:, un arUcolo blo,raaco-crlllco flll 1 nnde IO CialltLI, quando cl IIUIIMl'O quali ricordi. 1ttlUl da un open.lo aarto che rii ti.I ~mlallare, I quali. per la loro ,,..,. t 111eoulti e f'rflcheua, cl pantro pre(erlblll a quanto noi a•remn10 potuto tcrhere. Etti appaiono, .. uul contemporanea– m,nt,, nelle ,,·ewe Zrit di 8tut11art. B1bll te a Gino B a'lco abbulanza e che pensano In qualsiasi momento di« fare la rivoluzione • con delle scaramucce. Nove su dieci erano eroi a chiacchiere, che pel movimento non recero nulla. di buono, o I più rabbiotl, quelli che avrebbero Impiccali tutti gli srruttatori, divennero Cl!SI dei peg– giori srruttatorl; qualcuno poi, a l.ontlra, mise tiro a. quattro. Scarcerato nel 00, tornai a l..ondra, do,·e conobbi il Mux personalmente. NPI r.JO, pre,·alendo nell'c Unione operala comunista• il Wittich co· suol e rivoluzionaris– simi •, Marx n'era uscito. Elpulso dall"Unlone quell'altro « ri,·oluzlonariuimo • del Klnkel, lo persuasi Marx a ritornar•! o a tenervi conferenze di politica e d"eco-– nomla. VI aderirono In quel torno a.nelle Il l.iebknecbt ed altri compagni. Nel 59 appar,·o Il giornale Il Popolo, In opposizione all"/ftrma,111, rondato dal Klnkel, che durante la guerra dell'indlpondenza. d"ltalla. portavo. In giro gli sproloqui dol Bonn1>0.rto.Mnrx scrisse noi Popolo Interessanti ar– ticoli sulla situazione In Prussi!l o raccolse rondi poi giornale. Mandò ruori, lo stesso anno. il primo rascicolo del suo: Per la. critica deU'economia Politica, o nel 00 un opuscolo contro \'ogt, mettendo a nudo lo prodezze bonapm.rtisto di cotesto signore e de' ,uol padroni, ciò che valse a )fan: la rappresaglia dello calunnie più atroci. Questo opuscolo è ricco di daU 1ull'emigruione del 48 e sugl'intrighi diplomatici del gabinetti d'Europa. Kel (H al rondò l'Internazionale; a,·endovl lo coope– rato ed essendo poi entrato nel Consiglio generale, ebbi con Marx relazioni più Intimo. Marx cercava il contatto cogli operai, ml\Ssimo con quelll che gli csprimonno liberamente le loro opinioni senza adulArlo. Dell'opinione degli operai intorno al movimento race,·a gran caso, ed era sempre pronto a discutere con essi, e si compiaceva. grandemente se trovava in eul una comprensione sufficiente dell'argo– mento. Alle sedute del Consiglio generale era assiduo; era dopo queste sedute che si passava, &88ieme.a prendere una birra e intanto 11parlava spesso della giornata normalo o delle otto ore di lavoro, che Il Con• grosso di Oine,·ra del 00 Inserisse noi programma del– l'lnternazlonalo. e Noi lottiamo J>er le otto ore - ripe– tova Marx - ma Intanto lavoriamo Ildoppio». E infatti, pur tro1ipo, Marx lavoravo. eccessivamente. Nessuno, cho non abbia partecipato al movimento, sa quanta forza o quo.nto tempo egli dedicò alla Internazionale, senza pregiudizio delle lunghe ore che passan al Museo Britannico adunando il materiale pei suoi luori poli– tici ed economici. Hincasando dal Museo, Cacovaspesso una punta da me; si discon-eva dell"lntcrnazionale. Dopo il pra.nzo e un po· di riposo, abbreviato per lo più d& visite d"amicl, riprenden il lavoro ftno a notte tarda - non di rado ftno al mattino. l.a dimora di Mari: era aperta a tutti gli amici sicuri. lo e tanti altri passammo delle ore Indimenticabili in .quella casa, che era. tutta come Irradiata dalla presenza di quella buona signora. Marx, una donna alta, distinta, assai bella., piena di spirito, di amablllt• e di bcne,·o– lenta, e COii scevra di rigidetu, che vicin o a le i cia– scuno si senU,·a a proprio agio come in ca.sa. di una madre o di una sorella. Tutta la sua persona ram– mentan le parole del poeta. popolare scozzeae, Ro– berto Durns: , O donna, o amabile donna, Il cielo ti inviò a Ingentilire l"uomo ,. li movimento operaio la entusiasmava e ogni piccolo trionro sulla borghesia la riempiva di giubilo. Anche le tre flglluole di Mari: prondo\'ano, giovinette

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