Critica Sociale - Anno III - n. 3 - 1 febbraio 1893

CRITICA SOCIALE 3,; dei bisogni umani, a produrre per produrr-e, per !IJl~:~,~~,gi~r\:roir !usl:up.uionoperaia.una ,·olta nate. c,-e.·mo J>Oi a lo ro \'Oltn una scrio di e ffetti cho si ritorcono sopra di esse. lo nggr:l\':u10, le in– cip1igniscono. I risp.1rmi che.depositati nello Banche. no vcn~no rilil'ati. sottraggono altro sangue allo Industrio ;i:\ ancmi1.1.. 1lo. O I consumi. già diminuiti :~:,.l:n::'i~ 0 ~,:r~ 7 t i:~\i~t~~fl·l,d=~.::~~:,~ pili pcl rib.'\SSOdei salari determinato dalla ere-– sconto concorrenw della mano d"opora..o quindi lo stimolo nlln produzione ,·iene di nuorn allentato. Questo continuo giro di cause o d'efretti (o trascu– rinmo i minori), che accresce ancho~ro:,•cntosamouto ;/~i~~~ ~u~Ì:~a~:~:~~~i S: 1 l~ !~~-~ :l"?a~~~~~ pida o lcnt.1, lo malattie. lo opidomio. l'emigrazione ro1,:atn od altrott.1li flagolli non l'iconducosse1-o a poco n poco quol ,·elalfvo o sumctente 0<1uilibrio cho nollo Stato capitalistico ò ritenuto nonnale e dal qunlo si può rip1-ondoro l'nHiata , 1 01'80 nuove febbri <lolla p1'0dm~ionoo vet'SO uuo"i disastri. Equilibl'io, si disse. t·elldlco o &iAlllctenle: pcrchè n,I un equilibrio saldo o completo la sociot.\ capita– lista non Mprcbbe mai per,·eniro se.111.a n~ro e demoliro s6 slcss.1.La disoccup,v.iouo no ò rnfatti. almeno in un corto ~rado. o rn un gr ado sempre maggiore qu anto pili 11 macchinb1mo si svolge.un :t conseguem.tl o una condi1.ione fatale e costante. E solo J>er oss.1, è solo per la concorrenr...i. che la.fnano d"opOI":\ libot":\ fa alla mano d'orra. OCCUP,."\ta. che :!in~:~~~n !~~dit':° 1 t~';~'O c:k"\ 1 c1: 1 ~~.,~~ ~ 1 ~~~~ tener lui, i suoi mantenuti o le suo mantenute. il suo go\'erno. i suoi tribunali, i suoi osorciti e ogni sorta di consimili agenti del monopolio proprietario. nel c ui sostentamento e negli s~rpcri infiniti delle cri.si o dello speso di lusso, th lussuria. di corru- ~~~~l ~i ~le:i:~\~" u~~~no~tipatiq:1!I! cl~!~ito~!~ si diranno 1mpt"Odutllce, dacc~I porno (IOI sistema (la proprietà pri,•ata dei mou.i di la,•01-0) è man- tenuto da esso. • . . Ro son queste- o non potrobbo soriamonlo negarsi -lomollodol congegno di cui cl occupinmo,òchia,-o cho In dlsoccup.'\ziono non può nllrunonti soppri- :0•;~11::.~ 0ii:o;~e ;lo,~~-01~~~l~c:n~t!p~-;~~~\o ::~ assetto già in gran P,.'\rto ggi socialistico del laYOl'O sociale di\'iso, si accompagnasso un tlSSCtto, p..·wi– mcnto socinlistico, dclln distribu1.iono dei prodotti: In disoceupa7.lone, noi suo senso attualo, non sarebbe ~~i~~ro 00 Slh~~eu~~~. p~1:° c1t:v~~·,~j~ ~rt:!::~'O 1 ! f~ii,d=~~n:~~~1~~ 1~~1 t~~ di~1r::}1~~°':;;s~~~io 1·i,•olu1.ionnrio non capiva noi cervello dol defunto T..orin nè, prima dolrorn destinata, bast.'\a suscitarlo un pugno di milioni. Puro una cosa no par corta: od I:, che, anche solo por lcmporn1'0 ~li effotti del malo. so pure non ci lusinghi il destino di Sisifo. ò allo causo che d<r nemo in qualcho modo chizznro lo armi. In questo noi siamo con J•'erdinando F'ont.'\ na che, noll'Jlalfa del PoJJOIO (11-15 gennaio), dis.se : risa– lia1110 alle orlotnf. (') SOio cotesto orig ini n oi non • :1 =,:•~-~,:=~e;_ l~::r;:::. d.!.I 1~:i:::..:b~•:~=i~~ uno IM'opo: qut'lo d'•11~arc la '°"tof"N'ff'a tM la ,_no a·o-- :"i:if." nf/~1~'f:~,:~::.,~:~1°orll, l~ ~r:f~;I ~::'(j~bl~a~:i~ bNI•· 1em1)(1di Imporre l)llUI e lrggl di glut!lr.lll Ili capllalt! tltHO,• B reo lo ,,edinmo. corno egli sembra vederlo. confinato =~mJt"{~~~~~"d~~::tti1a~:~t:u~:~ ~~Ìn~~ c11t~ow ~!t~~~,°11!~~f~~~~~t~1u~~~i~~ ~li alcune continain o migliaia di contadini, di coloni trasformnndoli in7>tccou1n-op1·lelw-t(bocconi pronti ::n~~i~1~bl:: 1 ~~~l::~i,1~ i',~jl: ~~:ir:~-::~ sospingono i contadini nello ciW1. quali sono o la insufflcion,.a della terra alla popolru:10ne. o i metodi primitivi di coltura. o la coltura. intensiva trnsfOI'· mata o meocanicn cho si contenta di meno braccia. i"!! ~f;,~r:~J\n:~~:ct::-~~~lt~i 1àh3i~~:1~i ~~:nr 1 rr:i~~~·~~t!~ tf:° ~ ~i!~\, clt :~n~i~; 1101prosonto regimo; le qunli, quando prospo1'ino - o massimo trn i contadini non ò filcilo (Citt.'\– dolla inrormi) - non hanno altro offotto cho di croaro noi gran tor1•entoproletario, che pl'ocodo a traverso sbal1.i o dolori inOniU alla mota della om:rncip.'\1.ionoumana. alcuni scogli immobili do,·o il tonaco Istinto cons<'rvatore o plccolo-borghoro si abbarbica. Cho so poi lo stimolo doll"intorosse 1>1'0- priotario o lo risorse doll'nssocia1.iono spin~ranno 9.ueiliberti del colonato ad applicare motod1 di col- ~)~':"~o;on~~~.~n:~ii~·~~I;;-c;n7f~u~~i\~~~i~~ là, d"ondo si volon cho la disoccu1>aziono avesse un rimodio. P~io poi so alla pinga si applicassero di quei 001-otll cho. p.11linndo il malo. lo aggravano. Tale sarebbe, sonz alcun dubbio, il lli11·kh0use. comunque congegnato; ma talo sarebbe anche una casa ai llu;o,-o che. por direndoro sò dall'occcs.,iva nmuon,.a. race.,se ai ltworatori condi7.ioni di morcodo e di vita ~iori dello ordinarie. Ciò oquivarrebbo a dare ='\tod;itadbi~:1 11~ 11 tru~~~i!e~~'t~'ì~~i c~:r~at:~ quindi a prolungare i la,•ori o ad aumentaro di DUO\'O la diSOCCU)).Uiono. L'amuon1.a dO\'I".\ OSSCl"8 frenata col sistema della ammissione poi· turno e con alh'O cautele regolamentari, non col fn1'0 della Casaat lavo,-o un luQb'O di spa"onto. Nè pensiamo . por carit.\, como ,•or1-obbo U11umo. (') a 1rnporre m essa lo snontaneo O!:lercizio dol ponsioro. li pon– sioro fuggil·obbo di là, dn quoll!t costriziono, 9.unndo anello, in luogo di \'Ontri da nssai tempo digiuni, vi si rncchiudossoro COl'\'Olli di pensatori di pro– fc.ssiono. Tutto quosle idoo o p~tti attc.ndono dunque il ~~~ :::iri~~~O~~~I~ ~~r 1 ~:l~~n U~l~ 1i'O Ì!US. a curai-o. So. come riconosco il r-•ontana. ò la con– cor1'0t1t.'\ della mano d·opem. cho crea lo scioporo fol'7.ato, agguerrite dunque la rosi.slen1.a opo1":'lut. il solo antidOlo ai dis:1stri che In concorron, ... 'l 1,>roducc. :l~~O~~lg!, 1 : ~:n~~~~• ct~r.'to,~O 7if 1 ~r~.;:, ~~c~ht.~i-:~ t:,! ff\:~t:~ ~~•o~,:; .. ~ 'f.!~~ rienm ,~i hanno scmp1'0 additntof È fo1'SO questo un terreno che si presti a no\'il:'\ improvvlsatcT Dato alle ideo del Loria quelle forme cho lo esi– gcn1.o logi.9lativeo il tostamonto con.santone; e siano pure case di lavoro, e coo~rath•e agricole. o scuole, r !~°r~ior~~~r~l~d~te uriz,~r~::d:itaq~:}~~::: solo nbbe\'erandos i nl quale tro" a il l1tvoratoro lo forzo di scuotei-ol 'incoscien1.ao il sor\'ilismo onde il suo malnnno si genera. 111 SOCft!ld t'11,n11un,-1a;numero 1inico.

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