Critica Sociale - Anno III - n. 3 - 1 febbraio 1893

CRITICA SOCIALE 47 sterna caplfalisUco oua è trascinata a raffinare 11empre più, sempre più I suol ordigni di preda: ma intanto con essi si prepara lrreml1&ibllmente e tanto più presto la propria morte. Certo esn non la TUole: ma cl wonodei suicidii fatali, lasciatemi dire cosi, del 1ulcldil inrolonlari. Cosi ratto è Il regime della libera eoncommia: se esso è una continua viYente contraddizione con si) stesso - ae los•lluppo ultimo,massimo dell'individua• lismo omicida-suicida, come certe forme di pazzia mo– ralo, conduce neconariamente e fortunatamente al collotHvlsmo - che ci ho & far iot! Ripeto; la con– traddizione c'è, ma. è nel fatto estrinseco. . .. Esiste - o chi lo noga.f- un patriottismo militare contro del qunlo gli nmlcl della paco picchiano e bat• tagliano eomo contro Il loro nemicocapitalo. Maquesto patriottismomilitare posante,noioso,Insolente, caparbio e....protezionista, non O tutta. la borghesia: cortC1, siamo giusti, non è la borghesia. liberalo. l~oIdeo patriotantu - por dirla con l'amico di Lione - hanno bensl anch'esso un ronda.mento economico - e come! - ma un ,·oro positivista ne scorge anche altri: l'lntlusso etnico per dirne uno, e l"educazione, per dirne un allro Sì, sopratutto l"educulone! Quella bestiaccia dell'e– ducazione claulca che abbiamo per eredità di genera.– zioni nel sangue e che cl 11 rinfocola ftn da bambin~ incretinendoci a retrotradurre delle proposizioni latine come queste: Romolo uocùtJ Remo e fu proclamalo rt - Giulio Cuore oonqu.ùtl> tante ciUd., dnxutò tanti territori. riduue in .chiar:itù tante (lffllÌ e 6Ì meriti> il titolo ,li QnuuitJ - Alulandro Magno - un altro.._ ma basta cosi, per ,aggio. Neanche poi è giusto di vedere sempre i banchieri somaro nel n.iocopatriottico e belligero per giuocare al ribasso. Che in occasione di guerra essi giuoehino in borsa, come vi giuoeano In tempo di pace, è il loro mestlero. Ma dire che 1uscltlno le idoo patriotar<le6 per giuocare, no: è più di vont. 'anni c he non si fa una grande guerra o 11, quost'ora tut.tl I banchieri dovreb– bero ossoro andati In malora, so cosi rosso. Del resto i banchieri speculano anche lin occasiono di torbidi nel– l'intorno: tanto vn.rrobbodlro cho l banchieri eccitino i movimenti socialisti rh'Oluzlonnrl. Conchiudo,senz.a &vorrispo1to &d una quantità con– siderevole di obbiezioni, di rilievi, di accuse fattomi dai miei egregi contraddittori. Ma ogni spulo come ogni pulenz& ha un limite - non esclusa I& Critica ed i suoi lettori. Per me la pace lnternulonale è la salute. è la for– tuna per tutti gli uomini - lo qualunque classe a voi piaccia di dl1tribuirtl. Per la bo rghesia è la condizione tiM qua no11 per s• iluppa.re le sue lndutlrie, I suol commerci, per gio- 11traresenza Inciampi nella Una dove si dh·orano rra di loro i 1uol capitali - ftno a che non re sti più che un capitale solo, unico,non più suo, ma.di lutti: il ca.– pitale toclalizz.ato. Per I socialisti parimenti la pace è la condi1ione1ine qua non perchè Il proletariato universale non resti sempre divi10 in odll ed antipatie internazionali. Leg– gete ciò cho in proposito scrl88e su queste colonne l'anno scono P. Engols - proJ)OnondoslIl quesito di o una guerra di rlvlnrita n-a la f'ra nci& e la Germa nia e delle 1ue con.seguente circa l' organiz:r.azione del partito dei laveratori. Conseguenza e nello ateuo temp0 condizione alla pace è il disarmo - il quale anch·os.sogioverà ratal• mente alla borghesia, Impinguandola di sempre mag– giore la•oro non pagato, e gioverà al partito socialista perché gli porterà nuovo e tresco contingente di lavo– ratori ben disciplinati, ben decisi a lottare disperata– mente per la loro emancipazione. Ci sono delle cau10 COMI complesse e così universali che per rona diventano per divel'Bl riflessi le cause comuni, le cause di tuUI. Sono quello causo che fanno Il progrouo umano, che non O se non l11. risultante eternamente prolungantesi delle ron.o coincidenti. Una di tali causo O quella della paco o del disarmo; ossa è un presupposto necessario, assoluto dolridoalo ultimo nostro: Il socialismo. E per questo - lo cho dogli ulllml o giovanissimo mi son gettato alla battaglla, o quindi non ho memoria di astii, di antipatie lntollottuall determinate da antiche o recenti lotto aspro, Intransigenti, senta quartiere (che io ammiro,del resto, e a. cui sono grato) - mi sento di stendere la mano a quelli che aentono o dh·ldono i miei entui,iasml per quel tanto che Il sentono e li di– vidono - e di dir loro: Pino a quel punto e per questa strada procediamo Insieme; poi..- sarà quel elle sarà; meglio, Arà quello che &Yràda essere. CLAUDIO TRU'U. Il romanzo degli anarchici r, È un romanzo ed è Il libro ph\ compiuto di teorie :~:c:~:b:;, 1~~ ~~t}:n:: ~r q~fed~e:~,::~~a~oè ::5°~– ps:co~~ftt 0 10~~:it~1:~es~1fil~~toC(t11etti,·e spesso sono incoscienti; sono Incoscienti proftrlo quando vo- ~i~:~g:g~td~~1n pi::~d: 0 rJiso~ 1 dfc:.'r~&en:'!ìn~~::d~o~~ tuosità di ideo, di doftnlzlonl,di toorlo. LA vera essenza propria, la vera baso profonda.della loro vita essi la ~~~~ 1 :n:0~~1t~~ò paro~~j,o n~~m~ 0 ~~tr:div1~~r.diait!cS~ noi metodo doilo loro atlonl, nella prororonza dello loro espressioni, nogll strumenti del loro lavoro. I partili liberisti o 1oclall1U,por os., vanno a cercare la baso solida dello loro teorie nella scienza: ossi for– mulano lo loro tomlenzo In libri 1ciontiftcl minuti, :"~~o~~!~~:~ r~~oci~t'a ~b~IO:t~~l~~~g~:a ~~~ veramente questi partiti, ra vedere che eui sono par– titi scientillcl, che appartengono a quella. nuo•a Poli– tica che è tutta Impregnata di sclenz.a, che gua.rda sè stessa e dirige aè 1tosn dal promontori tranquilli ed impassibili della scienza Invece di abbandonarsi alle =~~~la~~r::!.:~e n~:11:c::e!:~~h,Jo~e ~~~~n~e.~ nersi al timone della nave. a mantenere la rocca del Governo con lutti gli Intrighi e con tutte lo astuzie :~J1ti~8to l~~!tl~n:ns:;1?\<;.~e=t ~elra~~: vtta presente. Ed ecco qui gli anarchici che formulano lo loro teorie, ~~~~t.i~ri~ l~~P~!~d!':uui:wr:;::,zoS,!lte~of? ~ libro capo insommadovrebbe euore questo romanzo.Ed ~~~~!o8:ti 1 .~ 0 • 0 n~l 1 ~ f~: 0 ct~: 1 er~t~~f:~ìei:~n:f!~~ dal punt.o di vista del 1enUmcnto, che basa. le sue ri• dJ~ J~~;,/1~:.uxt~c;:.i,.,~~.~:'.11~~~1~~ , i' r,!•~ ::ef1~: (Verlal(S•ll.lfHln). - DI quHIO llbNI ,enne glAanche pubbllcat11. una traduilone rrancete.

RkJQdWJsaXNoZXIy