Critica Sociale - Anno II - n. 11 - 1 giugno 1892

CRITICA SOCIALE putaiione provincialo, dal Consiglio di Stato e dal Potero esecutivo. La. retta intcrprelazione della legge sarebbe stata d'intendere la nuova imposta, comeun tributo per cui la proprietà mobiliare contribuisse anch'essa più di– rottamente alle entrate comunali, cd in genere gli oneri maggiori, alleviati ai proletari, venissero gradualmente ad essere sopportati dai più ricchi. Ma il vasaio, che a,•ea omai la. mano ad una cosa e non sapeva variare, tirò quest·anrora sul modello delle altre, e quest'altro tributo non si ridusse in rcalti\ che ad un altro aggravio della gente po,'era. - E come la tassa sulle volturo prin,to e quella sui tlomestici, lo tasse insomma dei maggiori abbienti, sono applicate soltanto in un numero limitato di comuni cd in maniera irrisoria; così la tMsa di ramiglia fino al 1889 ora applicati~ in meno che duo terzi di tutti i comuni dello Stato, e mancava (orso di più là. dove avrebbe rwuto pila senso. Basti dire che in Roma ru votata soltanto nello scorso anno e con grande contra.sto, cd appena ora è stata erreuivamento ap11licata. Inoltre, dO\'O ru applicata, si tenne basso il limite massimo, e ru piccola la distanza tra le varie categorie; in modo che proporzionatamente i più gravati rurono sempre i meno abbienti ed i proletart Cosi il lavoratore, che gii1 tleve alla bn1Ticra tli,·idere fraternamente lo scarso pano col doganiere, tro,·a, tornando in casa, il paterno ricordo dell'esattore, il quale, molle volte, con alto intento etlucativo, va fino a ridurre a più spartana semplicifa l'arredamento della casa e ad av,·ezzarlo, come Diogene, a restringere sempre 1>ìil il concetto del necessario. Questo porta in verità che ogni anno, al redigersi dei ruoli del focatico, giungano da qualche cresta dell'AJ>– pennino echi di fucilato; ma anche ciò facilmente si aggiusta con un piacevole duetto ))arlamentare, in cui il tloputato ra una parte patetica di tenore ed il ministro ri– spondogravemente, in tonodi basso,che hadenunch~to icol• pevoli alpotere giudiziario,il nostro palladio,comesapete. Ora la. vittoria della parto socialista nelle elezioni amministrath•e, il suo ingresso trionfale nei consigli dei comuni, dello provincie e nello giunto anuninistmlive, ,,orrobbo dire la possibilità di mutare radicalmente, senza pur uscire dai termini della. logge scritta, c1uesta condizione di fatti ed instaurare uno stato di coso meno contrario a giustizia.. La. tassa di famiglia o focatico, applicata secondo la sua vera indolo, sarebbe una \'Ora e propria imposta Jlrogrcssiva sul re1hlito, introdotta senza tante dispute, senza tanti preamboli e si risot,·erobbo in una più giusta distribuzione dei carichi comunali ed in uno sgravio dei dazi di consumo specialmente. li dia.volo che, se– condo un \'ecchio proverbio, rido quando il povero dona al ricco, cesserebbe una "olla almeno di ridere, o ride• robbe invoco altri a vedere quelli che si son fatti i bei passeggi ed i lieti giardini, che sussidiano i teatri o si godono gli spettacoli, cominciare a pagarne ftnalmente lo scotto. Voi intanto sorridete un po' in aria d"incrodulità, lo vedo, e mi richiamato a quella tale licen;a dei superio,·i, che è la condizione necessaria di tutto questo. Ebbene. io non mo no dimentico e non m"illudo; ma vorremo ben vedere i fm·isei della leggo che cosa sapranno fare di contro a tutto un popolo, il quale, ostinato od intran– sigente, in nomo de' suoi diritti e de' suoi interessi, domandi nient'altro che la rotta. interpretazione e la giusta applicazione della legge. B bl1otPCd G no B1dnco E so il programma do, 1 esso rimanere vano noi campo amministrativo, non risorgerebbe pili forte per affer– marsi come programma nella lolla politica.1 E sarebbe ad ogni conto una grande "ittoria morale. f: buona arte di guerra, arto che Kapolcono amava, il ridurre i nemici con allo spalle il padule, in tali nn– gustie, chQ sieno sforzati a rendersi, o ad affondar nella mota sino ai capelli. ETTORt: CiCCOTTI. Candidature f mminili Ecco un'idea che in Italia, fra l'apaiia che ne cii·· conda, deste!':\ SOl'pl 'e.sa . o ·ondo no parto l'iniziati\•a? FOl'Se - come gi.\ in lnghilte1·ra o in America - dai nuclei ciel prolCt'\1'iato femminile intetlettuate, da quelle schiero di impiegate, maesll'e, commesse che prime, negli stipcndì lesinati, nelle condizioni infe– riol'i del lavoro, sentono i danni della infcriol'ilìl legale, polilic.'\ e sociale del lol'o sesso? Fo1>:,o dallo 01·gani1,1,azioni fommiuili opc1·aie, divenute fo1·ti. numerose, coscienti, alleale rormidabili ciel movi– mento operaio maschilc1 Nè una cosa nè l"alh-a si può dire esista ancom. \'Ol'amenle in Italia. E la candidatura fem1ninilo app.wo a 11rima vist.'\ un enigma. Che è dunque? 1t il Fascto dei Lav01·ato1·i di Milano che, nella sua lista por lo prossime elezioni amministrative, lascia un posto ad una donna« !lCl' mostraro la larghezza di intenti a cui il Fascio si ispil-a >. Esi capisce: il Fa.ycio, che fu in Italia uno dei primi fautori della lotta di classe. vuol dimostl':\l'O cosi che nel proletal'iato si desta una coscienza nuoYa. la coscie111.a che il suo trionfo come classe :-a1•;'1 ben difficile senza la coopomziono della donna, questa compagna cli tutti gli stenti ,lel la,·01':'lto,-e, quesla pal'ia dei paria; vuole affermai-e che l'operaio o l'operaia hanno identità d'interessi, che la loro eman– cipazione è inscindibile, che sono militi di una stessa battaglia; che la questiono femminile non è anta– gonismo di ~ssi, ma questione rancor essa essen– zialmente economico-sociale, e che la rivoluziono pl'olota1fa,sopprimendo le diffc1-enze di classe, pori-:\ un termino eziandio allo leggi eccezionali contro la donna. E tutto questo mel'ita plauso. Ma io mi chiodo,o piuttosto chiedo al Fascio dei Lauoralori: crode esso che nelle cmuli;iont at– tuali del movimento operaio italiano si possa, seriamente e con profitto, lanciai-o una c.1ndida– t11ra femminile? Schiettamente: io 1 donna, sono dell'opposto avviso. Io mi guardo dattorno. Fra gli operai di questo paese non v'è ancora che un'esigua minoran1.a che abbia inteso davvero quali siano il valore, il signi– ficato sto,·ico, lo conseguenze av,•cnit-e della slcss.'\ elementare lotta cli classe. L'impodan:t... '\ della lotta JJOlilic.'\ come arme d'emancipazione, la ne<:essit.\ della conquista eia parte 101-0 del potero politico ed

RkJQdWJsaXNoZXIy