Critica Sociale - Anno II - n. 9 - 1 maggio 1892

CRITICA SOCIALE 141 Una. riforma e.bo t1tabllluo al mahimonlo un termine troverebbe ruore,•ole la gran massa delle donne. Che ci perderebbero essot o cbocl perderebbero gli uomini! Alcuno m'immagino sen1irle rispondere: ruomo si sen•irebbe di noi ftnche 1iamo gio,·ani e belle per l"ap– J>8g&mentodel suol desideri i brutto e ,·ecchle ci abban– donerebbe. li m.glonamcnto non C&lsa, perché parie da una.falsa premessa, o cioè, che il blso1no scs uale, pel quale l'uowo , iene aUrnilo verso la.donna nell'età virile, sia ma ggiore della ncttSJ1.ll!l rho ha. ruomo in,·ecchiando t.li ripogare il capo sull'affetto d'una compagna. Lo ve,. diamo nncho oggi. Mogli o mariti, che negli albori ma– trimoniali ,•ivovano In n11,1accordo, essere, nel decli– nare, int.lulgon11 o pol'5inoamorosi fra loro. Non O nennl'ho prmmmlbllo ch e, per tropJ>ndi sparità rra i duo componenti l'unione matrimonio.lo, acco.ùa l'tlbbllndono, polchò, loHo. la r1m1stlono d'Interesso, noi Yedremo moglio ll\'Olln.r11\ nello <'OJlpio I J►rcgi e l'età... La leggo darwlninml di seleziono sossuulo imporori~ sullo· m1.1.o, Jlorrozlonnn(lolo. So quolcho marito ,·ecchlo, ma tutta\'il\ arzillo, oggi si pc.rmoHo qualcl1e si ra111>0 alla fedeltà coniugalo me– diante unA sapiente tintura 11!cupe.lii ed il fascino di qualche 11111.r<!ngo, n n sarà cosi in ""·,·enire, o sarà più diftlcllo di oggi; quando la. prostituzione sarà di molto diminuita petthè di molto aumenteranno i matrimoni, o questi 13rauno più felici perché di libera elezione; e l' eguaglia.nu del fllrlttl urà me.!50 la. donna econo– micamente s u al1ro piede. E se ant'he quakho marito libertino farà gli stn.ppi suddetti, "iò non u.rà mai pilì frequente di quel che sia. oggi; o &e abb.1ndo11en\la 1ooglle, saranno casi i~ lati quali 11 a, ,·erano 11nchooggi, con la diff'erenza che la donna ora non è pre.,enuta 11uquesta possibilità e si tron, gallala nel Ylxlo o nella. miseria, mentre allora nelle scuoio e nelle Industrio avril preparata la propria emanc1paiiono. Poichè O naturalo che, non 11itosto una pro1Jaganda venisse lntru1il'CfòltL per uni\ r1romm. noi senso espresso, lutto lo ramiglio si ado1worobbero acchò, corno oggi ranno 1,01· I figliuoli, lo flgllo tmche si ro1·minountLcon– diziono lndlpondcnto. Como l"ii·romporo dello la.vorntrici noi mercato opo– rnlo ho. prodotto unn rotrocossiono nello mercedi, ma una J>rogrossiono nel maturamento dolla questione ope– rala; cosi l'lrro1111)0l'O di nuovi quozienti noi campo in– tollottunlo promo\'(webbo una. terribile concorrenza nel mondo profosslonlsta.. e un mnlcsscro In quella. classe che, distinta. d·Jngegno e di studi, forma, dirò cosi, da sola le grandi correnti della ))Ubblica opinione. Sono state sempre le cl!LUI pili elente quelle che determinlll'Ono le grandi rivolu:z:ioni; tanto vero che questo mondo borghoso cosi bistrattato i, proprio esso che rorni~ al 110ela.lismol e men ti più ele,·ate ed i cuori pili generosi; è proprio es.so c he si , iene ingoiando tania dinamho confozlonala con lo suo proprie mani, che un giomo lo rari. scoppiare. Piguriamocl I don Jluillo della morale se ,·ooosscro lo nostre donne aecelflU"'EIpiù ,·olonlieri un contratto matrimoniale a tonni110! Non mancherebbero di gridaro che si ,·uole alimentare Il vlzloi C!Si che pateritano la pto11lituzlonol Forse quell'ammruJso di leggi, racenti a pugni spesso e volonlierl l'r& loro, elle i Calcanti otrenbachiani chia,– mano e In Morate•• tro,·erobbo plò accordo in un ter– reno ml\ trimonlo.lo sifTo.tto.Poichò nulla servo meglio & legl.Ulmaro l'amore Illegittimo agli oc<:111 di coloro cbo lo coltiva.no o de.Ila rolla e.ho Il conte.mpla., qutrnto le unioni forzale o fortuite, In un paese In cui la. donn& sceglie sempre libera.– mente, nel quale l'educazione l'ha mesS& In grado di sceglier bene, l'opinione pubblica 11 mostra inesorabile per i suni ralli. t:d in un mondo 1imlle i 11eduttori si sentirebbero dispregiati lalmente, che Il loro numero diminuirebbe tlSSAI. Ciò che mette in pericolo la soc1eth non è già I&grande co1TUziono di pochi, ma Il rilMsamcnto del costumi di tutti, Crodo che In questa ftno di secolo 11i possa 1>arafra.– saro un dotto l'nmoso dolla. flno ciel secolo scorso: e On e,t toujo10-1 ,ociali,te pom• r,11tlr,u'1m >. Dnlle ideo che ho CSJlOSlo, " molti sembrerò anche socinllstn, IIHL Invoco non 110110 nitro e.houn grnsso bor– ghese. Se il JJartilo socialista, ln,'eco d'a,•ero un pro– gra.mmt1. JJ\onodl l'lrormo itlenll, 1,os11lbillsolo In uno. lenta O\'Oluziono, 5uggcrl11110 riformo J)ratichc subito conseguibili, croda, Il lxlrghcso In mo sparlrcbbo (Jlur tro11po non cosi Il gr&..'-80!). Veda, signor Turati, una legge di rlrorm11 del matri– monio sorcbbo una leggo rortomcnlo Impegolata di so– cialismo - ma quanti essa. non impegolerebbe che so. cialisll non sonol E non le pare che In ce.rta guisa, mettendo essa alla pron gl"ìnclivldul, Il ele,·ercbbe. nel rapporto malrimo– nlalo. In un·atmosrc.-.. morale plO alla? lntan10 io spero che t;Ua lìen1a ll6r la più saporit& cosla d'Adamo quelralfotto "h'lo sento, o che le sue condizioni tociall abbia .no, In anenu-e, a lntere!sarl& un tantino di più._, AIUIA'iDO ASGELCCCI. IL SENTlllESTAUS~O NELU Qt)KSTIOXE FElllllNILK Il s.igno1· Angolucci si 11101·aviglia <:ho la C,·tlica Sociale isi occupi Msai poco dello quo... tioni cho ri– guardano lo donno; (') anzi, io tro,•o che non so no occupa affatto o confosso. pm· a1'1'0ssondo,che ciò non mi sor1wondopunto. A quali r1uo.,tto11i fommlnlli \'UOIalludoro l'au– toi-o doll'a1 1 tioolo? Forse ai di1·itti politici o clviii negati alla donna. O\'YCl'O alla sua posiziono di mi11oron110 in famiglia o UCll:l società' Su quosto <1ucstioni si ò sciupato un maro d'in– chiosfro, si ò dotto o :!!Ì ò argomentato con arguzia o flno1.1.ae d:l donne ~-onfalis.5imo o da uomini di mento ct e,•nt.1,oon una quan.Uti, di ragioni pro o contro. Chi non ronosco lo polemiche mordenti della D'llérioourt contro Proudhon e gli apostoli per l'cmancipaziono dolla donna come il Mili o il Moi"Clli? Chi non conosco lullc lo elucubrazioni scientiflcho o psoudo-scientiflchc sulla superioritil od inferiorit:\ della donna 1 Chi la fa regina della c1<ra1.iono e rhi, R11nnto di lult,'\ l'antmpologia o psicologi:.l mOllornn, como il T.omb1'0:i0, ci rnol di– mosh-a,-o cho In do11na ù addirittura un csscl'O dc– gcucrato, portando i11 s6 u11a gmn quantif a di s in· tomi dcgcncr'llivi; e, poichò mancano i gc.ni fra (•) \'enul l'11rtkolo precedente,

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