Critica Sociale - Anno II - n. 9 - 1 maggio 1892

140 CRITICA SOCIALE Ma dico sopr:i.lullo, che la rodendone della soeietù. non conviene attenderla. dallo Stato, aroo1,ago dei geni J)rovvisti di stipendio. Pinchò durerà Il J>rogiudizio, che considera lo Stato o il oo,·erno - nntichà l'organo croato o adattato da. una società 1>eresprimere la volontiLcomune - essere il gonio, il maestro, il tutore, o il padre o il padrone o il giustiziere della soeiofa stossa, corniderala nella .rua gran massa mentalmente e fatalme11te ù1capace, durcrl (IUOStu. irritante <'.Omliziono, a parole da lutti riprovata, la quale ra susslstor'O accanto a 11ochi privilegiati una moltitudine di oppressi. Se, in conf'rontodell'intelligenza di pochi, l'intelligenza. di una moltitudine i; ancora depressa, ciò non de,·csi a.ttribuiro al pcrchò la moltitudine sia ratalmcnle inca– pace, ma al ratto, cho troppo scarsi individui hanno davvero pensalo a prepararla e lld orgn.nlzzarla per metterla in grado di assurgere a. coscienza ,ti sè e di coltivare la propria intelligenza, monh·o t1-011pi, in mala o in buona fede, hanno la.sciato o crotluto, che vi vo– lesse o vi potcsso pronedcro lo Slato. ~la lo Stato, per faro il bono degli ignoranti istituiril a,•,. oca.ti, guardie, lmpic&rati, ispettori, controllori. com.. mondatori - ma non ha mai pensato nò pcuser.., mai di Istituire scuole. damlo ùuieme - t>erchè nmt .ria,w inutili - iJ tcmvo ed i tnc.::i di (req11c11tarle. (La fÌ11Cai pro11. ,mm.) Dolt. E)lll.10 (ÌALl,AVIH:s,. QUESTIONI FEMMINILI IL MAT/lfMOiY/0 A 1·1-:mnn: La seguente lottora ò indirizza.la al Direttore. ~fa, per ragioni ili compclen1.a, l'abbiamo girata alla nostra collnbo1-africo dott. Anna Kulisciofl~ la qua.lo vi risponde in un susseguente articolo. Prcg.11101ig. 1'10-ali, Non so perchè la Critica Sociale, che pure ha il suo titolo rcmminilo, si occupi assai poco dello questioni cho riguardano la donna. t l'ero che vi sono di,·crse scuole socio.lisie elle non si occuptmo di ossa; o molti socialisti che la l'Orrobbero man1cnuta - non facciano un doppio senso i libertini! - nello stato press·a poco di sogge1.iono attualo: ma io son J>ersua.socito Ella non sia fra (IUCSti e, come, pardo~i! sanL'Agostino, pensi cho Dio non tolse la donna dal capo deU-uomo, nè dai suoi piedi, per non farla a lui superiore nò inferiore; la tolse bcnsl dal suo flanco per farla eguale. Però porchè tanto costante sllonzlo nella di Lei sim– patica C,·itica1 E1i1mroa mo pare che dei J)roblemi sociali il più semplice a risolversi sia quello dell' eguag\ia111.a dei sessi, perchè, so esso trova gli ostacoli maggiori nel– l'egoismo maschile e nel pregiudizi romminlll, hn O1.iandlo formid.-bili alleati nell'istinto sessuale e nel principi tli libertà. che ,·anno dominando il mondo. Oli stessi intlh'ldualisti liberali su ciò debbono es– sere d'accordo coi socialisti. O-nitra parto dalla risolu• ziono di tal problema non l)UÒ cho a,·v(ultaggiarsi lo scioglimento dogli ullri JJiÙ difficili c<l intricati. La donna non solo 11la.sma. il con•ello del suoi flgli, ma ne plasma anche il cuore: il giorno che cuoro o cer,·ello si trcH·oranno d·accordo la. (!UC!tiono socinlo potrà dirsi risolta. 8 b 1otec G ro 81 reo Mi ))aro che J. Simon dicesse essere il socialismo quo• stiono di sentimenti. So ò vero cho I figli ercditnno dnlln mndro pili cho dnl padre, fomite cs sen1.i nlmento il patrimonio cere– brale delle donne di ta.li JH'incipì,piegato il loro animo n. tali sonUmcnti o non correranno duo o tro gcncra- 1.ionl, che no tro,•ereto In. sigln. in tutto lo co&eicnr,o UllHLnO. Però per farsi strada, per vincere i pregiudizi anni– dati da secoli di servaggio o di superstizione, occorre nndoro por gradi ed usaro nelltL propagn.ndn UIHL lo.t– i ico. 1irudcnte. So proclamalo addirittura il libero amore, ò facile che off'cndiato il sentimento muliebre, frutto sia. puro d'una. educazione ipocrita.. Quanto alfcrma il nobel nel suo Yolumo La l)on11ae il Sociali,mo potrà a, ,•orarsi n-a. un secolo o duo - ma. perchè gettare inulllmento le forze d·nnn. ))l'Opa– gandn. JlCI' un si romolo a,•,•enire1 Perchò, '(unndo poj riesce a. danno di c1uell'inizio o,·olutivo che potrebbe ossero immediato 1 Già la critica. più C(IUO. che si possn fnro al libro del Bebel, egli così diligente o preciso ncll'esn.me del pas– sato, ò che confondo immensamente, nel quadro dcl– l'tn'''eniro, sfondi o plani; onde, mcn1ro sembra credere cotl'Engcls alrav\'cnto del socift.Jismo nel IB!l8, parla di libero o.moro e t1·un·cpoca chimica nella qunle si potrà trarre il sostentamento anche dallo pietre. ~ una con– solazlono cho dobbiamo In.sciare ai nostri nOJ>oti,che potranno rimangiarsi a.Imeno tutto (!nelle rort!ftcn.zioni che ci hanno di,•orato in (!ucsto secolo tanti denari. L'e,·oluzione deU-amoro certo sarl. la più sollecita e nnturalo di tutto lo altro umane necessità; ma ablJisogna d'un gradualo s,•iluJ>))O. li libero amore votrà essere \'agheggiato como meta d'un·opoca. di sano hloale - ma non bisogna farno il puulo di partenza. f; c1ulslamo sempre alla solita. ac– cusa. che si scart.wento. al socialismo: In SJH'OJ>Orzione degli ideali con i mezzi dis1l0nibili nella. realtù. Quo.lo potrebbe essero Il punto di partenza del par– tilo militnnte socinlista1 Il divorzio, forsoT - Ma il di• von1O fft. 1>arte dei programmi parlamentari, risJlOnde– rebbero alcuni socialisti, ociò puzza di codineria. Pensato cho S. K Chimirri ultimamente gli si ò dimostl'ato chia– ramonlo av,·cr'So! Certo i socialisti non hanno torto, l'attenzione che si presta allo l'ero inno,•azionl, il divorzio non può più pretenderla.. Ma allora pcrchà non si propugna una riforma del matrimonioJ Il ratto che a lalo riforma si pensa anche :nei paesi dovo Il dirn17,io csis1o come in Inghilterra, od ò di fa– cile conseguimento come in Germania, dimostral giil che essa presenta un pH1 largo campo di \'Oduto. t'nnno scorso una dama. di corte della. imperatrice di Germania, la contessa llulow di Dennewl11., ha. scritto un opuscolo intitolato: /..n faUa morale llclla r,ila mo– de,·11adelle dom1e, nel quale si dichiua partlgi1111adel libero amore, con l'obbll"'O legale del 11adro di legittl• maro o di a.llemro I flgli nati dal libero amoro, o do– manda che l'unione coniugalo sia limitata a cinque anni o rinnovabile per uno stesso periodo di tomJ>o. Il ratto cho una coniossa, una. damn. d'onoro della. imperatrice si faccia. a J)ropogare simili ideo ò un segno sintomatico dei tempi nostri, il segno, cioè, ,l'un bisogno unl,·ers.,lmenle sentito: c1uollodi modiftcaro profonda.– menle una istituzione che minaccia di crollare 11a. tutto le parti.

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