Critica Sociale - Anno II - n. 8 - 16 aprile 1892

CRITICA SOCIALE 117 Riferiamo •olonUerl ebo I• Ufo 1ocioUII• •fto11tH (via Tre Alberghi, n. 17), allo to0po di a:louro lo modo nuovo e ge– niale alla propag1ad1, ha tatto modellart da un dlalinto artisto un buio (a 11110 di Ctrlo Marx, valettdOII di una fotograb 10mlgUanliaslma pernuutala dall'Ena:ela. Il IAToro e riuscito UN.i IOddilbcenle. Tale biuto milura c.nL 47 di altau. • lo al 1peJi&ce fn1.oco di por-lo a dli In.a nna urtolina-nglla alla !Aga: L. 3 ptt Milano; L. 5 per tulio Il r•to d'Italia. Tun1 Il NaHUNO, L'individuo e lo Stato IV. Rimangono duo dolio pili im1>0rtanti ossormzioni rl\Uo dallo Sponcc1· in difesa del suo intransigente individunli1;ino:pl'imo,cho l'aziono rlcllo Stnto riesce somp1'0a moltiJJlic:u'O1:t gcnomzione dei para.ssili, oziosi, inadatti. cho vivono a s1:icsodogli onesti la– boriosi; o l"altra, acconnata nel libro sull'lndiofduo e lO Sia/(), sviluppatn 1>il1 am1>iamcnte nell'ultimo libro sulla GIHSU;fa. che razione dello Slalo, 1-c– stringondo la libor:.t o:ilrinsocaziono dolio (017.0 in– dividuali pili di q11rtulosia assolutamente n~'lrio per la ,•ita socinlc, commetto un·ingiuslìzio. Cho qualche logge inglese., come la t.usa sui 1>0,•ori, abbia moltiplicato i pa1~"'3iti e sia dh 1 enula un dirilto dell'ozio sul l~n•oro.può darsi. Ed Oanche proOObilcche molto leggi, cho i nOiJlri g1-audi uo– mini di go,·erno slanno studiando. 1:,cr rimediare iu qunlcho modo gli inenarrabili llanni dello crisi moderne, ri&!Clrnonllo ! -IICS.SO ~co 1>0: ma c1ucsla è una dimoslmziono,datn dai rutti stessi. dei pericoli n cui le teorie liberi.sto espongono la sociol3. Chi può credere che lo lo~i dei po,·ori siano state sol– tanto uno sfogo di lmpronida fìlantropiaf Il filosofo ingloso protosla oonlinunmcnlo contro l'abc1•m.zionc della carità o va bono: 1naso lo tnto si va facendo tutti I giorni pilt clomosinicro non ò por dolcezza di cuore, ma por paura. Una moltitudino di affa– mati può divonlnl' c:,ttivn. i,: st1-anocho lo Spencer in lulti <1ucgli imb1-ogli, in cui si a\'\•ilu11pa raziono dolio St.'lto ai noslri giorni, non ,·01:1:l cho una pcrlin.ace sciocchcu.. '\ dei govcn1anti: mcnlro uou sono cho !"ultima, fnb\lo, inclutt.,bilo conscgucni..'l dol sistema liberi.sta- ~i può st.'\1'sicuri cho gli uo– mini di Stato tirorobt,oro un grau ~piro di sol– liovo quol gio1·110 cho non dovosscl"O JJiit pon~u-o nlla logisln1.ionodel lavo1'0:ai fanciulli o allo donne in cui l'olllcinn 1ll1Jtruggce ammorba le s.pct'3nze della vit:1 futum; ai ,,occhi o ai mulilati; il gionio in cui non senti~1'0 più lxltlcro allo loro porte lo moltitudini che domandano la,·01'0.I go,·crni sono liberisti porchè la libort.1\per gli altri Oanche per loro la lib(WtÀdi non far nionto; di O\'it.'ll'C 1'0S1>0n– sabilih\ SJ>OSSO nssai g1-:wi. So raflil1.1.onano i 101'0 progetti di leggo. t', perché ,·i sono coslrolli dalle sordo minaccio dell'a,•venire. Il socialismo statario di Rismarck non ò tanto un efl'eltodello tm.dizioni militai·idella monnrcl1inprussiana, quanto del gran– dioso s,•ilup1>0 dol f)flrtitosocinli~la loclo...llCO. Si J>Otrobbo - è ,•01'0- dire cho <1neiguni do– rinmo da irrimediabili difetti della natura umana: mn in ogni modo neh.un ar{!omcnto contro ,li noi si può limro dn quei ri1 >elulierrori go,·ernath•i. Che mem\'iglia ~ l~i rompilf\te 1furgen1.a. nei momenti mina<:ci~i Ji una f'lisi. non 111atu1-ate. applicate scn1.a proposito di coo1,linar,·i a poco a poco dinloruo luHa la struttura sociale. anzi col Jll'OJ)()Sito ontm1-io. so influo leA"gi di dis1JCm1.io110 so1·tono simili 1-csult:,tir In ogni modo. 1)()ichl•, qm,mlo i mali sociali i-i complicmo piii che 11011 !!'ia tollo– rnbilo, co.si generalo o .@;pontnnco è ratto di rh•ol– gor~i a llo S tato, nncho que'\to, cho è pure un fe– nomeno nnlumlc, rlow,avc1'0 il ~110 l'Ml'IO;" rlirnoslm cho piil o mono cliia1-::11nonto ulli sentono cito gli uomini abbandonati a 101-0 slossi 11011 ~ap1·anno lm1'8i dnl mnl pn-'130. Non sono l-:JWC1.1.abili qucdo conclusioui di quella e~pol'icn1.:,collolliva ~cmiro– sciento: so ò cosigeucralc, so tlt11':l da lauto to111po e cresce di annn in :urno quost.'l confiden1.adella mMS.'lnello t.,to, è pur M?gno che essa non è solo una nbor1-:11.ione, mn che almeno in parlo ri~1>0ndo allo nooossiti, rlella vii.a. La seconda idc.'\ O- si 1>0trcbbc diro - r11--:1>etto darwiniano della giu.sti1.ia.Ogni cittadino dc,·e d– spetilwo la ,·it., o il frutto del la,·01'0 altrui; al di qua di c1ucstosacro limito ha di1"ittodi impiegare la sua forza como 1ncglio 1,li J>ia<.-c. li rorlo dorn godere della sua forza; come il llebolo sofTl'irodella sua dobole1.1.a: cosi 1:,c1· una. lont.'l selc;dono si pu– rifica 11\ 1-nz1.a o l'umnnit.'i. si rinnorn. Ciascunodo,,o a,•oro quanto 1mò JH-otlur1-o: una limit:izione a que– sta facoltà è ingill!ta. (Ifa il L.weloyo a,•u,•n ossenalo cho. anello am– messo il libero giuoco dello energie imlh·iduali. si OI':\ben lontani dal realir.znro l'ideale della giustizia sulla lo1·m; po1-chò lo condir.ioni della lotta so110 ineguali 1x,r i diversi uomini, modHlrntocome sono dall'orodifo; il balot·do figlio d·uu milionario è pii1 ,·icino al potoro che un Pilt in cenci. Sotto questo nsr,otto la ,•ita. pii1 che una b..'\ttaglia. rassomiglia a u11gioco lii lotto: chi tle:1'J il 1rnme1'0 buono e chi il calth•o. .\la un alu'O or1'01'0si annida rorsoalla radice di tutto il 1':\gionnmcnto.Si dico: è ingiusto imba\'a– gliaro la potcn1.amcnl:tlo di un uomo, como ,arebbo ingiusto togliergli l'aria o il dbo: pcrchè im1>rigio– naro nell'uniro,,nit;\ 1,,cucmlo lo t·icchoo srnriate attitudini intcllettualitTulti i gridi di doloro 1JC1• la indh,fdualih\ che sp.,rirebbc non sono che. in fo1ma pili motnflsic.'l.Il\ loorif\ dello ~pcnccr. E 1utto an– drebbe bono so t1uosto gra11di for1.omontali fOJòl.;cro tm fenomeno llsiologico; ma non lo w110. I.a qucsliono si l'iduco in altri termini a t1ucsto: hanno tutto lo indi\·1<111:1.lili, diritto di cstrin~ccarsi liboramcmto in 111111 societ.\r In genor:,le tutto lo too1·io liberiiò!lop.,rtono ria un· idea es.,gerat.'\ sullo difforcnzo individuali tra i ,•a1·'ìuomini. Corlo, 1:,cr r'Oil.l'ingerci :llla attivi{.\

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