Critica Sociale - Anno II - n. 4 - 16 febbraio 1892

CRITICA SOCIALE altro giomo In gi'lmall cho rl~petthiano il sentimento o la OJ>lnionoborghese, o non soltanto in quelli sone– nu1l mensilmente dallo tio go,·emo, OS!la da noi tutli. Lo tr-o,·11.10 In giornali Indipendenti, cstnnei nlla. polizia, ('1\0hanno l"tlma di illuminati e di rispettabili, flliaziono dlrctl&., A sentirli, dei grandi J>rlncipi della rivoluziono lnnccsc. E no1andolo, e pensando al burloni che vi dicono eho il lrlonro di un nUO\"O stato 1oclalo O certo ma lontano, rho Il proscnto dominio ha ancora da durare dei secoli; , I ,•icn ratto piuttosto di sorprendervi, di penare a eomprendere, eomoesso ]>OSSA regge~i ancora in questo momento; mentre po1eri, cho si tlan retti avendo per– duto ogni coscienza umana e morale a questo segno, forse non 110 d~ altro esempio la storia. l,A CRITICA SOCIALE. JLSOCIALISMO E LESUE SCUOLE VI. ;.• L" moHeplleUR. dello 11cnole. \ 1) Figul'iamoci 01':l che di 11\ccia tutto questo m~ ,•imcnto d'indh·idui. di grup11i, di associa1.ioni, di ideo o di metodi si h'Ol'Ì uu uomo comune. uno di ah~1:liu::~i.•j:1~!ca:1\f~111::~11~~:1,1: = i~p;t:; bi~~ uomo. nncho non comune, ma che su~lc guardaro lo coso colla Jl..1&,iono polilirn. o con intoller:rn1~1 1-cligiosa,o con preconcetto ideo di <1ualche sistema fllosotko. Cosadiranno cssiT - Oh! che conrusiono! cho caos! uon ci si ca– pisco dentro nulla! E questi uomini, ,lato il loro gunto di vista, sono !1 1 ; !1, 1 ~~et~ad~feft:,, ~lac!~,:i::~ l1;r1 l1\~ !~:;' f~ ~ibilo cho 9.ucsto mo,•imcnto NK.'i:llomoderno poss.1, ~.;ero giuJ1cato con J)()rulcr:u:iono da chi guarda in ~;:~i:c~\ 1 l! 1~tl~ : cl~c~-c~~•dt~,';\~i:~ ,a & 0 ~~ ò J)OS."ibilo che J>OSSa essere giudicato con calma o sc1'Cnità dn clu hn in capo dogmi pr'Cconcettio prcconcotli p1·incipìnnc1'8i, scn1 .. 1. s.1pcrli per un momento far face1·0, o J>CI' lo monos0111.a smorzarne la focosa i11fluen1.nl Si noti poi an che un 'altra <.'0011. Questomovimento ~~~~~ :~r1~:~1oinl!?~~n~,c;~~~:~,~1IS/?~~rt't~ ':n~\\'i cho no fanno J>.'\rtc.E il porchò ò naturalissimo. Infatti, so io o ,•oi ci mettiamo in mc1.1.o ad un m1• ::~ef~~,. ~"~ ; 1:-:11:~.a ~ 0io:~~~~~lg r , :~•;i 1 ~ ii:n=~n:~~h~ 1 in;Ì 11 ,!fm~1.~;~-1~;:icf.i~~T.P~le~i :e~~ chio del gru1>1>0 nostro? Como possiamo, li dentro chiusi, sccwgcro lo IH'OOJ>elth·e \'arie che, nel 5UO ~~~::~ 1~~~:,~• c/:~~•,~~1 ~ n~~~,ni3;p~~-e~~<re s,•iamento, ~ar.\ inn.-ce unn Ji quello argentee stri– scio serpeggianti, cho un fre,~ o limpido ru.scellll I ' .. qUMla d th edono t nu.nar1con1e.:!:!tf1 :r:~:,::r.t[,[~1:f:o~~-u.~tai~~liflto II caplloJooua~~ lm~~~l~.i~:o:!:!:r,~•:J:r:r, : ~! 1 11"~!~:~ f ~ ..:e ~o!! o ~~~ f'rn<e.r:\ 111r1111h-e al Tolu.mello,a1Kbe pel n0ttrl antichi a.uo– tlall. (,,·oto d#llo Dlrulone}. Bit te G oB dcJinc.1. ,·ag:i.mcntonel seno di un:,,bella ,,allo flo– rila. oppure può Q.iS.Cre unn di quellograndi currn a11i,liche, mnestosc e imponenfi corno rarcob.1.leno nel ciclo. Finchè noi 1•imarremo serrati entro lo mo del nostro grup1>0, i giudizi nostri sullo cosoo sul moto del corico rimarmnno sempre stretti, manchevoli o Sl)CSSO anche ingiusti. Vogliamo in– \'OCO veder lutto e veder bono J>Ct' giudicare con coscientnTStacchiamoci por un momento dnl corteo; saliamo su un'altura. l.;ì. dall'alto noi ci sc.ntiromo obbligati ad esclama1'0: magnifico! sor1n·endenle.' Dunque. il mol'imcnto sociale ,ruommi. di idee o di m4'todi collo sue ondulazioni continuo, colle sue ,·ariofa numerose. rollo suo g1-:.vlazioni che ram• mentano le ~rumaturo dello tinte celesti sombreri.\ ~~~~:h~1r-~~:n:':t~t~. 11~ 0 fl~~·i~ 1 :l~:;;\ :idi~i~: into1-nmontonoppui'Ochi si muo"o o si dibatto in mc1.1.o nd esso. Ma por chi ò abituato o si compiaco a guardare pomlcrntnmonto lo coso umane; poi· chi lo guarda. co~I. fld occhi nudi, senza lenti cho colo1·i$ccrno o ingmndi8cnuo o impiccoliwmo; cd anche per chi. socialista, si 10f$Iio J>01' alcuni ist. 1.nli dal m ezzodel mO\'imonlosocmlo o si motto in clorn.ta J>OSilura per contemplarlo dall"alto nel suo complcssh•o an– damento. tutto <1ucs!omo,•imcnto non sar:.\ il caos, nel senso catti,·o della p..1.rola. non il baratro dello ~:~i~t ~n~Si~~!~i~~c~i!<'ui~ 1 :~o~~~'in ~!~~~~o~~ entro l quale uomini, ideo o metodi f,urno l"ufllcio degli atomi della materia cho sta organandosi: o lo 1rrequiote1.1.e, lo ondulazioni, i mo,•imenti v::ir'ìe lo comùina1.ioni numoro50 di tutti <111csli atomi 54>– ciali non ~no cho condizioni di una ,·Ha che si ~n;!~•it~'l.. El' ll~~;~~t'~~~i~l~o ,:~i!tl:~o :~tifi~ s! ,·arietà J':i suo ambiento ,•a a11rendol'adito a tutti i tem1>ermnc.nli. a lutti i bi~gni, a tutto lo facolt..i. umano; I! un lllO\'imc.nlo,oltrcd1è a ba..llO chimica, anche a sistema meccanico, coi relali\'l motori e ~1:!~n~i:~~j S~~i:t;~~~I~~~ ~r~~~t .... ~-j~,c:'~~:r.~I 1>articolaro atm~fera o lo suo rorzodi attrazione e 1'0p11l~iono collo quali ro.ipingo idee e metodi morti o moribondi, ma a sè alh':to n ~ a 1>0e0 uomini che vh•ono in nitri ambienti o lt rieduca o li tras• fo1·ma, flnchò un gio1·no,attratti tutti nella sua orbita, ro1·me1·emo tutti insieme una g1•andofamiglia, coo1·ento1>0rvirH1di nfllnit:\ molocolnri. li 1wimo faUo dunque da constatarsi ò che tutie le \'al"io scuoio o co1nbinazioni o g1':lda1.ioni di scuoio non sono cho frammenti del socialismo. Jo: come Dante, scrl\·tmdo intorno alla lingua ne>5tra, di~ cho fn tulle le ,,m·U a: llalla è, e tn ntt,ua ,·t1'HJsa. cosi dir si può che il sociali'lmo in tutto lo scuoio è, o in niuna ri1>0Sa. C'olo1-o rra i iM>Cialistì cho lamentnno questo fra- 1.ion:uncntoo pl'cdicanocontinuamcnto l"unionoe 5i scorag-gianoo si indispetti-.00110 J>Cr'CM <1uest..1. non ,·iene, 5011<' in un gra,•o cwr'Ore, causato da una sbrigliala aflòtluosil:\ del cuore o da cicca smania di flu'Oo faro in frotta. A \'O\'a porrotL1.mcnto ragiono il celebre caposcuola france.se Blnnqui c1uando noi 18;,:.! :,crh·e,·n ad un ~l~%i;e~s~ 0 e~~ ~~~il~ 11 ct~! 1 ~~~'.ia:~cc~l~~-o~ sità dello dottrine dei proudhoniani (mutuali5tì ant1l'chici)e ,lei comunisti. c. Ogni g1-ad:.uiono - soggiungovn - ogni scuola ha In sua missione da compiere, In sua parto da rapp1'CSentaronoi gran dramma rivoluzionario, o so questa moltiplicit..\di sistemi vi sombrru;sofunesta, \'Oidisconoscereste In

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