Critica Sociale - Anno II - n. 4 - 16 febbraio 1892

CRITICA SOCIALE ziono o la leggo dar\\iniaoaf No, rispondo l'illustre amico nos1ro. • Tuho le dirrerenzo, che si possono ra,·. vlsaro f'ra l'uomo o le specie inrcrìo1·i non isca.lzano atrat10 la IC'>ria dar" iniaua. della quale al contrario ingigantiscono l'efficacia; poichU cssa. dimostra tutta la roria crcalrico dcll'o,·olm:iono, la quale ò J>Olentocosì da rogginro s11ecionuovo non ~olo, ma @pccie a,'cnti <'nra1tcrl o leggi al tulio dilfcrcntl da quello da cui w110 uscilo.• Xolo con singolare compiacimento, che un J>Cnsiero analogo ed in analoghe contingenze, quasi contempo– raneamente al l.oria, espressi nella 1>relezioneal corso tli S1atistica morale nella l'nhe~itil di Palermo. Siabllilo che nello società umane non è a11plicabile la darwiniana lotta p •r 1\ oslstenr,a con lutto lo sue con.:eguonzo, il chiaro auloro partll:unonto dimostra rl10 non ~i ))OSSono ~piegiu-o i reuomonl socinli mutabi• lis~iml ooll'nilono di foHorl immutoblll o che sono essi 1t1011sl i 111-oclotto dell'nmblonto in cui agiscono. Cosi si Jà. addosso nlla lanto tlccantata o malo interpretata influen1.a del cosi detti fattori imlioidrmli, della ra;:a, del clima, ecc. KO accetta J)Oi In toorin marxiana della llucces~lono dello rasi economiche corrispondenti alle r.'lsi dello slrumento J>rodutth·o; chè il Loria..,come il Ricca.--Salcrno,tiene a non dirsi apJ)artc.ncnte aJla scuola soeialì•la. Jntondi:unoci, però; il professore dolrt.:nh·enità di P.ulO\/t dl.be111edal socialismo sciontinco in quanto alla prossima organiu:aziono socia lo; ma è pieno di ammi• f'a7.ionoo di rivorenia 1>orMarx o 1101 suoi collabora,.. tori o riconosco inwum1io-alo Il l'aloro sciontiftco e pra• tico del socialismo. Polchò - è l..oria.che scrirn - e il <'tirallcro u.sur1•alh·o della 11ro11rlo1àcapilalìsta ò una ,·erì1à Ineluttabile, ch'è mc.rito del sociali•mo di avere nnnunzinta; la n~i,à di una forma sociale più ele– ,·a1a, in cui la presento debba e,·oh·crc, non ru da aliti moglio o prima scn1i1a cho dai socia!lsli: la nostra cri– lit"a, lu nostra opera. il moderno ri.s,•eglio della legi– slaziono socio.le, !On fruito dello loro glorioso battaglio contro I c nmpioni dolio npologio !loclali; il iociati,mo ,\ 1111a /01·:a bc11cjictt e feco11cla 11rlla ccolu:io11c ,11e11- l11lr e ncll<i c1,"0ht::io11c iocialc dell'11111m1illt. • (11ag. 01) Poi nostro nuloro 1·0,•oluzionoc.conomi<"n. quindi tuila In evoluzione soclalo, dipendo dnllo condizioni della te,·m. 00\'o co n'è abbash111z11 per tutti cd òcquamcnte dh !c;a, h•i non trionfa il ca))ilalisnn o dominano l"ugua• ,;llanza o il benessere f'ra. I lavora.lori. Quando la terra uon è più libera ed è s1ata usurpata od appropriata da J>ochi('Olla rona o colla frode, allora si s,•iluppano tutti I malanni ll'a I quali si dibalto la società moderna. !\on ò possibile riassumere qui lo ,·edu1o delrilluslre economista manto,· 1t.no ,che, da degno discepolo di Ro– berto Ardigò, si nttieno ai fc,lli perthò questi sono di– r:i11i, mentre I principi sono umani; o non è possibile rincsumerlo, perchè quello qui CSJ)Mtosono esso stesso la condensazione dello al1ro OS))Ollone.Ilesue maggiori opere. nue,·o ~olianto ('Ile,analogamente a quanto mi pron,i tli rnro nella cennm.la mia 11rclezione, il Loria difende la lltorla e1I alTcrma ciao la sociologia autorizza a rare 111-0..-isioni sullo ronno f'l.lturo dellll e,·oluziono sociale. Il lcttoro sarà curioso di conoscere quali sono lo pre• visioni o induzioni del Loria; il qual o respinge il con– cetto colletth'ista corno un ritorno ol pllSsnto - mentre B In precedenti scritti egli stesso a,·on ammesso la pos. sibilità di qucs:11 riCf11•1i - e JJreroniua lo anonto d una anocia:io11e mi,ta e libera f1•a il p1'0d1ttlore di ca• pilale e il lar:or-atore (p. 60). Non mi a11e11to di portare un giudizio su questa a1- .rocia--:io11e mi11ta, cho mi si presenta ancora come troppo ,•aga cd Indeterminata, per non dire oscurn; ma mi piaco di rllo,·nro cho Loria condanna la organizzazione presente o riconosce che e è OJ)('J'arn11a quella di m'– ,·r,la,-e il cor,o del n,aulo,o /imne ,torico, elle ten<tc al lumi"o,o mai-e della libertà e dell'eguaglian.:a econo– mica • (p. 50). nunquo uell& critiea o ncn·idealo Achille Loria con• corda J>erfcttamonio colla scuola socialista. Un'ultima parola d'indolo porsonnlo ml eia concessa. Quando in Italia. inlra))rcsi In nomo del posilil'ismo o dolln lcorfa della O\'Oludone In lottncontro gli scien– ziati, elio malamente intcrp1-otnrono od np))llcnrouo l'uno o l'alirn nello società umane, ml trovavo solo o ml ci ,·olio non poeo coraggio e non poca rodo nella ,·eri1à. dei princip1 che soslc.ne ,•o,pc.r espormi a tanto cimento. Oggi guardo con ,·cm. soddisfazione al cammino per• corso, po.rcbè gli scrittori i quali propugnano le stesse idoo sostonu1e da ruo nel Sociali1mo o ne.Ila SociOlogia c,·imi11ale sono una falange, e:hosi accresco sempre di numerolli o ,·alorosi campioni; o sono tln lieto di con• stataro che 1alora glonni e vccehi - 1rn I quali mi pare ,uperlluo 2,"·ortiro, cho non comprendo Il carissimo l.oria - rubacchiano n man salva nel miei libri son1.a nemmeno degnarsi di citarmi una sola. ,·olla; pur di,·~ dero ('ho I sonsmi di una. certa scicnta e di uno pseudo J)OSiti,•ismo,•engono inesorabilmente abbattuti. Dolt. NAPOI.SOSIC CoL.\JAl'CSI. I POEMI OMERICI NRL PRRSK.\'TR Rt,\'XOV'AJIRNTO DROLI STUDI SOCIALI \ 1 a 1 r:~~J~::~~I r ;r:~r~I ~dm~~:lls~~:os:1~11, 8 ~::;~Ìiii11~ t110,•ia, I <ttmll ''nnno da !lani'Agostino a Bossuot, da. no~suoi atl Hogol, si O incomlncinto noi lcm1>i nostri ~~~l~e~1~1~:~r:1:tp~~:gil~ )g~J:r!~: ~1~ 1~.s~:~: scienzlLcioè tlolll\ società. ris1•ondento alllL realtà del fenomeni che ha per obbietto. s1~rr~r! 1 !1lifu~; ic:.o::,~c~~o!1 ':!~ 1 0~l"~ini1:fe~rj i ola1ì.Agllen111slasmi1.er lo. PilolO(liacompa,-ata,intcsa f1i1~:~1~! 1 d:1l:~\ ~==n~cl1! 1 ~i:lm::~~~!. ~lel:a ~! ormai un conftne. slcehò lo studioso che quella base do,·e cercare, pur non 1rala..sciando I risullatl della cri– tìca tllologlca. si &V\'a)e insiemo o principalmente della EIIIO(/l'afia compa,-ata, dell"Allh"Opologia o dell'Archeo– 'Oflia, in1esa qucsln secondo I progressi che ha ratto cd In ltHII\ la larghezza de"llU01o rlzzon U. L& FilolO(Jia compm·ata, elaborando sopra unn b a.so rlstroua di fatti o trascurnndo cosi le razze infe rio ri, non ha saputo po.r,·enirc, per lndlcaro qui un esempio, ad una dot– trina compmta e \'era del mito, delle trasronna.zioni ciOOdi qucs10 e delle.cause generan11 la prima ,·olla 111 concezione mili('a. 1-: occorso Invero superare I con– ftni di r1.110 dolla Filologia comparata, scnia tralasciare lo conquisto di cs...q. per potere pen·enire ad una teoria sullo uolgimen10 storico del mito cd anche alla solu– ziono del problema t,t1ll0 condizioni necessario poi sor– gero delle prime concezioni mitiche. È stato inr"tti cosi l~f8~~ 1 ,. ea~.re'i°~r:if~~~ :d r!!of~~io~ 1 ~ 1 ~rntu~~~ Jr

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