Critica Sociale - Anno I - n. 16 - 10 novembre 1891

CRITICA SOCIALE 247 SENSO C MUNE E SUGGESTIONE 1. Quando ru annunciato nella sl1.mpa la prima volta, che, mettendo a contatto una piastrella di mmc con una di zinco, si produco una corrente cloltrica, la gencralit:.\ dello persone, che leggono, ha p1•est:ato fede alla notizia; ma i cultori della fisica ripeterono por conto proprio l'esperimento, e con ciò poterono assicu1-n1'Sidi1•cifamento della verità della scopc1·ta. Po,· lungo tempo, esistendo il tempio famoso di Efeso, fu c1·odutoda una immensità di devoti, elio sa1·ebbo venuta la fine del mondo, se si fosso dato che venisse at.lcrrato l'altare, che vi era consaci-ato a Diana; o durò la credenza fino al giorno, che, abbattuto ra1ta1·e, si vide che il mondo ,·ost:n-a come p1·ima. [minzioni diverso della scienza del nosfro tempo hanno tratto a pcnsa1·c ad una leggo naturale della mroluzione, che si accetta dalla generalitt\ dello persone colte senz..1 le riserve di quei pochi, che ne conoscono a fondo i fondamenti positi,·i. Ho cilato questi esempi pe1· illuslrare tre forme llella suggestione, onde si produce l'opinione comune di un dato tempo. La suggestione può avere per fondamento un vero inllisculibile o verificabile sem– pre, volendosi, da chi l'ha a,rufa; come nel p1·imo esempio. La suggeslione può avere per rondamento una mora falsità, che può quando che sia CSSCl'C dimostrata tale; como noi secondo esempio. La sug– gestione infìno può essere di un concolto vago 1 ba– sato sopra induzioni, cho l'autorizzino generica– mente, ma in modo che possa in seguito essere via ,·ia va1famcnto precisato; corno nel terzo esempio. Le nozioni scientifiche in genero o lo filosofiche iu ispecie app:u·tengono a questa terza categoria di suggestioni. Uno scienziato o un filosofo arrivano in una dnt..1epoca ad una concezione, che si accetta llagli allri o diventa a poco a poco quella opinione di lutti, cho non cm prima o non sar-;\dopo, quando altri scionzinti 1 nll1·i filosofi,emendino e trasfol'mino la concezione medesima. Le illcc della nostra attuale ,cultm•a sono fo1·mnzioni lente do,•ulo massimamente all'opera faticosissima di poche monti pridlegiate, suggerite ai coolanoi, o da questi a quelli, che na– scono eia loro; i quali non possono esimersi dal subit·o l'cffetlo della suggcstioJJo del pensiero dc1 101-0tempo, o si illudono, credendolo un prodollo naturale delle facoll..\ di ciascun indiYiduo dona specie umana, e non dona collaborazione di tutti onde si evolvo storicamente il pensiero comune d; formo anteriori in lunga scrio fino alla attualo. E si, che la ragiono del fatto dolio proprie.ideo un uomo non ha da ccrc:wla in una immaginaria fo.colt.àdel propl'io individualo sen,soco1nttne, ma nella storia della evoluzione, pel' la quale la psiche umana at– tuale è divenul'\ <1uclloche ò. 2. Analogo ò il fatto di una formazione mentale a quello di ogni altra formazione naturale. Una qualunque di questo, mettiamo nel campo della ve- ?ctaziono o della , 1 ifa animale, ha la sua origine m una data epoca della esistenza della terra. o in una dat..1parto di essa; o vi perdura per un dato periodo di tempo, cssondo,·i poi seguita dallo for– mazioni superiori succcs.sivo. Por ciò se ne trovano i saggi solo negli sh•ati contemporaneamente pro– dotU o negli stessi luoghi, conti-assegnando rct..\ geologica dello 1'0Ccioo la prospoHinl geografie..'\ dolio 1·egioni. Allo stosso modo una idea, che è anch'essa una fo,·maziono natm-alo nel ca1npo elci pensiero del– l'uomo, ha la smt ol'igine in una data epoca della esistenza della umanil,\, o in una dat..t parte di ossa, o \'i perdura poi' un dato periodo di tempo, essendovi poi seguita dallo ideo di for-maziono pili tardiva: e quindi appal'iscc solo nei monumenti dcl– rcpoca o della pal'lo medesima, contrassegnando l'età slol'ica dei prodotti dell'uomo o la prospettiva gcogranca della civiltà. E come lo formazioni suporiori nel campo della. vegetazione o della rii.a animale, sorto ad una data epoc..'ldallo infe1-io1·ipreesistenti, non le sopprimono tutto fa dO\·o appa1·iscono, soprarl'irendo IÒ ante riori colle 1>0slorio1·ialmeno in pai-te, almeno più immism•ite, cosi nel c..1mpoelci pcnsio1'0 dell'uomo, insieme collo formazioni cogitativo supcriol'i clcllc classi pili distinte, s01·to nel una data epoca dallo iufo1•iori preesistenti, questo sopr:n·vi,·ono almeno in 1>arto,almeno immisel'ile, ·nello classi inferiori, sicchò la fisionomia morale di un popolo risulta dalla mescolanza in essa dello ideo via \'la emerse, come la sua fisionomia materialo dalla mescolanza dolio classi sociali successivamente fo1·matesi. 3. La monto di 1111 uomo, che nasce in un dato tempo, in una data socict..\, in una data condiziono di ossa, i::i imbevo 11occssa1-iamente delle ideo do– minanti nolrambionto, in cui si ,·a formando; e por h suggestiono, che glion'è falla da quelli, che giit lo possiedono e in lutto lo maniere lo esprimono. Un uomo singola1·mcnto preso non può da sè a,·01·0 elaborato le suo ideo, che sono l'opera di molte gene1-nzioni passato, ognuna delle quali ,·i concorse por un piccolo tanto; e può possederlo solo come rcrcdo di un patrimonio accmnulato in una s01·ie di secoli: come è evidente poi• lo ai·ti e per le industrio, che gli inllividui non im·entano, ma trovano già fatto quando lo apprendono da quelli che lo cso1'Cibno. E quost'uomo non può esimersi dalracceUare lo ideo ciel suo tempo o del suo paese, <1ualisono a lui suggestionato in essi, o di imbeversene; corno ap• parisce dal fatto, che chi nasco e vive nella China p:wJa e pensa o sento e opora al modo dei chinesi, o chi nasco in Europa par-la o pensa e sente o opera al modo dogli europei. Non può esimersi dal farlo, pcrchò l'influenza dolio ideo della società, in cui si è allevati, ò nffi1Uo i1Tesistibilc, o l'individuo non può opporlo un propl'iO lavoro particolare, come nel di,·cntarc pal'lanle non può opporre una lingua fatta eia sò, a quella cho apprendo o gli ò imposta dagli altri.

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