Critica Sociale - Anno I - n. 7 - 10 maggio 1891

102 CRITICA SOCIAJ,E la\"Oro o per la manif~t:uionc d('I 1• mttggio, so 11011 nnrol'a ra('('()rdo sponfrrneo rrn democrazia e hw0l'lllo1·i,qualche cosa J>Cl'Ò oomo una fatalo uni– ro,•mil.'t di iutcuti. sia puro limilfl.la ncll'obieitirn - cho 01·n ò quello dello ott o ore. I~ la ineluUabilo ncc~sità economica clcll'cpoc.1, cho spingo ,·orso la me<ICl-lirna direziono i partili 1l('ll"tw\'c11i1-c, corno se ~i ro--,cl'o <li gi:'l concorde– mento intf!-i sul cammino da 1K'1'COr1-01-e. IO aprile. R. CA~1)1.f.ARL NOI E LA RELIGIONE (PoJ•mfca In famiglia}. Un no~ll'Oegregio alJOOnato, cho vivo od insegna u('llo lil.)(ll'Oto1·1-cc\"El\'Cr.ia, ci sc1·i\'O la sogucnto lolto1-a: J-:grrgio 8ignor Direttore. Ilo letto col ruassimo piacere l'ettcllcnte articolo IA Rttiyio,u: e Sci. del si~nor I.conid& 1Jic111oh\fl ( 1), a cui tutta,•i11, soEllame lo consente,,·on-cl raro alcuno brc,•i os.."Cn·:u:loni. &mo pient\mento d"atrordo eon lui nel definire la RCIIC!-Idel sentimento religioso. In realtà, so ben si gun.rdn, esso ò un rcnomC'no di Jli.lologfa 1>11ieologica rho Jlroeodo csscnzialmenlo dallo tristi. condizioni ma- 1crla\l in cui gli uomini si 1rornno. I•: la miseria. che htl- l1nro11tnto il ciclo; coloro elio 11lù lo sospimno son riuolll cho non possono tro"aro sulln terra. Il rompimento del loro legittimi ideali, o flnchè la miseria durer-J. o continuerl, a demolire la fibra degli um:mi, riucsti, r~ 1mta11dosl, non a torto, inca~l dl comb.'\Uero i mali omio sono oppressi o stanchi, ricorreranno sempre, con IA rertllo lmmaginaz.ione, all'aju1o di un dio. Prim!I. di \ta.rx o di n.,kounine questa n:!rili\, dirò meglio questa l<.'ggoon già ~tata chiaramente lntrn.nedma da altri: l.urrolio o Schiller, alla. distanu di 1ren1a.s~li, l'hanno espressa con identiche parole. Più gli uomini sono mlse1•i, hn. dotto il JlOOtadella Nn.tura, o Jliù essi sono dornll: At,,Uoq111 (11 reb,u actr6l1 .t1uit11 tulr,erh,at 011/110, ,ut relllglfHle.,. E Il cantore di Teli: ..•.•.. Qu.anJo Pita non tron l"oppNUO una difta Ne pi6. ren• allo 1truk>, al citi 10IIMa Confidente le maal • • • . , . . . Wenn der Gedrtkkte nlrgend1 Rethl k1nn llnden, Wenn unortr.iglicb wlrd dle Lut, g:rie.ntr 11\naur getroaten Mttlhts In den lllmmel .... J<: la morbosità. del ronomcno, lo Ml noti, s1a n11punto in ,p1os1o, cho la. miseri:, 8\ lgorlsco Il, f\bra del ce1•,•ell~, 1'0111110 o !mJlcdisco l'e<iulllbrlo normalo dello facolta 11sirhicho, la ragiono dcprossa. od e~l\utorn1a. cede nl torbido imperio del sentimento e della. l 'antas.ia , o l"uomo dh·cnta ludibrio o zimbello dello proprio allucinazioni. Tutto lo religioni conoscono questo segreto, cd è per qu~lo che tutto. <:enz.a.eccezione, sotto una ronna o ~lto l"altm., J'l\CCOmandanoo incult-ano il digiuno, l'a– stinenxa, la ma.ccrazlone. e Digiunl\1t', dire il prete, ma.– C4!ratovi lo carni, sotrtito, patito ron sn.nla.rasscbrnaziono ogni 11orta.di 1>riva.zionio qul\ndo lo ,·ostro forzo sa,- ~ Gdella Crt«cn. G oU ranno beno ~remale, qua.mio i ,·~lri ner, I ,wrnnno 1-nfrgiunto un tal grado di ipercstc-.la da poter e,<:,-cro 11mgncll1.11ttl ron una !<Ol:i. parola, con un ge~to, con un 11omo,allora lai;ciato rare a cui 1occ11, ...» Nou , I è dub– bio: lo condl1.loni tlol pensiero dipendono essonr.lnlmento d11ll0 <'Olltllzioul dell'organismo ft!-ico: l'uomo 11onsacomo mangia, o 1(1, mento ò sana. in un corpo 1,1ano. Abolire adunquo la. mitteria, Yale a dire rimcdinro nl 1n-orondo di11sesto dell"oconomil\ sociale che non J>e1-motto a tutti gli uomini di vh·tro da uomini, ma no obbliga la ~'l'nn magglornnu. a vh·cro press·a poco como I bruti, ~o non di fieno, di alimenti cho per renne as-.al d1wvkino gli Msomigliano, tale ò puro anello a. mio a,·,·tso il mezzo più omcaco per di~1,eN1cro e la.mi- .llea nube », J)Cr re– dimero Il J)OJlOIO dnll'abbicziono moralo In cui lo man– tengono tuttora. lo religioni. Ma 110di~ qno11tolato ò opporhmo e l'nrri,•nl'o nl J)O– J\Olo 1)e1· In \'lt~ do· suoi interessi nm1orlal\ », ò egli al– trettanto logico o in roalfa con\'cnicnto Il e dlslntoros– s:u-si » - lini punto di ,•ista. filosofico - compiutamente in ri,cclR.ftl problcnm religioso como \'Orrcbbo l"egregio siJmor Ui,-,;;olnll? ... lo non lo credo. Comprendo beni!-~imo, per lo ragioni anzidetto, come non pmtit.'t.. C!'~eroopera. tanto lmmcdia1a.mento cfflcaco il Jl3rlaro di J)()!>iti\i~mo o di libero pensiero a quelli che hanno Il cer,•ello ram· mollito dalla J)Cllngra; ma pure non 11-I 1mò ro,·ocaro in dubbio rlnfluenza. benefica che la coltura, tuHochè an. cor:, cireo1terit1n entro una sfera. aril(locratlca, cr;;oreita anche sui ])lii bassi strati sociali: ò ,111osfarorll\ lnva.– donto o lmpolleuto (compcllc illlrm·c!) 1!0!10Ideo giusto o \'Ol'Oche, in mo1,1,oallo spettacolo 1lcllo lnlquit1\ <-ho cl cirtond1mo, co~tituisco il più consolante dei fenomeni, riucllo cho noi chiameremo il progr~'IO naturale della ragiono; ed ò in ,·it1.ù di questa rorza che gli npostoli del Soclall<:mo gotta.no allo maso:.oIl loro ,·erbe ili cquili, o di l'm1ellan1.a che lo masse ~lgono o lentamente rceondano nel loro seno. Orn, 1,erehè coloro che coraggiosamonto o.fTrontano o combattono l'crroro sociale si teJT:\nno 11llenii08i o di.: messi, qua.si nell'attitudine dolrimJ)051ura, di rronto nlrcrro ro religioso, quand'essi dernno csso,·o ln\'OCOcon• ,•intl rho <1uc11to$01'\'0 mirn.bilmonto ili puntello a quollo?. .. Flnohò lo mn.sso continuomnno ILc1·odo1·0 cii) cho <1un!tltutti I proroti - d:i )laomotlo n. Mar.1.lni- in• seguano, che la ,•Ifa.non è fatta 1>orIn.rolieltA,che qun.nto pilì grande ò Il cumulo dei mali che SOJ>J)Orll\no In riue– sta. , ita, tanto 1>il1 corn11iuta.sarà In. loro beatlludino in un'altra, chi non ,·ede che esso rimarranno !tOmpro in• ca.1mcldi comprendcro il significato urgente della grande dottrlnn. della riparazione socia.lo !_ l..a stupida ra.sse– gnationo 1'tn1ler:\ J>er troppo lungo tempo infè<'Onda l 'opc.rn . dt'lla. ragiono. )la il giomo In cui tutti gli uo– mini ros,-ero persuasi che la. vita., non f.Olo non è in– compatlbllo coli!\ (clicifa, ma ò fatfa per questa, o chi dal banohotto (Il questa si !~eia sca.cchu•o, como 1111 c,mo, a eol11ldi frusta, invano sportL lii poi scdm'Si a più lio1a mcu,;a nltrO\'O; il giorno In cui cadOSSCl'O sra– tt1.tl1>erf:Om11ro l 1.101\smi nartotlcl di tuHo lo religioni o ili tutto lo ftlosofle, d:i. quella di &1.nf ,\gos-ti110 a riuella di Emanuelo Kan1, cho dc.Ila rclicili~ col titolo di premio o di postulato, ranno un sup11lizlodi Tantalo, una lar\'"3. crudelmente bugiarda; il giorno in cui lo mas•o (oqc.ro pen:uaso di qut"sta semplice ntità, rho 110la ,tiu tizi& non è J>OSSibilo qui, in questo mondo, non , i è ne-;suna ragiono di l'ipcrarla. in un altro; quel giorno chi non "odo cito il f;oeialismo a.n•cbbo acquistata la. fon;a di camlJln.r In ruceia della tcr1·at

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