La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 34 - 3 settembre 1908

9 del sessantesimo anniversario del tradimento di Milano, parche dal ricordo il popolo impari giustamente ad apprezzare le grandi ed eroiche qualità, di Carlo Alberto. Che importa se le nostre pagine saranno lette presto e presto dimenticate? Valletti del re, sgombrate il passo e lasciate passare la storia I I moderatucoli possono raccogliersi in chiesa, battersi il petto e proporre magari un monumento a Carlo Alberto per i suoi me- riti verso Milano. Milano, che ospita un monumento al re che inviò il famoso te- legramma a Bava Beccaris, può ben accogliere anche un mo- numento a Carlo Alberto. In fatto di monumenti — ci diceva un giorno un collega di oltr'alpe — il vostro paese rassomiglia ad una latrina inglese: passa tutto I Ed aveva ragione. I bronzi e le pietre passano senza pagarsi! pedaggio; la storia: ecco il contrabbando l I servitori del principato cercano di coprire la storia coi monu- menti trasformati per l'occasione in tante foglie di fico. Il popolo però non deve dimenticare. Carlo Alberto passa vestito dalla leggenda con l' aggettivo di magnanimo e con la veste di romano antico... Noi però non vogliamo venga nascosto neanche col lenzuolo della pietà. colui che il Berchet chiamava l'esecrato Carignan°, il Giusti il Savoiardo di rimorsi giallo e. Domenico Carbone Re Tentenna. Si elevino pure monumenti, si falsifichi la storia; rimarrà scul- torea l'invettiva giustiana : Savoiardo di rimorsi giallo! Niccolò Tommaseo in una lettera a Cesare Cantù così giudicava Carlo Alberto: « Ipocrita, sfacciato, che tradì sempre, più per de- bolezza che per malvagità, ma tradì; che ha ganze parecchie di notoria infamia e che da sua madre era chiamato naturalmente bugiardo Quando Tommaseo scriveva questa lettera Carlo Alberto non a veva ancora consumato il tradimento del '48.... Il giudizio quindi resta completato dai fatti, anzi aumenta di ampiezza. Valletti del re, sgombrate il passo e lasciate passare la storia Lo storico.

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