La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 31 - 13 agosto 1908

Armo I 13 Agosto 1908 N. 31 LI ROVI COMMEDIA OEN GIORNALE SETTIMANALE Direttore • 1=Mk. 0140 NTA.1-4129 ABBONAMENTO NEL REGNO - ANNO L ei - SEMESTRE L. Eit numero separato Ceni. 10 IN PLATEAI. ESL • SOMMARIO:ZIlypodismo"degli spettacoli pubblici — E di-che utiltà sono le corse automobilistiche t — L'ironia del "Corriere della Sera-, sulla Vedova Leon , è macabra — Lo so, lo sapevo prima — I funz'onari di Stato, alti e bassi, sono strapotenti — E' un trucco. Il podismo degli spettacoli pubblici è divenuto una malattia, una mania, una pazzia, una corsa bestiale, senza utilità, senza scopo, senza risultato. E che importa a me, a voi, al mondo intero se un Durando qua- lunque, a forza di allenamenti: riesce a percorrere magari cento chilometri tutti d'un fiato? Possiamo io, voi e il mondo intero, i nitarlo Il podismo per fortificarsi le gambe e il corpo può essere di tutti. Giova. Ma il podismo che istupidisce, che animalizza, che esaurisce, che lascia cadere per la strada o nello stadio come mucchi di carne morta, è cretino. So che ho contro di me i reali d'Inghilterra e l'entusiasmo internazionale. Ma io mi domando ancora di che interesse e di che godimento possa essere una lo- comozione che inchiude sovente il suicidio. Pazienza se il podi- smo fosse un divertimento che rimanesse sotto gli occhi degli spettatori. Ma no. I podisti due minuti dopo la partenza scompa- iono e non si vede più niente di loro. Ma è inutile. Non si va contro corrente. I grandi giornali, per sopprimere o diminuire i lettori agli or- gani dello sport, hanno dovuto farsi promotori di questi massacri fisici e contendersi i podisti che corrono come tanti sandwich- Mese delle ditte giornalistiche. Il Main di Parigi, che è l'iniziatore del movimento di slogarsi I piedi, rompersi le gambe e fracassarsi le ossa, ha fatto cadere

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