La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 30 - 6 agosto 1908

24 non è stato che un mantenuto, come lo ha chiamato tutta l'In- ghilterra. Egli è stato il Lantier della Corte ingles&:- il vit a 858 eroe/zeta, mi ha detto un giorno un alto cortigiano al castello di Windsor, dove io sono stato ospitato un giorno in cui c'erano Tosti e Maseagni. Ritorno alle mie simpatie. Simpatizzo col principe di Galles, non solo perché egli è stato un viveur elegante e spendaccione, ma perehè la sua mondanità, la sua indipendenza, la sua espe- rienza le ha portate anche sul trono. «Bertie », come lo si chia- mava in famiglia, è andato, è vero, alla Camera dei lord vestito da generale, col manto scarlatto, marginato d'ermellino, ma vi è andato non mica a discutere le questioni militari, ma a votare il progetto d i legge che concedesse ai fratelli dei mariti def untidi sposare le loro vedove. Dev'essere così dolce l'amore lasciato tepido dal fratel- lo ! Non c'è mai stata anima militare in Edoardo. Egli ha provato come me un vero disgusto per le nazioni che si preparano alle stra-' gi umane. Se durante il suo regno si sono am- mazzati gli indigeni delle nuove conquiste coloniali, gli è perché lui nella co- stituzione è l'uomo di pa- glia, come il gerente del giornale. — Nella costitu- zione Edoardo è un pri- gioniero che ubbidisce ai suoi guardiani. Dove è libero, è Moderno. Il suo primo atto di sovra- no rivela l'uomo. Con la firma messa sotto l'-atto delle libertà religiose per tutte le sette, tutte le re- , favorito di Edoardo. li gioni, tutte le credenze da buon massone che ha per dio l'architetto; è andato a Buckingam e ha soppresso con un or- dine reale venti dei trentadue cappellani che ingrassavano a Corte. E dopo quest' atto di coraggio massonico, ha voluto es sere un re laico. Ha rifiutato di essere l'unto del Signore, il re per grazia di Dio. Con la sua ascensione il diritto divino, tradi-

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