La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 25 - 2 luglio 1908

o l'ambiente parmigiano. Arresta tutti coloro che hanno ciere pro- letarie, facce sospette, cappelli a larghe tese, mani callose', giac- che d'uomini di fatica, scarpe che fanno venire i calli a vederle. « Carabinieri o agenti di p. s. arrestatemi quell'uomo. » Non gli si dà tempo di parlare. « Via, alla prigione! » A tutte le ore s'in- contrano i contingenti degli arrestati che vanno alle carceri di S. Francesco. Ne ho veduti parecchi. Ricordano il '98. Sono am- manettati a quattro a quattro, vale a dire che l' uno è unito dai ferri al polso dell'altro, la destra colla sinistra. I prigionieri sono a piedi, circondati da nugoli di carabinieri, di questurini e di soldati e tutto il convoglio è protetto dai lancieri che lo prece- dono, lo seguono e lo fiancheggiano. La carcere di San Fran- cesco ha il cortile sul piazzale che si vede dalla cancellata. In- tanto che i carcerieri prendevano in consegna gli arresiati, udivo gl' improperii e le maledizioni dei soldati s e degli agenti che li avevano accompagnati. Se la legge fosse stata a loro disposizione non uno sarebbe rimasto vivo. li linciaggio o la fucilazione è la cura che può guarire la moltitudine dalla mania di credersi pa- drona di far quello che vuole. Mentre scrivo, mercoledì mattina, ve ne saranno 300. Dove c'è gente si svolge la neutralità governativa. Chi è vestito male, chi ha il viso con le chiazze dei patimenti, chi è sparuto, chi ha l'aria di operaio o di contadino è delinquente e va in pri- gione. Chi è elegante, chi ha in testa la paglietta, chi sciorina il be- nessere per sonale può fare del chiasso, essere minaccioso, se- dere al caffè con il linguaggio turbolento, fare lo spaccone dap- pertutto. Gli sgrani sono i beniamini dei monturati. A loro tutte le li- cenze: dall'invettiva sanguinosa alla revolverata omicidiaria. I loro sentimenti sono stati condensati dall'avv. Lino Carrara, pre- sidente dell' associazione agraria parmense, esattore del Comune di Parma, ispiratore del.« Bollettino » che l' «Internazionale » chiama e vomitatolo ». — Pace / — ha risposto a chi lo interrogava — La -pace fra noi e loro è la morte. La Giunta municipale di Parma è composta di criminali. Sono tizzoni di discordia. Invece di sedare o di attutire i dolori o di ammansare i rancori o di frenare le prepotenze, aizzano e fomen- tano e riversano il loro combustibile sulla catasta dell'odio. Il Ponti di Milano, durante lo sciopero generale, è stato così neutrale che non si è capito se il suo manifesto approvasse gli scioperanti o disapprovasse i loro nemici. Egli ha portato dovun- que la calma. Il sindaco Lusign ani di Parma è in ogni luogo come

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