La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 23 - 18 giugno 1908

18 Ricordatevi, on. Orlando, che l'Italia non vuole diventare di morale trapanese! L'arresto in casa non si accorda che per le contravvenzioni e quando si tratta di donne o minorenni non recidivi e la pena non superi un mese (art. 21 C. P.). Non ci direte che il peculato sia una contravvenzione, né: che Nasi sia da equipararsi ad una donna o ad un minorenne! E allora? Parla l' art. 13 del C. P.: La pena della reclusione si sconta negli stabilimenti a ciò destinati e con l'obbligo del lavoro ». O voi siete anarchico, on. Orlando, o se siete il guardiano dei sigilli in un paese in cui vi sono delle leggi a voi affidate, avete l'obbligo di mandare in carcere il ministro ladro come vi mandate l'ultimo dei borsaiuoli. Potremmo domandare a voi ed al Procuratore del re di Roma che col creare per Nasi una forma speciale di reclusione fami- gliare avete commesso un abuso scandaloso e rifiutato di fare il vostro dovere. Ma allora dovreste essere processati, giacché l'esempio che date al paese è più scandaloso degli stessi peculati per cui Nasi fu condannato. La legge stabilisce che le sentenze saranno eseguite entro le 24 ore dal passaggio in giudicato (art. 585 C. P. P.). L' esecuzione può essere sospesa soltanto u se il condannato si trovi in istato di demenza o di malattia grave ». Cessata la malattia, la sentenza deve essere eseguita e la pena scontata. Ora, Nasi non fu ammalato, la pena non fu mai scontata, giacché le pene si scontano solo nei modi di legge: perciò Nasi deve andare al reclusorio. Non è per il gusto di aggiungere afflizioni a un delinquente che diciamo questo, ma è perché vogliamo che la legge sia uguale per tutti. GLI AGENTI DI CAMBIO Strillano contro il progetto di legge sulle borse e ne chie- dono la sospensione e la modificazione' nel senso di ridurre la cauzione e facilitare l'accesso in borsa a tutti gli attuali eser- centi la professione! Qualche giornale, che è al servizio di tutti gli imbroglioni di alto bordo, apre la campagna a favore del pronunciamento borsistico! Ali, la morale degli agenti di cambio! Costoro pretendono di continuare la baldoria e la cuccagna della truffa! Non si sono mai riuniti per salvare il pubblico dai briganti che frequentano la borsa, non hanno' mai avuto né uno scatto, nè una protesta contro i banditi del ribasso, hanno o taciuto, o partecipato al bottino, ed ora che il governo pensa a porre un argine alla rapina, questi signori si riuniscono e chiedono.... cosa? La li- bertà di imbrogliare il prossimo, offrendo in compenso una cauzione derisoria! On. Giolitti, non ascoltate le oche della borsa! Salvateci dai ladri del ribasso e del rialzo!

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