La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 20 - 28 maggio 1908

11 primo ministro d'Inghilterra. Il signor Asquith Dal paese della politica al paese apolitico. La politica in Inghilterra è coltivata e seguita con tanto amore che non c'è uomo che non ne faccia e non la studii, giorno per giorno, divorandosi i discorsi della piattaforma del Regno Unito e della Camera dei Comuni. Da noi la politica o annoia o nausea o è considerata sciatteria o melensaggine o robaccia inutile. In casa di John Boli è scienza di Stato. E' tutta l'esistenza sociale regolata da leggi in con- tinuatrasformazione.La indifferenza italiana e l'interessamento ingle- se per-la politica si ve- dono subito confrontan- do i due Parlamenti e i giornali e le pubblica- zioni politiche delle due nazioni. Dovrei inco- minciare con le elezioni- generali, ma tutti sanno che non c'è paragone. Qui da noi non si fanno elettori neppure quelli che appartengono ai partiti organizzati e il candidato è molto se fa udire la voce con un discorso sovente slegato, sovente vuoto, sovente stupido. Al di là. della Manica si è cento volte più cittadini di noi. Le grandi associazioni politiche sono dei mi- nisteri. Hanno in ogni collegio i proprii impiegati che sanno chi vota e chi non vota, chi è registrato o non è registrato, (che co- noscono i bisogni e le aspirazioni dell'elettorato, che diffondono i programmi dei partiti che si contendono il collegio e la vita parlamentare colle piccole e colle grandi questioni, che comuni- cano i mívimenti, le oscillazioni, le perdite e le conquiste agli uffici centrali in Londra. Ci sono i clubs di tutti i partiti in lotta fra di loro. I clubs dei conservatori, i °tubo dei liberali, t animi

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