La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 12 - 2 aprile 1908

1(3 giudizio d'ell'Alta Corte! Quando 'si ha un po' di buona volontài si riesce a tutto, salvo che a far risuscitare i morti! Peccato che in nessun paese del mondo siasi mai trovato un Usciere / che abbia scoperto un congegno *costituzionale così grazioso! La,/ CaSsazione che si rifiuta di giudicare un ministro e consigli la Camera di lasciarlo in pace; la Cassazione che dovreb sindacare e rivedere le bucce alla Camera dei pari! Ma n per nulla l'Italia è la terra del diritto, dei grandi avvocati dei paglietta! L'Usciere ha fatto una scoperta che gli ha assicura o la riconoscenza dei trapanesi.e del nasismo! Io resto colle « oc e e colle ochette » e col.... Senato che ha bollato un ladro. UNA DELLE OCH Medici militari Si può avere un culto per la bandiera nazionale e della ve- nerazione per la patria, ma la caserma sgretola tutto. E' un ambiente che divora lentamente le radici degli ideali della va- nità nazionale. Io sono medico e conosco come si lavorano gli ammalati negli ospedali militari. Il solo ricordo mi fa venire i brividi. ' Per riprodurre .quello che ho veduto dovrei avere la terribile matita di Abele Faivre. In assiette au beurre egli ci ha messo sotto gli occhi un'esposizione degli orrori che compiono gli Esculapii in spalline. Ma, anche le sue caricature non sono che parvenze di quello che compiono i medici. La verità, è più spietata della sua matita. La storia del disgraziato Giuseppe Taglierei°, marinaio della Benedetto Brin, è qui che urla sul mio tavolo. Egli era affetto da una grave infezione ed è andato all'ospedale militare di Napoli. Non si è saputo bene di quale infezione si trattasse, ma, dalle poche parole della notizia funebre, si può dire che l'asse un caso di adenite. Invece di curarlo, il maggiore De Vita, che deve essere più maniscalco che chirurgo, gli ha dato dei « gru- omoni » nei fianchi e dei manrovesci. Non è necessario essere medico per capire che i pugni e gli sberlotti non appartengono .alla terapeutica medica. Ma all'o- spedale militare è. così. E' il sistema. Non si crede mai alle malattie dei poveri soldati. Un giorno in cui avevo anch'io le spalline, mi è toccato di vedere gli incaricati di guarire i militari servirsi della stessa ciotola del sublimato per le malattie veneree e per gli occhi cisposi. lo avrei voluto gridare, ma il capitano, mio superiore, mi avrebbe ordinato agli arresti. Questa volta bisogna essere giusti; la morte del soldato Giu- seppe Taglierei°, ha fatto scanflalo. Il maggiore De Vita, aceti- •

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