La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 5 - 13 febbraio 1908

19 — TARTE E bit ItETTERIITURII — perseguitate dalla Lega per la protezione della morale Di solito le leghe per la protezione della « morale » pubblica sono composte di fanatici o falsi fanatici che si vendicano della loro impotenza intellettuale perseguitando gli uomini che ascen- dono, gli ingegni, i aenii, coloro che portano nella testa un mondo nuovo. I loro membri non hanno e non sentono che il gusto della persecuzione. Ignorano tutto. Ignorano la vita, ignorano l'arte, ignorano la letteratura e si occupano di tutte tre come dei superuomini o degli ipercritici. Una frase battuta, -metalliz- zata, resa fosforescente dal martello dello stilista, diventa, ai loro occhi, della pornografia., della roba scollacciata, della prosaccia che adesca come una ruffiana. Non sanno assurgere fino -agli intendimenti dell'opera. Cito un caso. Guglielmo Stead, moralista di professione, uno di quei moralisti che vogliono nello scrittore un istitutore d'uomini, è disceso nei bassi fondi sociali ed è risalito con una raccolta spaventosa di documenti umani. Egli chiesaitiolo, dissidente, ma chiesaiuolo, ha voluto essere sincero con l'alto ideale di moralizzare un angolo della vita. I moralisti, la società dei moralisti, i protettori della morale si sono preci- pitati sulla sua pubblicazione, hanno separato le frasi « oneste » dalle frasi «.disoneste » e poi lo hanno_ trascinato al tribunale come un porco dalla penna che non trova godimenti che nelle sozzure. Lo hanno fatto condannare e Stead è andato in prigione. Ma: la vittoria dei moralisti non ha avuto che la durata di un giorno. All'indomani c'è stata la reazione. Gli uomini di tutti i partiti, di tutte le classi, di tutte le masse, sono insorti contro la sentenza infame e hanno dichiarato su tutte le piattaforme la purezza del libro, lo scopo eminentemente sociale del libro e il libro è divenuto di tutti. moralisti di professione sono cattivi. Con le loro antipatie personali e letterarie inseguono l'individuo con accanimento. Tutti ci ricordiamo delle -incessanti aggressioni dei moralisti fatte ai libri di Emilio Zola — l'autore del romanzo scientifico che faceva della morale nel fatto. Sono andati sull'Assomoip con una bru- talità senza esempio. Il direttore del giornale che lo _pubblicava in appendice ha avuto paura della : gragnuola ingiuriosa che imperversava di giorno in giorno e ne ha interrotta la pubbli- cazione. Così è toccato alla Nanà. I moralisti di professione hanno creduto di assassinarla con le invettive dei loro pitali. Ma tutto è finito col trionfo del romanziere. I suoi venti volumi sono adesso in tutte le biblioteche e in Italia hanno avuto per editore il Treves. (1 ) (1) Fra i moralisti. della persecuzione elio inseguono il « corruttore » anche nella tomba, metto Anatole France e Jules Claretie. Per l'unò e per l'altro Zola ancora un raccoglitore di omwes o d'immondizie o il pittore del fango o l'autore di una prosa lubrica e bestiale! •

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