La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 2 - 23 gennaio 1908

ff flcine, tutte le sevizie, tutti gli intendi, tutte lb distruzioni. E ancora nella mia memoria la fine fatta fare agli Osselumi — un popolo che credeva di avere diritto alla indipendenza. L'epoca è del '94. È andato nel loro territorio con un numero strabocchevole di abissini e non è stato sazio che quando ha veduto vecchi e combattenti, donne e fanciulli tutti in terra cadaveri. Ai pochi sopravvisuti allo sterminio ha fatto imprimere la croce della schiavitú sul dorso della mano, perché tutti riconoscessero in loro tanti schiavi. E al re dei vinti, Tona, che non ha saputo trovare né la morte nè il coraggio di farsi giustizia con le proprie mani ha fatto appendere la pietra al collo che Crispi voleva far appendere a Menelick, e poi gli ha fatto pronunziare il suo pentimento alla presenza dell'esercito vincitore. Maestà, è stato il mio pessimo cuore che mi ha indotto a resistere a un nemico come te. Che la morte dei miei com- patrioti ricada su me, solo colpevole di non avere ascoltato che la mia fierezza. Io avrei dovuto sottomettermi prima di lasciar devastare il mio Paese e massacrare i miei sudditi. Tutti i vinti hanno poi dovuto sfilare davanti alla reggia di Addis-Abeba — la capitale del Negus. VAUTRIN. NA 14 19X M È sempre un dispiacere entrare in una famiglia profes- sionale dove fra tanti colleghi che vi accolgono fraterna- mente ci sono creature gialle d'itterizia che vedono in ogni nuovo confratello un nemico. È però umano. In mezzo alla gente che pullula sulla piattaforma balzachiana ci son tanti tipi malvagi come loro. Odiano con l'odio degli zeppi, dei gobbi, degli sciancati, dei deformi per gli uomini sani. Fingendo «ignorarvi credono di darvi l'ostracismo o di farvi ignorare dal pubblico. Canuti! Voi siete paragonabili ai villani che lanciavano le pietre contro la locomotiva. Udite! La Nuova Commedia Umana è .strillata dappertutto. Quaranta mila copie sono state divorate in due giorni e le nostre rotative non hanno ancora cessato il loro movimento turbinoso. Io ho dunque pietà di voi che vivete di rancori fracidi e putridi e che non vi accorgete che il giornalismo che sopprime una notizia o un avvenimento o un fatto qualunque per vendetta personale si scava la fossa. Voi siete già verso la tomba. Non é impro- babile che la Commedia non si 'occupi dei vostri funerali.

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