La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 2 - 23 gennaio 1908

13 non era uno straccione, aperse il portamonete e fece per met- tergli in mano mezza corona. — A me del denaro, signora? -- Chi siete? — Io sono il principe Luigi Napoleone. Ella aveva letto nei giornali la sua fuga dal forte di Ham. Il giorno dopo Napoleone non ha più leticato con la sterlina. Il figlio dell'ammiraglio Verhuel — il ganzo di sua madre — ha avuto un profluvio di baci e di banconote. Miss Howard fu tutta sua fino agli ultimi 'fivers (banconote di cinque sterline). Anche i giocatori di Tam-Tall si sono accorti che dalla sua co- noscenza Luigi Napoleone, il tricheur al lanzichenecco,: era divenuto corretto. Napoleone non è mai stato che l'amante di se stesso. Le donne non sono state per lui che orge. Ritornato in Francia dopo la rivoluzione del febbraio, per una frase di simpatia pronunciata da Lamartine, si incontrò a Dieppe con una maritata che aveva avuto relazione con lui. La passione si riaccese ai primi abbracci. Ella al dichiarò tutta sua. Napoleone le parlò della sua ambizione politica e del de- naro indispensabile per riuscirvi. La donna gli diede lutto. Ha vuotato i suoi scrigni, ha mandato al Monte i suoi diamanti e le sue perle e lo ha così aiutato a divenire presidente della repubblica. - La ricompensa? quella toccata alle altre. Il principe aveva . fatto passare la Manica a miss Howard, per la quale aveva preso un palazzo in via di Céry, 1.4, e riprendeva con lei l'a- more interrotto a Londra. . Senza la bella inglesina Napoleone non avrebbe forse potuto fare il colpo di Stato. 11 presidente dilla repubblica era riuscito a farsi dare delle anticipazioni da una banca parigina, ma per corrompere l'esercito e saziare i generali che- perdevano somme ingenti al gioco ci volevano dei -milioni. E sono stati gli otto milioni che gli ha dato miss Hotard. La signora maritata aveva veduto nascere tra lei e miss Howard la Montijo, una vergine che .si lasciava 'ospitare dai ' signori per delle notti intere. Ma- la Howard non ha 'saputo la fine della commedia' che a matrimonio compiuto. Il giorho dello sposalizio ella venne inviata all'Ilavre in com- pagnia :di Macquart, uno dei tanti lenoni delTiniperatore, con la promessa che Napol-ano sarebbe andato a -raggiungerla. All'indomani preti,' il thè e leggeva il Montleur nel quale era: la Ity escrizione 'della cerimonia nuziale. La miss buttò 'tutto twa, chiamò Napoleone un blackguard — un mascalzon un thief — un ladro — o ordinò per lei sola una kir Ilie partisse 'subito per Parigi. • Il palazzo•et ,olentato ifi ogni angolo. I mobili erano stati scassina ti, i cuscini buttati in terra, i cassetti sfondati, le 'evano relazione coi loro amori portate

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