Compagni! - anno II - n. 7 - 1 aprile 1920

COMPAGNI! 11· •pvimo· .Coniorso. di • (Continuazione e_ fine:• ve,;H Qumero 6) Compagni Argomelili>: (>,,·iaÌe.. Pl!"•ate tleb_ba csse,•e, _,1ell'itm!a11c~b~tt> aoeiel,ì il destiiw dei penaatm•• e degli 11rt,sll ! Particolarmente D'.ì~di~ios:a è ìa risposta d\1n altro anonimo, che 0 pur occupando-si_ d_'un,~olo lato del· problema ne tr:atta con· or gmalita e oompetenza : • « T,'a.rte e iJ pen,.~ietò, nitr~ locieià 1iìto·va, perderanno ogni seg110 d-'arisi10CÌ',11zi-n- ·per <liventa1·e veramen,te e sa- na•a,ente derr~ ocrn.ti< :i. • .· . . . (,No-n -i;orrei.'si e quivc,casse n-eU'impiègo di tah._vooa., boli. dli esteti non sorridaiio~· So beniss'bmo anch'io che l'arte è per s-ua n-atl'ra 1'in prodotto a•.t1st9(!rapoo, e che non si può farne 11n termine ... di sooializza:vione, oome /iJ terra e la fabbrica. • •. • • . . • « Io intendo dfre. che il ,11{0 demoemt,1zz:ns1 non av-. • 1ierrà neUo spirito 111anceUe espress-ioni. . <( .Mi spiegh. J:nt~ndo per fqrme ai~i.stot>ratiche (chiuse, bimitate, p-rV!,.'i/egiate), qneLJe che la tNuH.zione a·rtisti~a •incarcera, di solito, nel libTo. o nei museo·; Il sone.tto, ''.i poesia, è ·Una·fOrma ori»1QCl'UtÌC-U, SOgget'tOa nonne_ (!l· spoiiche, eostretto .in confini <tnylist,. Il. qu.wdro,. pr'.gw– niero nell-a sua. aorniec, è 1m'al-t1'(1.espressione ,1risto– emti;a_ •Bisogna it-"C:fre . da iiilcsti teì-mini, verso pi1i: libere manifesta.zioni e comprensioni •più diffuse.. • << Vedrenw c,òme del 1·estò gli artisti sognano d,(l, molti anni, questo 1 bisog'no r'isov_rersi nella so<:Tetà - nuoi.~_? Non .oocorri:, dico io, che -il sent.ime.nto. poet,ao 'si restnnga. e s•rnteri,51:iffoli.; in un sonetto,• come m>n ..occorre alte tutte lè rioehe.:1ze d.'11n,podtre si sinteti'.:':zino nel ·gioiello tld miliolìar·io. Questò senso xti poesia votrà '.invece (/-iffon. dersi demo crat,zzai,si, eioè - ancl1e /;ella più. itmile pagin a dida.tt· ioa,, nell.a viii. sentplWe espressio1~e epi:sto: la.re. Ed ·essere patrimonio .c:gio,i_a, se non di tutt, d,_ mo 'ttl. ,. • . , . • .. <é.'Oosì,in 1iiltnra, -il quadro riani luogo all"a,ffresco. più, lil;ero, pih vnsto, più- «'/J01)0lnre >). •• <( come nel glor-ioso quattrocg,nto, appiinto. . « ·così. in wusÌ.C(I. Cosi in architettura.. E così in filo– sojùl.. E così ·in tutti, i.nsqrnina, i, segni d_ella se·nsibi/.it<i e d_eLpensiero. ;iilche qui non vi ~a.ranno, in sosta.n,rn, 0 }1.e ilei privilegi da abbattere e dei 0071/ini da. superare >>. Non intendevamo che 1 parl~cipanti al 1.° Concorso ,di Compagni! ,_si preo~cup_as~e~o soltanto dell'avvenire ecooom1co.d-egh artisti; m q\tanto il gi_ndi~iol~ro _sarebbe stato tr~ppo u~i. laterale. Rmscirà mtcressanJ.e, tuttavw, udll'e qu~lohe parere in prop-0sito. Scrive Antonio Scrivani, da Ronda:nina ; ·· .,•,_,_,,. , ,., « OomIJ,agni! ahiede qualè sanì la. sode dei pensatori e d,3gz,; artisti, nella wnm1mca.bile sodietà futwra. An.~i– tutto uf?d·iamo q1iaJe sot·te serlii a ·costoro l'attuale regime oa.pitalista.. Il pensatore, se non· è 1'icèo di ·natali,. nòn lia. tempo cla pensai·e - a meno .che non s( ooUochi iti un osservato-rio veswviano, stipen-àiato d.q.l G,Qverno, o non 1ti faccia frate· come Mtissini. •o a meno non si decida, come spesso accade, a. pubblicare opere dove c'è d-l tutto, m-eno ohe un pensiero. Così ò'arte, ·in 1·egime capitaUsta, non è Viberci ma. mercenaria. Lo sou,ltore che la-vara. ci StagUeno intor no alle tombe dei. nu.ovi. ricch-i, è torse libero . di s-t1i/ 11ppa.re i.l suo concetto, indipendentemente d~-ri. ur;ossi gusti del i.-itello d'oro? .'L'wrtista sognatore ohe voglia,, povero in ca.n,w,, teiièr fede à~. sù.o so[jno, 1•isohia naturalmente di morir d'i11ed·ia, come. il povero CeCCIJ,rdo Ròooatagliata Ceccanli. • • ·' .« OoL socialismo l'uomo non sarà, piÌI, assillato clalla . preocc-u-11atàone del pane quotidiatio, perçllè ·in mia so– r:ietà,'.in etli t,.tti p1·(1rluc o110 ,si è tutti' ricchi. Vero che a tàle scopo devono tutti fa.re un· la,voro 11tile, e non da poeti . . lilff iJ lai-01·0 eaua•mente distribuitQ ,a1'è 1'n ~esa,. j inobi r co tempo. I/ quanclo tut/i 41rodurra-nno e non 1,:i samnno più aeciivcirratori., .</.e/La11roduziune, ba.steranno poche ore a/. giorno 1U l(/i1;oro, e in tàli • co,u!i,ioni, di spirit1i, di. a}leg- • gerimentò mentàle ·da.ile preowupa.~·fon-i eoonomiche, ·gH uomint sarawno t;,u; pe·1Ìsator·i i1 '·a,rtisti.; o se iwn tutti, frt 111.aggior _parte. lnf à.tt-i, se. i laiioU, ve:~ant_rclw ottime: bran.ò -il cerve/.lo sa.ranno fatti dal/ e m,acclii-Jle, se baste.· ranno sei ore al giorno di lqvorn prod1ttth,o perahe ognuno poss(I. àa1-·r ·il càntiibnto· sociale, come: potré-bbe l'uomo impieg(n·e Vii -rima-ne1,.a11 .. aelle ore·, se. •;,on· edu. ca..nào·la sun animli a, tntl i! le gentilezze del pensiero e <lell'a-rte? )). • • Ambrogio Macéhì, milanese, non l'interi0c prec,isameute cosi. Eglt dispenserebbe l'intellek tuale anche da qi,ieste fatiche leggere: , << 1,clla . soc iet<ì 111101:a., io venso c7ie -il· destino degli artisti e 11.ei p ensa tori sani ben ';niglivre cJle nelb'a.ttu.ale;· poich~ coloro è.lt, e_in q11,afohemoào si sa.ra.nno cercbr,a/. mente.1·c.-·i degni· di. nota., nei c oncorsi. debita.mente ba11- diti 1 dal 'le apposite C'ùmMis.~ioni stata.li. vroi:,irwiali, o c-o– nrn.; w.li, 1·e;..,-{il.uru c,erta·111.cntc passatci. qua/che « bprsa di st11-dio ) ) (c//iami<uni,/a. ,·-osì) pere/tè possa-no s1"il-11r,varele prop·1'ie a-ttir·i_tà artisli.che, letterarie o inr,mti·i:e,' sen.::-a essere costretti d-rl a/(ri; /.a,i;ori, nwnuaU, n-on distogUen– doli nù distrocn:tli;li 1{ailc v,:oprìo .occ11v<1-.::ioni Sai'P.bl1e -airni'do i.1111>orre art 11n a1Ii-~ta., o lct/.erato, o ini;ei1.torr, <h. sÒr'i GCJ'C O di,. J)CJi.\'(/J'C in giorni. J)i'CS/llbilili, per 11ìl (lato. numero di 01·e, ·essendo ·il sentimento i1ri:cn(i1_:o od artistico - lrestro, in .1t1w parola, - -una specie. d-i- « r1.nar. chico ·ind-ivid1rn./e >) ·insofferente <L'og;ii dUiOipUna. Eli-mi– na-fi, no11pcrta11to, tutti. i pa.ra.s siti che a tt-11alme7J,te ·suc– chiano nei bi.lanci dello Sta.to, o sfrntta.no -il la1-.oro altrni s::n.i'(l, prodnrre. la. sociçt<i, nuoi;:a, ai1.Tà. certamenti, un ni-a.rgin~ atti'vo pe1'chè il <1eslì110degli, artist(. e. ilei prm– saiori i;enga. assicurato, incitawloei c,osì et sempre .meg/'io co1ìcepire e pro:il II rrc, pel 121mtaggid proprio e del/a. oo. mune >>. W quanto 1m compagno cagliaritno, s·par– taco Spano, riassùmc nel slio lac.onico parere: « I pensa.toi•i e gli artisti hanno per sprone il p1·oprio dèmone in/errore e -per ostacolo. le cattive conùiziowi eoo– nomielie. Nel/a. società- 1woi-a, 1wompa1·sì questi o~tacoli. artisti e peniatori. d aranno iin inaggior • rendimento ed· a.i;ranno, per -com.z; e11.w.un nwggio-r a.m ore· - poiohè rnag{jiorm.entc a.1;,ranno acdèVerato il ,1•itmo d.el proguis,~o 1imnno J>. , • Calogero Aronica è convinto che artisti. e pensatori, nella società nuo'va, pr:Oduranno 'di più• in .semplice. conseguehza dell'eterno. afori– sma che « si pensa come si màngia )).,E siccome mangeranno meglio ... ·.• ,,. « Gli a-rtisU or1gi vi,vono generalmente ma.le, peroliP la borghesia presente è ao1nvosta -per lo più cli. a.rrioohiti dalla guerra e di ogni so-rta !li indèsirnbles, che certa– mente il sent'imento dell.'m·te non lo lumno,. ed. a-nzichè spend,ere iin po' di m-oneta in 1m'opè·ra d'arte, la .butta1w ai .pied·i. cli una ba./,lerina in toutou tricolore oppure uà inoren!ento ~i q1/.e'i vennlvendoli _èhe pro;tit-uii!cono· il Propr,o pens·1.ero per sorreggere la loro ca.usa. • « Doma.ni i ve1'i artisti e ·i veri l011;Ò)·ato'ridel pensiero, coloro olle ha.nn.o per loro grandè ed 1mioa·-rnaestra la natura-,. ìibe-ratisi da.Ile pa,Sto1e di qi1esta sooietcì p·iena di dispotismi e <li pregi-u-dìz.Z, d'iniquità e à'infa.mie., >po. tranno •dedfoarsi alTJ'a.rte per, l"arte. E sarà 1',M libera• e-ione di r.,iù ,. ' \,

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