Compagni! - anno II - n. 4 - 16 febbraio 1920

J.llPAGNl! • . _ _ l)ut compagna di Vieniia, collaboratrice , • ,\.ella Role Fahne, ci· comunica finalmentè rim– màgin_c di quel Leo l\otbzìegel, .capitano delle guardie r-0ssc austriache accorse, inutilmente, ma ?roicumenlc, agli uHim.i ,soccorsi della mi– naccwta ,Comune nni;rherese. Dell'animò, della~ gentilezza, del valore di Leo R?Umegel, si rnorp1orano epi::,oclJ leggen– dctrì. F1guraleYi lo spirito cl 'un cavaliere a ntioo nella blu:sa più dime:ssa ,del soldato rosso. Que– sLo -11\ilitare che insangùinò la sùa sciabola_ per un ideale, era 1111 p10-ela. Se un uomo simile ,n-csse cornbatlutq r.ier uoa fede diversa, cara alla bor-gliesia, forse egli anebhe .;1dssso più esallalori cli lfos.:;uth o di Alameli. Era un rnile, costrcllo_ alla \iolenza per un dovere di b~nlà. l. soldal1, elle l'adoravano, gh gettavano sul giacil,oio, all'adcliacciò, maz?'.i di garoiarii, di rossi fiori di bosco: e così è 1ùorlo. il buon ca– pitano, con rnia ·ghirlanda 5ul peÙò. Perché è morlo, per il 5U>O ideale. Leo Holliziegel. Spa vent-0sanH:nte, mera, i gli osa·· mente. ui10 fra ce11lo. come la iìcra che i1011 si arrende anche quand'o i m:àslini l'a::scdiano, la so.ffocano. la straziano. lJa lron1lo la Jì11e eroica sul c~rnpo: ha arricc:hito la sua ghirlanda di lullo il suo cang-i1e, di cui -ogni goccia fo 1111 ro5so .. 1n1ri:=:;,: imo fiore.' / ,, Dal snng 0 uc uos!ro ··- a,ern dello Licbk– ·nechl -- .irns~:t:;raimo denti .cli dra!i•o... n Nasceranmi i Yèndiralori. dalle zolle che ri– coprono il fìarn1wanlc Cliorè di HolhziegeJ? Certo .il lcmpo della ri,incila 11011 è anc_or git,rnlo in l01Ta [edesea. rnenlre il piagnucolo:=;o Henncr ,;·a-dalla a , i\cre e a far ,i vere cli fali– cosc mi:;ericorciic il popolo austi'iaco, •e il sel– laio Ebei'l non è che il gros::o automa entro cui • ,:.- - • bibliotecagin .. :anc si cela il comandante Hindenburg burattinai-o di caserma! • .. . E ancora,si:fnéila·e s'i~1prigìona, nelfa terra di Lìcf)l~1icch i: :tncora si" punisee col piombo e con l'inlcrriata i colpevoli d'un sogno di libertà. Ecco là, cupo ma. lort.e e fiero; il Y,olto di l\arlhcin:- Ho1ncyer, tra .le s.barre··ten vigilanti· il suo de:3iderio di Jiberlù comunista. Le prigioni pullulano. . Ba:;!cranuo, fra poco, tuLt-i i gendarmi di •. !\ u,-;!ha e di Germania' a cu,,;.toclire gli_ergasl10'1ì hrulica,iti• 1 O doHà il hnon H.enrrcr, da Vienna. accordui-:-i col sellaio Ebc1·1, in Berlino. percl1è una sola irnrnc11si1 i11ferrinla sia cosll'uita in– torno a cento n1iiìoni cli [ede;:chi, ~ li costringa,; irnmw1i da ogni-con(allro rischioso coi pelle– u:rini 1ji fh1s:-ia o cl'l}nzltcria; a una sa\'Ìa se flllr inc, i[ahilc 1·a:-scg:rn;zin:tfr? E' un·iniprc5a· 1111po' l11nga. Cn po' diffi– ' e ile ... E i morii. e i mm·Liri,.sono for:òe già lrnppi. = R --- a= 11 = 6.= m = Menti e il capestr'o miuaccia alla gola i mig)io"ri compagni d'Ungheria, e forse il. cadavere d'Ottone Konio già penzoia _dnl palo del supplizio, la moglie di . questi, .rinchiusa in un ospedale carcerario, dà· alla luce un bambino. Questa rivincita della vita sulla morte è gi-à una lezione pei carnefici. Non si spegne il pensiero, e neppure il seme dei martiri. •• ·,, Ma la_creatura concepita nel gelo de!ìa solitudine, nel livore dell'odio, nella str.etta del doloi-e, che sarà 1ioi nel mondo, S!! non l'immagine fatta carne de-Ila,.Più doverosa ven-detta? • Che penserà il l'anciullo, crescendo negli anni, del patibolo at,roce che l'ha fatto orfano? Per esse,re sicu,ro di sè e dei suoi castighi, Hnszar, il. boia, donebbe soffocare, s,opprimere la libertà deil'Unglleria proletari.a anche nelle membra tki suoi neonati, anche ne! grembo delle su~· don!!e,, -·---~-·--··••• ._. . .., ç,_ _ _____ .. --------~-·-----------·--

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