Compagni! - anno I - n. 21 - 1 dicembre 1919

v'UMPAGNII 9 in fondo, avremmo <e pugnalalo un cadav(:)re n. Era· una po-vera vecchirra rjsetchita, di quelle che orµiai non danno fastidio a nessuno, anche quando fanno le_bizze o si sfogano a vantare le loro glotie di giove11tù. Chi più le badava? Non. aveva più aderenti, non aveva più wrteg– giatori, di quanti ne possa avere una suocera. . Una vdlta ebbe per ernbléma la foglia d'edera .. Da una decina d·'anni, tanto i repubblicani erano scarsi, qualcuno a~·eva proposto il quadrifoglio, ch'è l'emblema della rarità .. :Morta ch'è itata, s'è trovato un pugno d'ossa, e come sepolcrò è bastato un cofarìetto. Il Partilo Hifornù:;la è stal~ inchiodato fra le quatlr'ass( con molle precauzioni, perchè qualcuno asseriva che avesse ancora del fiato, della spc1 1 anza, e pcr:;ino - sotto diversa s1~c" cie - clell'auloriLù. Ma clie :;_i~morto, e morto per sempre, lo dirn-ostra l'inclusioùe della sua bara nel corteo fùnèbre; e lo dimost~·a l'a_ccom– pa-gno -cliquel <e ramo secco t, ;c,h'è la dimosl-ra– zione ,simbolica del suo .annientamento. Una prece, fratelli! j\ on la rifiuti almeno Padre Se– meria, l'amico del sergente Bissolali ... ' Agrari e cattolici, giolilliani e palrioli sono rispetti,arncnle iùlorno alle tlciro salme,, con pianti e preci e rnalediziorri.. Codesti morti, :ohi!, non lasciano altra eredità che dei conti da pagare.· E' defunto persino il programma nazio– nali~ta, co11 • tutto che lo reggessero i puntelli d'Ansaldo e i sostegni di Pirelli; persino- il gio– liUismo, con tutta la sua. fama d'eternità e di onnipotenza! Questo 16 novembre fu proprio senza mbericorclia. Ma la hara più lugubre (presto, presto~ bec– chini: il fetore è insopporlabile!) è quella por– tata sulle spalle dai Jutltrjsti, dagli arditi, daì mu:,;solinjani. A capo chino, a, sguardo spento, ctirvi, affranti, iritoì1tili; procedono i meschini intorno alla cassa mortuaria dei Fasci, strin– gendo fra . i •denti uirn collera ormai vana,: fra le mani una .rivoltella ormai inutile. .Quanto lunga, e quanto pesa, la strada del ci– mitero! E pensare che i Fascisti avevan mirato a quella ciel Parlamento, come la più breve per giungere in Campidogli0, a piantarvi la ban– dieri11a del pugnale! :::;offia,gelido,. l'autunno sul corleo1 delle vit– •time. Ora le compor.r'anno nelle fo::;~cche scavam. mo da cinque anni... •. Il cimilero aspetta. I necrofori s•ono pronti. La terra sarà lieve. Poi chiameremo, Lenin a dc:::ii'e l'epitaffio. H,;\.MPERTI. -------.-----~------.....-------------.-,·~--...-----------~~ -- ' . ' \ " ... , .. " •• --- bibliotec ginobìanco É· ' I : < 'QA . ' . ·,.- __ ,~,: ~1 I ~ ' ---------· ... - .. ----. ______ .,

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