Compagni! - anno I - n. 18 - 16 ottobre 1919

8 COJJ P.I (~· .\ l ! ~~BIÈ DEL &IE~D .E E.ILR TEHflD Il ila-e Ili 11 ■ ■ il - •• ,· wnson •e u sennto 1nlmnle (Su11 .,1pzn:nc1, ;:;'i; M1pu1u che ;ina chiara •ill-ustm::iunc ile/. ;::sc1tato amcrica,iu co111c il scuaturc Pali à, vut·l/-tu ohùvmaru lei iiucictci ·delle .\"a.,;;iooi <,·una bcstia /i.lù », con ura rn mcnu·111a.:'iu,w dd vr·c1si.dente ·1vil.so11, gli a n-ùnali, Wn-1:ueulu CbICJ·/'u Vùlta, ·il lvru ;,cuU(IJ, 'lftcttunu in di80IIS- 810n<' la ,':!uc1el,ì- 8lf'8.w1, cmnci di prup-ria. coinpctcn~n. La tsM/11/a & ilut/ur,w e si H'•>lue o/l 'a.ri{ 1- libera: ora e lirv[Ju stunati. J,iit a,/a-lfi a//1' ri11-11.iu 11ip nr/amcntari dcll-'irrc– lJ'UWt11<!1nc pumcriclicrna. e dc/tu ua·11tcrochiuse, truppa, fa– vorci;oli ai 11·11ui/.ali.·v·ienc elott,, a,.p,wsidcntc il sc-rpe11tc <t so·,won, vcr i.a- ·re)111t.o-.:c;i1i11c di .~wcia pr'll<lcn:::rr, ricor,o– h'C'i11ta al 8crpc <1a.i/'l:)ra1,uclo, e; 11c,· Z'wsu naturale del CU1/l-J)CU!C/lu). ' • • Il scrpènle (ugito.ndo un ::;onuglio). - · La ~c<lula è aperta. . L'!lvVùc~lo pappagallo. - Domando la, pa– rola! (Ecgm d'allcnzione). E la domando, r1on giù per ripetere le sciocchezze che vanno insc– gnandot'ni gli uomini, i .quali mi obbligano ad essere bestia a foro immagine, o per fare della :va1~a retorica, come quei pappagalli lusinga– ton dell'umanità ,coi quali \non bo nùlla da spal'lire. Anzitutto, una mozione d'ordine. Vedo fra gl'intcn·enuLi la sci mia: è essa degna, per la sua stretta ·parentela con l'uomo,· di sedere fra noi? • • Vo_fi in Wl'io .senso. -- :\o! Sìt .\i \"oli! (Squitli _del sonuglio prc:"id.ènzialc. La scimia alzù le quall.r-o mani per don1andare la parola). . La sc·imiq.. -- Prole:;Lo contro l'ins1nuazio– ùe. E' bcnsi ,wo clic l'uomo, giudicandonii il più brn.Llo degli animali, ha, immaginalo che corresEero fra lui e mc \'incoli di sangue; rna . che -colpa ~lle ho io'? Sapete bene che fra le tante ambizioni del bipede implume è anche quella d'essere nostro èongiunlo. Esso chiama il goriila suo bi:::nQnno, come al tempo· di San Francesco cl1iaman1 fratrllo il lupo: ma. tanto 4o che il_ mio c-0llcga lupo respingiamo indi– :\laesla Vostra un'umile contraddizione.· Tuili 'quanti gli uomini, imboscati· compresi, arnbi– ::;cono d'aYer un cuorp di Ièol'lc; e io non dimen– tico che il più g1·,mdc uomo, del secolo; ii sì– gnor_ Clcn-~cnceau, è chiamato· il tìgrc. b'.An– ,nuuz10 poi, - da quando s'è incoronatD .re di Fi_ume, non fa che scioglier inni a tulle le belrn dc1 blasoni italiani: al leone di San }farço, al gnfone di Genova, alla lupa di Roma ... C'è-an– cora del· rispetto per le fiere. . L'aq'!ila. - Ci_ònon toglie che queste mc– latore s1~n-oodiose per noi. lo, una yolta, ..ero napolco1rn::a·; adesso so,no tede:-;ca: hcslia do. preda che per più• di,;orar due becchi ·portrr. Pro~esto. 11quila non capit nw.scas. Lwecc la aquila tedesca non s''è cibala che di mo-:che: la ~crbi3, il Bclg·io .. , Ed ora cl1'e tornala in ~cena J'aq~il,a _frn'.1c~sc, peg~io che ma.i. ;-· . il r:occoarillo. Giil: poi ;.\Vilson ba dei 1·1mors1,e la gc1ilc paragon,1 le sue lacrime alle miei Ll(. i;olpc: - Sempre con \'Ostra licenza, si– gnore helre, 'pD1:e a n1c che si cloucbbe ric-on– dnrrc l'uoruo ull'antico 1_'ispett6 per noi: al giu– :cln os:;;equ10 dei tempi rn cùi le fanilL~ e i besliai,-es ienernilo luogo e.leilibri <li scuola. e il· Honwn clu H.cnorl, ispirato~ .alla mia umile per:?na. era adèlir!ll_ni·a il te~IÒ é!flla' ~<,àggczza pol1t1ca: quando c1oe le nostre imma~ri1i--i •frc– giarnno araldicamcnlc ']e in-:,c.Q'lie<leic..puladilli --- lnn!o che Habelai~; :-òi lag11a·~a ,_be le bestie, in guerra,: ;,wessero il posto d'onore: a.nrnmenlo ripr~so, appunto in que:-òti giorni, dall~lt;an/Ù. _ Oggi è molto se i 1:cggimcnli ci adottano come nwscolle. • L'ai;rncaLo pappagallo. - E1·go, la - raaion ~l'essere del n~stiy c.omizi?, di pr-0te~(a. -\/~{ga ~l.\'ero, onorernlt collegl11: . gli uomini hanno_ 1niquarnenle' Ji,:conosciula, iniquamente offesa la mac::'là degl'in::,:egnam~nti nostri. Che im- . P?rla se ·talYolla, per. ishaglio o per ipocrisia, c1 hanno reEo un po'. di gill~I i zia? S\\ i fl. che gnai i unu :cirnilc. parentela. Il lupo. -- Yeris~irno. Lupo non. lupo. :\knlJ·c l'upmo... • mangia lroYò la saggcva nel regno dei cani.lii è meno celebre del fanlino clic lda trottare a 'fru:cla.tc . :\firbcau dedicant l'ultin10 suo libro a un nici– :'lino: ma in Germania, ogi:d. nw·ndiano c~r·nc La s.cirnia. - Del rcslo io non n1i chiamo più srirnia, ma c.orned-becJ. da quando sono slala mes:,;n-in circolazione in certe scatole di carne •con:ccnuta; una delle tante dei sO'liti pc- l' . . l . <.. .__,. u1_cane ;~nc11_c 1 _me1)ibri della _Società JJrotd- scicani... • Il pescecane. -- Piano coi paragoni. pc:::cicani sono cli .razza peggiore, hanno più dculi di mc. tncc dcgh a111mnl1..\h. de1lisc-he Trcue, fodclt;t ledesc.:i, chf all 'an:ico dell'uomo dai. sepoHura Quei nella pancia dell uomo! (Impressioni. (;ùm– as::ai men~i). Vedete 01' dull(fllt:.\. e('eellenlisiimi f'Ol– lcgl_ll. cont:ras,iCl. iuandi1o: ,·untif.esi a.Jroce: i cnni che senono nella Croce Ho;;:sa • Ùmana– menf c:· e ~)i rn_1p1~ni, 9hC', rçr, ~uù.n compenso., ctccr1n1!0111enie 11 d1,·.or.:nno.E :du\'e la"cÌo vni __. voi. Yillime ìnnoccnli fra tutte -,--· Yoi. m;,-liri ll leone. - Le ::olitc degli uomini. Quando lH1.nnoda offencler:=:i,::i chianrnno con dei no1Ùi di hdn ! Sarei for:::e così fcr,oce come. il, gene. tale Graziani io? La 1:olpe .(adulalrice). ·- ~Ii permetta la j della copgelazi_o110- Yoi, bovini; o, i;1i, suini, ibiiotecag inob1a neo

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