Compagni! - anno I - n. 18 - 16 ottobre 1919

Pei bisogni del cervello [;'a.rliooktto .d'Hi.n:,nd'Cllé :Jlll ,bi8uf/1w • d'estendere, i11,~i.eme a/{.<; c'JlifJV.i8/c ecu1tol!liahc, i! dominlu cultura/r:, richiama. 11,1-C8!c110/c, rts.sai ()/J/JOrlu111', d'11n -colnpag,11>· f;or,!ntino. Tonto pi1ì i:u/c11,licri le os1;iticima, ùt ,,uanlo nris~,111,1. ooor1.Mo>1c fu. mai trrJ.Sonralu, dct r,11-r/t' di noi soÒialis!i, per affcr, 1w.rc /U, ncC~i!silà, d't11la. lllé!:!:Jiorc cdu– c:.J.:ii:m1J de/te was~e. . Senza. pretese, ma con la convinzione di fare cosa rwn superflua; rndirizzo a tutti i compagni attivi delle Sezioni, dei Circoli gioranili e dei Sindacaii operai, una proposta che, rae<::olta .e sriluppata, i:otrebbe p'..!l' dare dei risultati positiYi. • Dunque io penso, semplicemente questQ: che il rnondo borghese, in completo disfacimento morale, non abbia ormai sur J~roletariato che il vantaggio di una più il proletariato, c:mtituitosi· in classe dominante, metterà in potenza. Domando a tutti i compagni die Yeramente creda.no nella rirnluzione se non credano pure che 1iiaun errore a,p,,ttarla in que! io stato d'apatia mentale (l '1nerz;ia della mente è la peggiore di tutte'.) che ha tante volte corrosi. all'origine i movimenti innoYatori, e se non giu– dichiamo ~ssen:~iunta fora di agir€>,raccogliendo e lan. ciancio ,1.!oro rn]h LdeJ, d'una preparazione spiritual– m-::nteser;i, efficace, pcsitiù1 e « speciale ~- CARLO SANTINI antica e più robusta tradizione culturale. E' dunque _Ddla vita si. cm fatt.J. una filosofia, della· soli– la cultura ci1e ci difetta. Rimediamoci. La borghesia, tudme un tempio, delb. saggezzu. un destino. Dalfalba già sconfitta mor:ilmcnte,' aspetta d èsscrc colpita nella al tram~uto .arera spazio imorno per contemplare ogni emulazione del sapere. G,à ferita· al cuore. lo sarà anche torm~ d1 be!Je~z"." e tuftare l'é:-nima innamorata nei [XO– nel cervello, e allora soltanto le folle proletarie, spinte blenu trans~mam, che doYerano dargli la soluz10ne dagli C'\ enti, s'appresteranno ad esercitare la -loro fon- de!Ja frlicita terren a. L à natura, coi suoi misteri lrJ zione storica. Frattanto· gii -uomini della rìrnluzione. reu d ey;i, umile da\· ari.t i all'infinito e assorto e ;nite •hanno ancora un imponente laYoro da comp1erc, ci,u_a_ nd0 i s1:1;=,i occhi,_ pieni di meraviglia, s! aprirnno a· s,11.fenomem della v1ta e della morte, persino per le Hdovere d_ena vendetta Larnro di propaganda e di preparazione. ~fa non 1 forme inanimi· dd regno Yegetale. quella semplice prep~razione spiritùale - ormai a buon La somma · del- dolore umano è infinita, ed e,~Ji punto - frutto della propaganda contingente e superfi- cer:cava di so-ttrarvi quahta più parte poteva della prop~ia eia le, ma piuttosto preparazione profondamente rirnlu- anm'.a _e dell 'alt!'ui. Ecco· percbè a lui, ricorrevano per zionaria, cioè culturale e tecnica (in specie). c:9ns1gl1~, conforto e<l aiuto, quanti di conforto, rli Poichè rivoluzione non n10I dire solo distruggere, am~o? eh .1:onsig~io_ aveyan_o bi~ogno, e su tutti gli af– ma brnsì, c0t~!.::sapete, ricostruire; poich~ il problem:1 fanni e gh spas11111 umam, egh metteya. il sorrise, della che ci 3Ì presenterà raccogliendo l'eredità borghese sarà sua ott.r,nistica fìfosofia, poichè,. per. ogni dolore sapeva un problema di capacità, necessità impellenti s' impon- rrovare l<1 paro!.a -che-opera\·a 11 miracolo. Ma,· sopra- • f d' 1- • tutto, era J'umi!e filosvlia del l)_erdono con la quale gemo di rinnoYare c{ue,ta antica orma 1.app 1ca:t1one. • sapel'a acquetare tante anime. nurrite di amarezza e di. Abbiamo biso3no - fin da oggi - di nuclei di opera: c[1s1,craà,rne, e mescere, nei cuori che si alimentayano inrellettuali p,·o,:yisti di capacità tecniche, oitre che di di od:o, l'oblìo dolce che, a·! posto della vendetta li menti pronte ed ::!perte, capa.ci d'indirizzare nell 'oper,, faceya paghi di unJ, coscienza tranquilla. ' del m:orn ordi··::mento l'enorme massa pro)et:ir-ia sa- II filosofo, nella sua concezione sbprenfa del bene, lllia d'odio e di bisogni. non ammetteva che questo si dovesse. raggiungere con ]? In oc:ni sèzione. in o~:nilc!~adì me"1icre, ; L·omna~:ni i; 10 lenza, n_1a i!Juminandò la coscienza con l'evangeliq che rng!'cno operare circhi1~~ di costituire centri di ?Okezza eh un tem peram ento remis sivo. E "li socrnarn • 1 il mondo .rego_latò dal. la leb"'ge dc-ll 'atno.re, 0 ~c-ord"'a· 11do colt\:ra popo·!are, dqYe, attraverso bibliotec 1e curale ro;, - d • • • f .,• nella sua mEm::i. boutà, h forza dei mah-agi. • m~l.'?dir:izJ~pali,. att:·.ay~rso corsi , : lcz10:11 acJJ_t; ~t:: 1: I plw1, coIT h1us1l10 ct1 nnste e d opuscoli ,omp1lat1 F' forma ad~rtabile a tu te le mt:nti. si spieghino agF opera; erl ai ~mvadini i problemi temici (apposta m,1sto : • sulla p:uola. badate) òelì ·oggi e del domani; si com– menti e ,i rnlgarizzi il patrimonio di Yeri Yalori' cul– turali, ,be atlra,·erso i secoli r:'insegnann l 'en11Uzione dello spirito um.~nc,.; si tenti. si cerchi di çrearc intel– letti :iperti. cap:wi, rnisuc1ti, eq11,rni111i; ·e ,opratutto -– w1glio z1ncC>rauna volta ripetuo --:- aJJenati ad 1m tci:- 11i,:irntr solido t' positiro. :\n,hc l:1.ccltura socialista, come quella diplom:itìra. den· awre i suoi cxperii ... Le ·atluJ.li l'ni,er~ità popolari, c·onquistate da nui, pouarinn SYO!~erctutta la IJC('~Ssaria Yasta opera di aiuto e di. coordinamento di qut>sto larnro (il qtJ::le dE·,·i> essere p~rè,. sostanzialn1ent<" affidato alle ,ezioni ed ;i; sindar;tiì e pc,tranno cost'luire così i nuclei ernbrionaH . cleJI~futma sruob sccialist;, Gl! uomini c~e il filosofo sqgnarn cli rendere buòni pu~i, fecero la guerra, che sparse nel mondo lutti. e rovrne, anc:oscie e miserie, e fc,c scorrere lacrime e ,~~guc. quest'onchf d'umano dolòre e d'umana malva.– rr,ità .passo su! cu..,re del saggio e· lo fece meditare. ~lcd1tar_e,,ma non rna[ecfoe. La. '.raffica delittuosa, pa.s– sandogl1 mtorno; _non _nuscì_ a.. rapirgli il suo etti• mi,mo ser~no, ne ,_su_o1_so gni di p erfezione, -nè il mo mHe g1ud1carc:_de, j atti e del.le \Cose/. 1 Nella ,tetra n~ittc dcll'umamtit ,; fece in lui una concezione ancora µ1ù grande d<:I;lwae. Yick: l'improniso sorgere di una nuova ìuce, _il h~1k clv~ na;cern daf n:ale pi.ù rapidò e ,he pnrtm·n 1n St.: una, fo~za nuova ed indomita ·per Po- ter :1ffermar:;i. • • -- - · • TI tempo inc:iiz,,. ur_g<' .\i,rn hisogm>. aspet_tare Ja maturità proletaria :in <·:ffertuarP la ri ·oluzione (l;i '[llal,, t pur >.empr" r,,,~Ji ,piriti più che ))(>i fatti). ma bisogna· la\·oràrc ac) a:;ticiparc l '01w·ra d'edu,:azione. d1A Ammaestrato dalla guerra orribile il popolo avrebbe r:ompr so, e. decimato ma eletio, nel doloroso ricordò 1 :!gli ucci~i fatto cosc;ente: anebbe:acquistato una forza, , ·1na l"Ol1\'Ì1;Zioi1e nt10\·~ per !1011 essere più [!reggre, ma ,tl'iln~1.1arcl1a, ma p1omcr(I dell::t futura civiltà. • Dunque :mcora ,erei10 rhty;inti• alla tempesta, :rn– llra pi,,110 di sp,ro.nza nella visione di un bene. CM liotecaginobi .nço l

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