Compagni! - anno I - n. 9 - 1 giugno 1919

COL1!PA.CNI! 3 =====================~~~=~====""""'-"""'-=~.:J=-==========::±::.- ~egue,nz:i pratica. Noi non possiamo fare altro che prendere atto delle decisioni del governo. Ma il no– stro stesso governo non è consultato che per .salvare l'apparen1.a,. Non conosce ncppn re tu tte le clausole del tratt ato. Su che non c'è altro da fa.re: o pren- 1c.. le.re o lasciare. I tre plenipotenziari ha n.no deciso così cd at.tendono il nostro (< amen n. « Dici}tmo pure « amen n posto che è tutto ciò <'he possiamo dire; m.a in presenza di fatti simili ci sin. p rmcsso ,di essere scettici rirca il progre.<;so deJ– la democrazia nel 1919 e circa il diritto dei popoù1 .n, disporre liberarnenie di se swssi. « La veri fa si è eho noi non siamo liberi. Il Tigre r-; nella ,sua tarda età - ha trovato un domatore. Il presidt,nte Wilson è piì.1 onnipote.nto :di quello che fu mai il Re Sole. Altra volta i suoi nroclami ccheo-– gianti _dall'alto <lella sua cattedra d( Chicago', att1~.,– ;v·cmio 11 mondo, mi hanno fatto fremere .di cntusia- ' smo,; oggi i suoi atti mi piombano nella costerna– zione. L'uomo che ha dcmmciul.a, la diplomazia se· greta da sei mesi ci maJ1tiene nella piit fitta tcne– hra. Qa()sto congresso dc.lla drmocrazia è peggiore tlel congresso· di Vienna cìel 1815 ». Pi1t oltre Destrée sì° lagna pcrchè l'Inghilterra - « 1·impinzafo, <li territori» - l'Americrt, - « rirn– pin.1.ata d'oro n - non facciano onore- ai 101·0 impegni <li fronte al piccolo Bcl_gio martire.' ... Pcrchè l'idea– lista Destréc, in fine dei co.nti, fa come certi idealisti di nostra ila.Jica. conoscenza, pei qua,li 111, democrazia sarebbe stat:i. f}tlvata se l'Italia. ::we.sseavuto Fiume, 7iara,· Sebenico, l'Albania, l'Epil'o, l'Asia. :Mi.no re e tutto quanto. Il Belgio - o col Bo.lgio anche il so– cialismo alla Destrée - sarebbe largmnc-nte contento e soddisfo;lt,c, <ldla <lom ocrai 7..ia 1 dcll'Intesa•, so gli ~n·essero fotta tma più Ja, r.ga parte di tenitorio 11ei con,iromti- • ,dell'Olan'<la: Pàchè fini~co sempre così la, dernocra7,ia <fogli uomini che hanno fatto la guerra, con i larghi e sonori ,disco,rsi pieni di frasi belle. Ad ogni modo, anche la. lo ro testimonianza scn-e oggi a meraviglia per la tr.si del socialismo int.(!rna,- 2.ionalista .. il qnalc, ispirando la propril', condotta politica a.i princ~pì e non alle contingenze del' mo– mento e dell'ambiente ed esaminando le si{nazioni attnwc1·so In. costituzione e l'c.'sscnza della soci età ed: 111 conseguenza delle profonde rag-ioni chQ le· han.no de\P.rminatc, puù oggi con tutta sèrcnitit. ronsta.t.nre quanto fossero vrrc. le i,ue previsioni e può trarne scrcname.nto la co11cl usi one che oon può e-s~('n·i vera democrazia, ,se non nel . ooialismo, pcrchè la, ,dove vige il J)l'i1·ikgio reonomico, là dove, colla guena, il privilcgjo economico EÌ accentua e si inr.sprisce, fa non J.•llÒ esservi libertà politica, a dispetto di mille prc.'dicazioni di una ps'.'udo dcmocl'azia, YUÒt-a .e pettegola. i. o. ~ La diplomazia è impotente - La diplomazia è impotente a cambiare le condi, 2ioni .dei popoli. C. CAVOUR (1853). Se c'e1·a bisogno a·i 'dMne la a.i·mot:'trazione an· to-ra.1ma i•olta., la, Gonferemza di Parigi si im4ricCJ ni darcela. $ <J.'11,(lle/. bibliot caginobianco I quattordicipunti ]'11blJ/ichiamo -il docume11to che .~erre, e viii, scn,inì in arrcnii"c, alla. c-rilicn sucialistci cuntro la v«cc cli -riu– /en.:a. dctla, « <lemocrazia >ì. 'l'utH suno ogui p,·rs1rnsi dt'l ùlufr -itnnwnso, clic si na.sco11deh1, 'Ìti questo prog•rammci di t•ili •renne ,;11, R11rova à rno.çtrare il miracolu delta 'ideo– logia, dt'ha repubblica. del dollaro .. Ma, allora, quanti i-lini, quanti. •i11ce11si a/l'irlolol J\'1l tutti µli innc_qgiantl, nè t-uttt gli •i11cc11satori, erano cf'rtamente sinceri_; /a. maggior vartc an~i 1·c<l<J1:ano net «professore» i/ complice, che vcnti– ciarn, a niw1:o lei lo1·0 open,, l<i mostrnra. alle pi.clii, ùo- 1rJ,·r111 /i. sol.lo 1ma Viù, .,im))atic(I, 111cc, la 1·c11<lcraattraente, /e permei/era <ii, rn{Jgi1111gerc l'Of/U!/llata m<'la. .Ifa ora. clic l'idea1ista ha 1110,qlrnto/e rn{Jioni 1.·cre per cui s'è mossa la <(<leniocrazia» americana. coloro, che ali si cmno messi attorno nella. speran.:(I. di lasciare a. lui i, p/aus-i e gli •inrensi e di tenere VC/' sè le co·11quistc con- crete, .olL gridano raca. . i\'t:l/a contesa. fra. questo e quc11o la critica r,o.çfra, la crilio<t del materialismo storico, ~•;rI·ub11s/iscc di 'fl1to1·i, c1t:c1sivt a1·gome11ti. 1. - Convenzioni ùi pace palesi, apertamente con– cluse e in base alle quali non 'i saranno accordi in– ternazionali segreti di alcuna specie, ma la diplo– mazia agirà palesemente e .in vista di tutti. TI. - Liberfa assoluta della na, igazione sui mar1 all'infuori delle acque territoria'li, tanto in tempo di pace quanto iii tempo di guerra, salvo per i mari che., potessero e9Sere chiusi in tutto o in parte mediante un'aiione internazion::de in vista dell'esecuzione degìi uccori'.li internazionali. lf1. - Soppressione per qun.nto sarà, possibile cli tutte le barriere economiche e creazione di <.:Oncli– zioni -c·ommcrciali eguali fra tutte le nn.2io•niche con– sentiranno alla pace, e si ass·ocieranno per mante– nerla .. 1V. - Gal'anzie convenienti date e prese che gli armamenti nazionali saranno ridotti all'estremo li– mite pompatibile con la sicurezza del Paese. V. - Libera sistemazione, con spirito lal'go e as– solutamente imparziale; di tutte le rivendicazioni coloniali basate sulla stretta osservanza del principio che, nel determiriarE, t.utte le questioni di sovranità, gli interessi delle popolazioni interessate dovranno a\·ere un peso eguale a quello delle domande eque del Go,·crno il cui titolo doYrà essere riconosciuto. VI. - Sgombero <li tutti i territori rus~i e solu– zione di tutte le questioni eoncerncnti la Russia che assicuri la migliore e piit libera cooperazione delle altre nazioni per dare alla .Rus. ia il modo <li deter– minare, senza essere ostacolata nè turbata, rindi– pendenza del proprio sviluppo politico e della propti:t, politic:1 nazionale, per assicurarle una sincera acco– glienza nella Società delle libere nazioni con istitu– zioni di su::i scelta, e pit1 che una accoglienza, ogni aiut'o di cui abbia bisogno e che desideri. Il tra t– te.mento fatto aìla Russia dalle nazioni sue sorelle durante i mesi avvenire sn,rà la pietra di paragone della, loro buona volontà 'e della loro comprensione dei suoi Bisogni. astrazione fatta. <lai loro interessi e dalla loro intelligenzn, e simpatia disinteressata. VII. -· Quanto al Belgio, il mondo intero sarti: d'wcconlo che esso deve essere sgombra,to e restau– rato senza alcun tentativo di limitare la sovra 1 nità di cui gode oel conce1to delle altre nazioni libere. Nessun altro atto sen·irà quanto questo a, rista– bilire la fiducia tra le nazioni nelle leggi che esse ,stesse hanno stabilito e fissato per regolare le loro reci:2roche re1azioni. Senza questo atto saluJare tutta la struttura e la validità di tutte le leggi interna– zionali sarebbero per sempre indebolite. VIII. - Tutto il territorio francese dovrà essere liberato e le regioni invase dovranno essere restau– ra.t.e. D torto fatto alla Francia dalla Prussia nel 1871 per quanto riguarda l' Alsaziii.-LorP.na "' .-,he ha

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