Compagni! - anno I - n. 9 - 1 giugno 1919

COMPAGNI! le origini d'una ribaUiJne ·scopa e granata - I "decreti Sacchi,, dell'antica Russia - In Russia non ci sono mezze stagioni... - Uno sto– riografo del nichilismo - La favola del gam– bero, della gracchia e dello storione - I "pidocchios i,, e i "berretti da notte,, - Bazaroff r.on è riformista · - Un • motto del granduca Nicola Ci vuole, naturalmente, tutta la mentalità. dei nostri av Yersari, per cred'e,re e per dire che il boJ– scevis.mo è sbocciato in Russia all'improvviso•, per so rtilegio, un bel mattino dell'anno 1917, come un fungo do:po la tempe:,t.a.. Prima della tempesta che ,cloveYa abbattere lo zar, e il suo mondo di sgherr.i, di spie, di succhioni, di granduchi rammolliti e di mc'!llaci viziosi, la giovane R u sia, la R ussia idealista o liberale aveva lungamente rnedith.to e preparato gli attuali destini. • Il nichilismo, di cui tanto si ·parlava prima della guerra., e che aveva avuto la sua. consacraz~one cul: minante nelle terribi.Ji gio·rnate del 1905, arrossanti di tanto sangue lo rive ghiacciate della Newa, non si può neppul' esso considerare ·il primo fen~meno di ribellione di quel gnv1de popolo. Il mch1l 1 '8rrw non ha avuto :Lnfatti, più di mezzo secolo di storia; mentre la pÌebe rn-ss;, molti .decenni e centenni prima, s'era già desta a fremit~ di liberw. Tentativi d'insurrezione proletaria. - schiettamente, a·s30luta– ruente proletaria - dovevano esscrn asvenuti persi no durante il regno di Ivan il 'l'erribilc; il qua.le - come si legge i n ogn_i manuale di storia - s'e ra cir– condato dol.la famosa gual'dia opritchùia, con nessn.n altro s c opo ( dice ii :Michau.d) "che. di tenere a se-– o·no la ·canaglia"· Questi opritcMki erano così poco delicati di gusti e di maniere, che i nostri sbirri cazzottafori c bastonatori diventerebbero, al confron– to agneilini <d·ilatte. " Belve a,ssctate di sangue ": li 'chiama lo sto,rico; e si capisce come dovessero ser– v.ire egregiUJDente contro chi domandava un po' di pane e un po' di respiro. S'usava dire, nelrimn:fa– ginosa li ngua slaYa, ch'essi avrebbero « scopato 1:z tradim.en lo "· • Come vedete,, i mezzi di rep-re~sione de lla libertà non mutano per mutar di secoli. Allora la scopa ... o oggi la granata. cc Scop~ue il tradimento)> ... Non 0 vero che sem– bra una fra,s() di comitato antibolscevico? Anche al– lora si' chiamava tra-dim<!nto quello che, oggi si chia– merebbe disfaiJjsmo. Ci sarebbe, forse, da fare un paragone tra fvan il Terribile e il ministro Sacchi. Ma qui non è il luogo. E poi non vorl'emmo offen– dere ... Ivan il Terribile. Per due o tre secoli, ii popolo l'usso non dà. altri segni di ,rivoHa.. Appena, appena qualche brontolw di temporale, qua.Jche baleno di minaccia; ma i po– tenti hanno imparato a tenerlo in sogg€izion-c, se condo i ca-si, con lo sc'udiscio e con la vodka, coi gen– darmi e con le blandizie, e il popolo sg,o:bba e tace, soffre e tace, crepa. e tace. Qua.nto all'imperatore, è ·'inviolabile neìle sue torri ben custodite, nelle sue ai-matm·e c'ò,razzate, nella venerazione e nel terrore ,di cui si circonda. Intorno a lui sono i soliti sgherri, Je solite spie, e i·« consiglieri di Stato ", e i « con– sio-lieri !Segreti ", e gli « assessori di Co.Jiegio ,, : tutto l'armamentario della tirannia. E' il tempo in cui gli stessi impiegati governativi vestono, l'unifor– me, e i servi della gleba ;;alutano, i signori in gi- nocchio... . • Col meraviglioso •ris·veglio dell:i let:tera,tura russa, m~lla prima metà, dello scorso, secolo, l'anelito •della , liberazione irrompe invece da-tutt~ le .vie, con tutte_ bibiotecaginobianco i le voci. Il presagio che l'esemp,io della RivoJuzicen~f francese saTà seguito in Russia, è già i-': una del~o: prime novello di ~ogol, ~ove il protago~usta,_ ~m li– bertario avventuriero, spiegando " perche tutti 1 mo– scoviti preferiscano al ..vi,n.obianco il _vino r~so » forma pc,r via di simboli la p,rofezia di un ~'nvol• gimento improvviso e pauroso ». che fa un ~nteres– san te pendant, pel tempo in cui Gog.~l sc_nvev3: e pel' l'efficacia del suo stile, alla profezia di Enrico Heine snlle. sorti ·della Germania. E' curioso como gli scri11ori russi si acco,rdino n~l riconoscere che tale riYolgimenfo, per quanto meditato e tram~to a, luno-o scoppierì~ all'impro,vvi'io, senza trapassi me– dia;/ Anche Pouskine, in uno d ei suoi fioriti rac· canti, accenna al fatto singola.re che in Ru,ssia. non ci sono medie stagioni, pe r cui l'estate aJoso succede. bruscamente all'inverno gelido, e ne argomenta che « a.nche la storia del popolo ha lo stesso cara.ttere ». E infatti abbiamo visto, nel 1917, allo sterile inverno di Pro.touoloff succedere di sbotto, in una vampata,. la rossa ~state' di Lenin! Sono note, notissime, le :r:1gine che il Dostojewsky. ha dedicato ai moti liberali del suo paese. Quelle di Tolstoi, poi, sono f~m~se addirittura. Meno noto, viceversa - almeno Ìlegli ambienti di coltm-a sociali– sta - è Ivan Turghenieff, il quale è stato il più au• tentico sto,riogra:fo del nfrhi/i.~mo. Le origini e le trasformazioni, le avventure e le SV<!nture di questo stranÒ movimento insurreziona.!e (che per ,,ia <li con· giure ha preceduto il bolscevismo, nella stessa guisa, che i Caruonari han ·iwececluto la Giovine I talla, complottando nell'ombi·a o vagabondando, esule in tra,cci,a -del suo sogno) si ritrovano tutte nell'opera! del Tnrghenieff - il quale, strano a dirsi, era trad·i– zionaìisrn, tanto in arte che in politica) e avevru gusii e indo.Je assolutamente " uorghesi ». In l'erra i·ergine, come in 1 I'adri e f.9[1:, ritrovia– mo appunto i prc,Jeceswri di L@in. Il battesimo del nichili81no data. <lal 1860, e il Turghenieff .'l'le dice la circostanze. Viaggiando nell'isola di Wight s'è im– battuto in un giovane medico, Andreief, uscito di fresco ,da11'Ùniversitìi di Pietrogrado, e saturo dello nuoye teorie di negazione, il quale gli aveva, racconta– ta la favola rd-el gambero, della gracchia, e dello storio. ne. Favola che, ha la sua morale, il suo perchè. Il gambero cammina all'indietro: è l'animale, retrogra,• do. La gracchia, sedentaria . brontolona vestita di, nero, è l'animale conservatore per cccdlenza. Lo sto– rione che risale i fiumi e nuota contro corrente, è, l'ani~ah ·ribelle: il nich1lista... . • In un capitolo {li- Padri e fìali si discute, appun– to, sulla nuova- parola. SiRmo in sa.lotro, mentre si fa musica, -dinnanzi al è. Ba.r.aroff, ma.teria.lista li– berale. e i fratelli Paolo e Nicola Korsanoff, con-. servalori o retrogradi, non sono, nu-turalm~nte, d'ac-' cordO': - Xicliilisla? - disse 1\'Jco1ò. - Questa pnrola deri"l"re lfal J:itino nic./ii(, niente, :i.' qnel che ml pure; dunque qnestn p;uola Yerre-bbe ::t dire un uomo che... che non conosce nulla. - Dì : che non rispetta nu]hl - aggjunse Paolo. - Cile è disposto a veder tutto dal :punto di vista critico - notò A·rcadio. -- E non torna lo stesso? - Non pro1)l·iamente lo stesso. Nichilistn vuol dire un uomo elle non. s'inchinn davanti a nessuna. autorità. che non accetta nessun priucipio come :ttto di fede, qua– lunque sia il rispetto che lo circondi. - J\h che dunque? Ciò è bene? - inte;rruppe il stgnol' Paolo. - Secondo i gusti. :Alcuni se ne tengono eontentl. Altri malissimo .. - Ecco qua. Noi siamo g'ellte del secolo passato; noi; sup!)Oniamo che .senza peincipii _(senza prlncl:Pil :acret- i

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