Compagni! - anno I - n. 9 - 1 giugno 1919

COMPAGNI! l1 <foso nella questione dell'indipendenza della Finlan– dia, c}io e!;Sa così ardentef!1ente aveva propug.oato, e he infine aveva costr.etto 1 l governo crei bolsceviclu a riconoscere. La borghesia della Finlandia vendette q:ucsta inc~ipendcnza a prezzo del SUJ!gll~del proleta– riato finn:co, ma con questo atto cstupo dalle radici il patriottismo dagli animi social-democ.ratici fin– landesi. • Lo loro p_ropric aspro CSJ?el'icpz~, a) par~ di (1uclle del _prolt:tan~to russo, e gh scritti ,d1 Lenrn, al dire dcgl~ scntto1:i. della_ lettera, h1~nn~_fatto sorgere da– vanti ud essi 111 chiara luc_c 11 socialismo rivolUilio– na1)0; con ~ntusias_ticho ed _el?quenti parola ossi d:e– scrn:'òno la impres ·10ne tcrnbdc che loro ha fatto ìr, particolar modo il corso della Rivoluzione russa: « Tra le macerie dello Stato borgheso sfruttatore sta· sorgendo u~ fioro stup(mdo, così beV~ 'mc mai noi av,evamo pnmà sognato: noi ,~bbiam~ io la Rus.sia. nella lotta o ncll~ :;offercnze, reafo.zar'c il più be, S<:Jgno .del proktanato per migliaia di anni: il Soct(t– l1smo. Ora noi COlllJrncndiamo che questo sogno non può· per nessuna altra via essere realizzato, ché esso non può mai sorgero ,dalla cor.rotta palude <lolla democrazia, coniò noi nella Pinlantlia, credevamo, po– tesse accadere, ma, soltanto dall'attualità delht <li– struzione, <lei pericolo, della sofferenza e della lotta». La .nuova società deve csscro formata. attraverso una dillaturQ, proletaria. E il solo fatto che la Re– pubblica russa dei Soiviet per un anno intero è rima,sta in vita, è per sò un sufficiente i1:iaizio d1 Col'ne compictam€ntc il mondo capitalistico è già maturò nella direziono della rivoluziono socialist:.. del Co11wnis1110. La lettera inoltro esprime la fiducia che il grande s:wrificio cho la lotta ba richiesto da ,parlo della classe operaia della Fin]a,ndia. specialmrntc a cagio– ne delle bestiali orgie cli Ycndctla faf;ie <lalla bOl'– ghesiiL 1 non sia stato invano, mà- torni tL Yantaggio <ldl'agitaz;ionc intcrn aùonalc. Como fiuccolo ardenti gli alati pcnsi<> ri.dd comunismo i lluminernnno la piì1 cuna notte dd dnbbio negli spiriti dei combattenti iulondctanno il ,duro acciaio ·d'una certezza di Yit– toria. 11 giorno che in tutti gli angoli della ton-a risuonerà 11 grido: " In piedi, per l'ultima lotta », quando il rosw rsercito mtcrnazionale muoverà a,Jla, haitaglia, quel giorno vedrà anche il p-roletariatc nnìandèsc 1,errar le sue file e lanciar i avanti per ot- 1.onere la vi ltoria. - Si ;,,mmcttcrà che questa lct~c~·a è una, coràl!(5io– samcnfc ap<'rta e onesta auto-cnltca, un esame dello altèggi,Lmf'nto nolitico assunto dni suo.i' atitori prima den,~ l'iYoluzionc. • E ·si non esitano -- ncll'inlcrrsso della vc1·ità e dt-1 pt'olciariato· - a riGonoscere gli erl'ori e le de.b" ' lezzo-:pi'0pri0, ma ciò che maggiormente è degno cli not,t è cho conformP a qucst:1 <'-ritira, la rivoluziono fin-lanrlf'S<'. lu,'rtgi dall'errare ncll;L tlirezio11e cli essrrc a_ un drlitlo contro la democrazia ». come dicon01 tra di noi i sncialis,ti legali1::.ri, si era in\"CCC troppo pro– fondamt>ntc avYolta, nell'ideologia democratica men– tre anPbbc don1to alzare risolutamcnt" la ba~dil•ra della, dittatura della classe pt'olet11ria. E' perciò n0s– sibile, anzi pr<:>bn.bile, che_il scguir_c una tattica pÙru– mcnlc bolsccv1sta. avrebbe gradatamente aumenta•e le forze del proletariato finnico nella sua lotta. P~r ògnun,J di noi che capisce l'insufficienza dr-11,i, dcmo– crazi.a, per assicurare un c~ito vittorioso• tleila Jotta di classe, che sa che_ ~a y1voluzione sociale non si ·.,effettuerà con le d::;ci-s1on t parlamentari, la lettera mandata dai compagni finlandesi a Lenin è w1 docu– mentò degno della più grande ·attenzione ', p0ichè è l'espressione di una, sapienza acquistata <lirettame.nt<l aiira_yerso la Yita. Z. HOGLUKD. Perchè non si. man· •u a casa perchè Si pensa a nuoYe guerre? bibliotecaginobianco soldati? r orse L'ultima trovatadell'imperialismo giapponese Il Governo gen.erale di Formosa - la bella isola, che nel 18%, alla fine della guerra cino-giapponese veniva •ceduta col trattato d1 Shimonosck1, dalla, Cina al Giappone, e che conta circa quattro milioni di abitanti - ha stanziato per il 1910 la SOillllla di Hl3 mila yens 11e,rformare un corpo speciale di avia– tori mililari che abbia l'incarico di soggiogare gli indigern formos1ani. 11 « Japs1n lhroniclc n c'informa cho .M.r Shimo– mura, capo del!' Amm:nistrazione civile di Fo1·mosa, così si sarebbe espresso a questo proposito: « E' probabile che per quest'anno ,si impieghino solo 4 aeroplani. Le operazioni si incomincieranno non ap– pena la Dieta avrà 1:ianzionato il progetto. Gli avia– tori ne cessari ci saranno forniti dal ministero della, guer.ra; in seguito proporremo che venga istituita una sc uola, di aviato1·i, specialmente istruiti per il fine che perseguiamo. Non vi è nulla di più efficace degli aei:oplani per tener in freno i nativi; e l'espe– rimento ci ha già dimostrano ·che questi apparecchi, armati, sono i migliori per fare intendere la ragione alla popolazione ribelle. Allorchè poi gli indigèni sa– ranno completamente sottomessi, potremo 1:,fruttare Ari, Daibu, _ìiitake e altre ricche zone dì Formosa». Simpat.ico,. cotesto signor governatore dell' Ammi– nistrazione civile di Formosa ! Non si può ne~are che Mr. Shimomura non abbia avuto un magnifico peh– siero ed ultra pàtriottico per giunta:. i formosiani non ne vogliono sapere della dominazione giappo– nese i 11 rimedio è presto trovato, ~d è mille volte più ,sicuro dei plebisciti: gli aviatori nipponici .i quali, tra parentesi, sono ormai famosi in tutto l'Estremo Oriente pei·... la frequenza con cui capitombolano - lusciau •cascare loro, semp!icemente, sulla /testa, qualche granata! E i b1ioni ,sudditi del Mikado potranno così sfrut– t arr, in santa pace, lo fertili provinci{l di Ari e Daibu. Evvi rn ,la c.iviltà. ! Non per nuila anche il Giap– pone ha preso parto alla guerra mondiale per sal– Yaguarclare i Diritti dei piccoli popoli. e per tener alta la ba-ndiera della Giustizia e della Democrazia ... ATokio, untedesco, guardia delcorpo imperiale! Sicuro. Le autorità militari di 'l'okio hanno nie:n– tcmeno scoperto ·che un tedesco - figurarsi, ·uu boss! - è stato arruolàto nel corpo di guardia che è ad– detto alla persona di S. M. l'imperatore del Gia1J· pone! Bontà divina! 'Cn nemico., .;proprio nel cuore della fortezza :tvversaria; un lupo, sotto false 3poglie di agnello, neìl'oYile; il diavolo, nell'arca .santa! Si par!avrL già di un complotto bolsceviko .. .- 11 Dipartimento della Casa imperiale e il ministro della guerra- hanno subilo ordinato un'ipchiesta ri– gorosissiniu_. Si seppe così che J oseph Koch è il rampollo d1 un i,cdesco, ora maggiore di cavaJleria in Genmmia, il qua-le recatosi nel Giappone una v€n– tina d'anni or sono, vi ebbe un figlio - l'eroe del– l'at_tualc « sensat~on » - da una giapponese. C.otesto figlio vem?e registrato sotto il cognome materno: Yamagudu Sakayc, e questo spiega come il giovane Koch abbia potuto esser arr~'Lolato. Destino volle che venisse incorporato nella guardia impe!·iale - ed i gi?r~a_li niPP?nici c_i nafrano che ora, scop~rte le ong1111... esotiche eh cotesta recluta- e il « qui pro quo 'l dell'autorità, militare, il ministero della gucn-:1, Farebbe in un bcll'irnpiccio: esonerarlo cfoJ servizio :c,rmbra che nnn lo possa,. chè a ciò si opporr::bbe l'attuale l'N(olamento milita, o giappnnc~o: d'altrn p,ut.r, m:Ln·!r·nctr> ncll'c:aicrcito u•1 i11di\·iduo di chiara sti1 lHl nemir,1, µ-li srrnbr'1 ))Ot'O JJ! ntìrnf.c ... Oomunqut, ::i può os~cn-arc chè dal ainnicuto che I

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=