Compagni! - anno I - n. 2 - 1 febbraio 1919

·aoMPAGNI! 15 al contrario di una i.attioa esitante, debo-le, is-pirata ad un de,pre7..zament.o della forza proletaria, tattica che -esercita :sulla ma.ssa tm'a:zion~ paralizzante -0 perturbatrice ». • Era una,-0brea lpolacca, e per questa sua origine, nei primi teTIJ..piche and'ò in Germania e cominciò la sun, attivissima propagan;da, fu m inacciata dl es,pulsion~ .. M.a era tale il suo ar.do ,re di lotta, che. ·ella trovò il modo di e,lrndeire l a legge tedesca. 'l'ro-vò un ana.:rchico, certo Luook, e - mediante compenso - si fece sposare. Do;po qualche tempo i ,due co– niugi c J1iese ro il divorzio, :Ella si era vjsta con suo marito d.1.ie so1e volte: il giorno in cui andarono a celebrare leg almente il ma.tri~onio, e il giorno, in cu,i andarono davan.i,i al ma;gistrato per ;divorziare Ma ella così aveva acquistata la cittadliri.a.n:za ted'e; sça, p-er legge non poteva piìt essere espulsa., poteva liberarrien te fare ~-a sua :propaga~da ! . . Al Congresso mt-ernazio,nale d1 Pang1 del 1900, e sop.raJutt.o a Sto.cc.c·wda nel 1907, ebbe tma pai·te importantissima. Tutti i .delegati francesi hanno conservato il ricordo ,d·ella sua yigorosa partecipa– zione a qu~st'ultimo C_ongiresso. Allorquando la mag– giora1rnza :dei delegati defla D<!<mocrazia sociale too&– sca esitav.ano, paurosi, dinanzi alle misure .di sal– vezza da prenlct'ersi contro il « mostro .divoratore n délla _guerra che ~ppàriV'a a,ll'o•r.ÌjZZonte, misure che erano proposte da Jaurès ,e YQ,illant e che da-vevan6 . e;:,,c,re ripr-ooentate da Keir Kardie, nel 1910, a Co– penaghen, Rosa Luxemburg, a-rdita.mente,, citava loro ad c~empio il proletariato ru'lso del 1905, e il suo im-p-iego idello sciopero generale rivoluzionario. I Sl~clieki.i_m, i D.avid 1, i Legie.n ne fu-ro110 scandaliz– zati. Ed ora essi sono spariti dall'attività socialista e rivoluzionaria e la per.dita è immensa! Ma essi la,.. ~ianci tale fu-lgido esempio, che indubbiamente frut- tifiehe,rà. NOI. L'ultimo orticolo di cm,f o Uebhnecht Lo riproduc-iarno perchè lui il 'L'a,7oredi 11n testamento pol-it-ic:o. • ' « Assalto g~nerale contro S-p.antaco!Abbasso gli spar– tachlani.! », <!'ii urkl nelle snrade. ,, Aechi;ippateli, fru:Stn: 1:eli, !I)t1gnalatel!l,fuciklteLi, imfi1zate'1i,caUpestnteli, fniteli a pezz.i». E si oommattooo orrori, ,nl cui colllf,ronto sono un nulli, gli orrorì delle trup,p,e •tedesche nel Belgio. • « Spartaeo è sconfitto! ll, gim:bil!anorul'l1·a « Post >i fino al « Vorw!i.l•ts ii:- E 1e ~ia>bole e 'le 'rivolteHe e le c,1.rabine de.l'ln rest.aur:1'1:a !!llltiJc'it poli?;fa. german!iro e il disarmo deglfr operai 1J.'iv-ol:uzii-c>1li!lri suggeller,mno 'l"a soo sconfitta. « Spa.rtaco isconfitt,o! )l. ·sotto i "!: dominio delle baionette cl.e'! colonnel.!p 1 .Re-1I'Amrd1·, ,e delle mitrag11a.tr.i.ci ·e dei, can– nolli del g enera•l<>eLottwi-tz, de bbooo a•v-erluog o Je ele– zilonii p.er 'l'Assemblea Nazionale, plebiscito 1:ier Napo– leon:e- Eoo mt. ' Spart;ioo sconfi,tto! Sì; sconfitti sono stati gli ope1\ai rivoluz.ion..'l11i.Sì, ,oon,to dei 'Loro m.lglioti •furono massa– crati. Oento dlel 'Più f€<le<1i gettati in carcere. Sì, furono SC-(llllfi-tti. Imf:att.i fllJ'ouo abbandonati dai ·lllilri:n:ai, diai sooda;t:i, d'a:1'1:ì mw.Ja d:i ,s,ieurezr..a,cla·lL'lmHizia poopl:are, su-l cui aiuto avevu:mooontato. La Jo,ro forza fu IJ)araliz– zata dalla 'irresolutezza. dalla debolezza dei cnpi. E fu– rono :lla1tU affiog,are nel flutto di fango de'Lle c1assi ,p ossi– denti e ù1i quelle :p;art..i! del popolo che ,sono rim.a.sl: Je in-. diietro. • Sì, furono sconfitti. Em necessità storica che fossero sconfitti. I tempi non erano a-ncorÌt' m'1turi. Eppure· I-a lotta era. tnevihlibi1e. ScTrebbe stata sconfitta clisonoranite eoDiseg~1·e senza lotta al Governo k1 Questul'a di Ber– lino, questo palla dio della ri-voluzione. La lotta fu imposm ml prolet.a~ 'lia.to d ia'Llil banda Eber<t; e ·l'a lotta ernpp,e im– pe,tu.o..""11 d,a ,l'lem aLSSe 'berl:iirnesi, al d·i ,sopra. d.i ogni dubbio, di ogni tpreoccu;pa.zione. , Sì, gli operai rivoluzionari di Benlino furono sco.nfithi. Ed Eibert e Schei~ma= ha,runo vinto. Hanno vinto, rper– chè ge<ne:rnli e buroom'tici e junker e pa.rr ,oci e ca,pita- 1':ùstII. ernno co·n •I.toro. Per costoro vins ero c on éa 1 rtucce, con ,bombe a gi:i•s,con 1lanciiamine.. Ma ci sono sconfitte che sono vittor:ie; e vititori.e che sono :più funeste del'le seonfìt-t:i>. bibiiotecag i.nob ianco I ,inti. del.ra su,nguinosa settimana òi gennaio• hanno restst-ito c on glo ria; hanno lottato pe.r cose grandi, pe-r la ,p'lì1nobile mèta dell'=nit..\ sofferente; per ·ta re– dem;ione ,mo.rale e ru::rte.ria·le: hanno versato pe.r , cose sante H lo•ro sa:ngue, che è lÌ.ivenuto santo. E da ogn,i la!jOccia <li que,l rsangu:e, d:a questa oonrenta di denti dl draghi, isorgen umo i ,:indi c'Ì.; ila ogni fibm lncemm na– socmnno nuovi ml-lii.titl.el 1 a causa sublime, che è eterna come ll firl. Ik'l mffilt:-0. • ·rer le fo :rc.ce vive della rivoluzione socia~ !a sconfitta sig11iflcaspr oDam ento; e l:a foro via conduce ~Jla vitllo1'1:tt pa1,,sa-ndo .per socmfì.tte. Ma i vlnct,tori <l'oggl? Hanno com])itlto l'infame '.taro opera sangtù'Ilosa pe!i·una caU&1. infame. Per -le poterw,e del p.1sS31to,per i I®nic-1 mortlalti.<lei pr-dlet<ariat.o. E hanno dDvu,to soccombere già oggi. Oggi, infatti, sono g:ià pl'igfoni&r'i di coloro, che credevaoo .adop;rore come loro strumento e ù.i, cui furono sempre st!'umenti-. Essi sono gfa messi alla gogna dùlJ-a sti01ua. Come al 4 ,agosto 1914 IL. <t soctalde.mo ·crezia uffic1alie. c,id<;1e più ba.sso di ogni. al:tM, c osì or.a,, ,a:] 'l'a1badella rivoluzfone socia-le, essa. foawa dl quadiro più rlpug.nantc. L-a borghesia fm:n,.. oese 111e-l 1848 e ii mrnssacmtorl del 1871 dovettero pren- 'dere diallè pro1)i_-iefile gli scarmat:ru:1 dlè'lle masse. Lu borghe~iia ,tedesca non ne ha bisog,no. I sodalisti c-ompiono la '.loro opero :ib.1)-0minevole. ,S!L11gu .i110.sa ;. il _l9ro C.."\w.:J.i– gnac, H loco Gallll:ifetsi «hiama ~os ke. :i\'.La fu sementa di clknti dl draghi. Già n proletariato ' di 1tutto il mondo s:i volgà rabbrividendo a coloro, che osanò stendere a11'In,ternazion.aJe l.1. -loro ma1:o macchiata di s;rngue. Cosn dàSJ)l'E!Z?,◊ cd oi-rore vengo110re.spinti per– sino dJa coloro che,· [1€>]~'1nfurl,1re dcl.Jfl guerra. mondiale, nYevano butt'Lt:-0 a mare i doYe-.risoci.alisti. Cacciati dal– l'Internazionale, odL.'lti e malecli'tt,i da ogn.i -t}roleta.:rio ri• ,ohv.Jon,a rio: cosJ st.a1,J.l.10 davanti al mondo. Tutta la Germania ,sepolta sotto fa -loro ,crgog:n.n. Traditol'.i d61 ,popolo gove.rnallo il po[l{)lo tedesco. Fra• tricid.i. i\:La :bi. 1oro gTori::t non durerà ::t -lm1go. Ineen<l'l di dndlg1u1zi,one lanciano le loro tesi in mt– J:ioni dl .<:11.-0-ri. !Ja rivolu7.ione <rel proletariato, •2he erede• vano soffo·care nel sangue si risolleverit gignntesca. La !S'.llt prima :r-'l•rola sa6t: « Abbasso g:U assassini degli operaj1 Abba·sso IDbert. Scheidemaam, Noske! >l. Gli sconfitti dl oggi Mnno imparato. Sono guariti da11.:t 11lusione di ·p,o.tler trov,1ue sct-J,vez7,a nel1'.;i:iuto di ç,onfuso m;1s.~ <hl ,solld;a ti; gu;a~•iti" ooH'iUusione di poter,sd. fidare cH duci, che s.i mostraro)JO iin:etti, sen:z:a forza; guariti cla!La fede n.egli incllpenùenti. c.h·e li hiinno piantati in a.sso. Ab-handonat.i a sè stessi, combatteranno <la soH 1-e pii0ti:mi.e 1:,a,tta,glie,da roll lott~rmmo per 1u 1:0ro foturii, vittor'i:a. E l:a 'IX1rOL'l che ci: l'emnneipazlo~ della cT-as!le op,e1.1a!La può es:ri-e so1rauto opera de.Ila cfa.%e operaJa i, ha -ncqiùstato àlU<)Vll. pitt profoncl;'l importanza. in se– guito agU amm<1e$tU'11IDe<11ti dJ. questa settimana. Anche i soklta.tJ <Jl'll travfati rico11oseeranuo che g.ioco oi s;i•f.a.ctia di loro. q11ando senti.ranno sopra di loro lo !Staffile del rr'estam:ìlltomi:litarismo. l\fa :a.neh'i'ssì ,:::iride- ·st·ei:allllo. ' . A clHgino, ad,::ugil1.0! Non .siamo fuggiti, non' i::iarno s~n– fit.ti . E se anche ci gettam-o in Cfitene siamo qui e restiamo qui. e 'La. vittorfa .s,1-riì no,:tra. S1mrtn.co. :infatti. $[gnific-a fuoco <' ~p:rito, ~ignifiC'& anima e cuore, volontà e :izione della rivolu7.lone del proileta riafu. Spartaco si,gn,Hìeà tntt.e lf' mifierie <~ 1n br:1ma di fe– Jidbì, tutt,'l la Yol-0,ntùò:i lotta cl<'l proìetnriato co:';;ciente d.i classe. Pf'rchè, Spartaeo significa· socialismo, rivoln- zione mo:n.dfa le. • Ancom non è fi-nit,'l 1ft « Yi,1 crucis)) della r ktsse ~ – rai.a ted';e.scù. Ma il gforuo de"!Lt r(>(l;,nzio1i.{ > si uyyi.cl, n.a. l'l g,i,ornod:el g.incli~'lom1iverg~•le rw1• Ebert. Se: heideman u. _ Nosk,e, e pru· i .fiou-n:tnt.ie.rinit.'llisti. elle oggi :incim.1 sl 011,'r!.Conclonò diietM Ili l-0-ro.Fino al <'ielo salgono i ~vin .. ]k)ni del!:M e-venti. Ko.i , bmo nv,·ezzi ad E\f:;:.ere pred~– tnti dnlle eiim.eue1,le 1)1'◊fomliti1. ~fa k, nosu-,1. nave con– tinua 1!a. rotta. diri<tta. ,,-,icum. fi<'m, fino alln mi;ta. Ohe se no,! non .-Jvremo quando kl mère. !,11Tà -rag– gLuDll:a, viv1· it il nostro progrnmma. Esso dominerà n rn ond:o d€'l11 '11.mairuit.it rede ,nta. Mniirrod.o tutto! F.ra :i.I fru g-0,re cTelùt rn,tastrofe econom1ca, C'h€' si" stù ,av vicii n:n,n:do, anche le &:hiere ancora dormienti del prç•

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