Vi saluta la Chiesa che è in Babilonia - n. 5 - giugno 1977

veramente che siamo abitati dalla SS. Trinità, ma siamo abitati appunto come dei viandanti che devono essere ancora trasformati: la Trinità è presente in noi per trasformarci e questa è la Trinità salvifica, quella di cui abitualmente parliamo. Nella liturgia è sempre questa Trinità a cui ci rivolgiamo: nella preghiera è sempre così, perché la Trinità in questa forma abita in noi Noi non abitia– mo ancora in essa secondo la pienezza di vita a cui siamo chiamati; non pos– siamo ancora vedere Dio faccia a faccia nè vedere la Trinità nel suo splendore nè godere ora della pura contemplazione del mistero perché questo, come cli– cevo, è il Paradiso. Tuttavia ricordiamo che la Trinità ci guida e che la nostra vita cristiana consiste nell'essere guidati e abitati dalla Santissima Trinità, anche se noi im– perfettamente abitiamo con essa. Dio è perfetto, presente in noi, noi non sia– mo ancora perfettamente presenti a lui. E questa è la gran clifferenza, perché più il cristiano vive nel tempo e più sperimenta questa differenza, e più le cose del tempo e del mondo perdono il loro vigore, perché inizia più forte il desiderio della SS. Trinità; questo avviene non solo nel cammino del singolo, ma nel cammino di tutta la Chiesa e di tutta l'umanità, che perde il sapore del mondo per acquistare sempre di più il desiderio dell'eternità, per poter dire appunto: « che io ti amo eternità». L'Amore delFeternità è appunto il Pa– radiso. E così noi possiamo ora vivere la SS. Trinità nel tempo ma sapendo che ben altro è ciò che vedremo e sperimenteremo quando perfettamente abi– teremo la Trinità, quando conosceremo come dice l'apostolo Giovanni, come siamo conosciuti, quando vedremo Dio faccia a Faccia, quando il tempo per noi sarà finito e ogni verità si stenderà ai nostri occhi. Sia lodato Gesù Cristo! 5 bibliotecaginobianco

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