Vi saluta la Chiesa che è in Babilonia - n. 2 - aprile 1975

dore abita la Trinità. E in c10 si compie il segno e il mistero di Maria. È ciò che giustamente la nuova liturgia insegna ponendo la memoria di Maria Regina dopo la solennità dell'Assunzione, interpretandola dunque come la memoria del mistero di Maria nel Regno. La Vergine Madre e la conoscenza del Mistero Teandrico Non è possibile enunciare la Teandria senza fare riferimento alla Vergine Maria. È appunto definendo la Vergine Madre quale Madre di Dio che il con– cilio di Efeso ha dato espressione dogmatica alla Teandria. Presupposto della definizione del Mistero Teandrico è stata la definizione del Mistero Trinitario. Dopo Efeso e Calcedonia iniziano i grandi dibattiti cri– stologici e poi, nel secondo millennio, i dibattiti soteriologici, che hanno il ver– tice nel Concilio di Trento. A partire dal secolo XIX, iniziano i dibattiti antro– pologici. Già il I concilio Vaticano, dogmatizzando sui rapporti tra ragione e fede, ha indicato le nuove questioni. Ciò è ancora più chiaro dopo il secondo concilio Vaticano. Ora il problema del significato dell'uomo, della sua natura, del suo destino, del senso del mondo fisico e della storia umana, la loro reci– proca relazione divengono problemi teologici. L'attenzione per l'antropologia avviene nella luce della ricerca di un significato ultimo dell'uomo, e perciò in chiave storico - escatologica. L'attenzione antropologica è una attenzione esca– tologica. Il problema chiave di questo tempo è il problema del fine e della fine della storia: ed il senso e la figura dell'uomo si rivelano compiutamente nel problema del fine e della fine della storia. Il tema antropologico e quello escatologico quali temi culturalmente dominanti appaiono nel medesimo con– testo. L'idea di una razionalità totale della storia (quindi di una conoscibi– lità della storia da un suo punto conclusivo) è la forza della speculazione hegeliana, da cui Feuerbach estrae l'idea della antropologia come discorso risolutivo circa la storia passata e futura. E di qui nasce il discorso marxiano sulla storia come lotta di classe e sul comunismo come evento storico con– clusivo. Tuttavia il j.atto del secolo XX è al riguardo ancora più significativo del pensiero del secolo XIX. La tecnologia, cioè l'inclusione della natura nella di– sponibilità del lavoro umano oltre la dimensione comune del rapporto uomo - ambiente, ha posto l'uomo sopra la natura come dato, e ha fatto si che esso dipende per la sua sussistenza solo dal suo lavoro, o meglio dalla trasforma– zione della natura in lavoro. La sopravvivenza dell'uomo ora dipende princi– palmente da se stesso, il suo fine e la sua fine sono, non solo spiritualmente o individualmente, ma storicamente e collettivamente nelle sue mani. È questo nuovo dato di fatto che pone a un tempo il problema del significato e del de- biblio 12 inobianco

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