Vi saluta la Chiesa che è in Babilonia - n. 1 - ottobre 1974

Il cristiano sa che la storia è un luogo dello Spirito Santo. E' lo Spirito che conduce l'umanità alla pienezza, lui il Signore dell'evento. Perciò questo tessuto di fatti, che comprende anche i risultati della debolezza umana, com– pare a noi sempre come buono, compatto, sicuro, come il sentiero preparato dai secoli per il nostro piede, la terra, che riceviamo solo da Dio e che pure è stata e viene ogni giorno costruita con il concorso di tutte le creature. Ogni ingresso in un nuovo giorno è per noi come l'ingresso in un nuovo passaggio suscitato per noi dallo Spirito di Dio. Le persone sono le stesse, la trama de– gli eventi consueta, eppure ogni giorno è diverso, ognuno ha il suo volto. Lo cogliamo bene se pensiamo al margine di incertezza che, dal punto di vista umano, è presente in ogni momento del vivere, lo comprendiamo meglio di fronte al radicalmente inconsueto. Ma, se riflettiamo sulla nostra vita, inten– diamo che al centro della nostra esperienza del tempo, sta la personalità del giorno, dell'ora, del momento. E dico « -personalità » perché è il nostro stesso volto di persone che è tale e rimane tale distendendosi nel tempo, seguendo l'evento, plasmandosi su di esso. Per questo è essenziale avere il senso che ogni giorno è una creazione nuova, non nel senso di « creazione » che è appro– priato all'azione del Padre e che ci è descritto all'inizio della Parola Sacra, né nel senso di « nuova creazione» che è appropriato al Figlio, in quanto Si– gnore del secolo venturo, ma nel senso che è appropriato allo Spirito Santo. In questo senso il divenire dell'uomo è sempre un nuovo tempo, un nuovo principio. Ciò che appare a uno sguardo ancora imperfetto (l'autore dell'Ec– clesiaste) come la totale omogeneità della condizione umana, un compatto mas– siccio trascorrere senza accadere, senza divenire e senza significato, si diversi– fica agli occhi del cristiano e appare come una creazione continua, un reinizio di ogni momento. Tutte le cose sono in movimento, procedono verso il Giorno del Signore. In ogni momento lo Spirito purifica la realtà e la offre monda al cuore che cerca la verità, gli comunica il senso del re-inizio. Il modo fonda– mentale di Provvidenza conduce dunque nell'introdurci ogni giorno, ogni mo– mento in una nuova realtà. La purificazione del divenire e del cambiare, la mondezza della storia, è una verità implicita nel senso e nella condotta cri– stiana della vita. Il modo generale di Provvidenza si manifesta nella storia universale, si può anzi dire che l'uomo è storico, proprio perché egli è incluso in questa azione divina che è il far divenire, ed è incluso in tale azione coscientemente. Non è possibile essere uomo, senza sapere di divenire. Il cristiano sa perché l'uomo diviene, conosce il principio e il fine del divenire; ed ogni uomo, anche senza la fede rivelata, sa di divenire, e sa che ciò è al cuore stesso del suo essere uomo. L'uomo è la creatura che sa di divenire. Ai cristiani che sanno che cosa è il divenire e conoscono l'azione divina che vi sta a fondamento, ai cristiani che sperimentano la persona dello Spirito Santo come loro guida, è dato anche qualcosa di più: essi possono veramente comprendere ciò che lo Spirito fa, possono conoscere il significato del divenire: ad essi è dato di comprenderne i ritmi e i contenuti. Lo spirituale, l'uomo guidato dallo Spirito Santo, dice S. Paolo, giudica tutti e non è giudicato da nessuno. Perché questo accada, è necessario tuttavia che noi lasciamo libero corso allo Spirito Santo, ci collochiamo in quel punto del nostro essere in cui pos- bibliotecaginobianco 5

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