38: PRO PACE SCENA IV.' (Tl'e mesi dopo). BIANCA,LAURA. LA ORA (tl'ovando Bianca· abbigliata. pel' uscil'e). - Come?- vai fuori? Bisogna che tu abbia un motivo ben grave per disertare il tuo ,.giorn9 di visita. B1ANCA.- Grave davvero. Perdonami, no11 ti .aspettavo. ·vuoi venire con me1 LAUR'A.- Dove1 Ti vedo cosi inquieta .. BIANCA. - Non so nasconderti la mia agitazione. Ho ricevuto una notizm dolorosa. Silvani è ferito; è qui, in uno dei nostri dspedali. Vado a visitarlo. LAURA (con dolorosa s_orpresa). - Silvani ferito? gravemente? Da chi l'hai saputo'? B1ANCA-. Da suo fratello che mi scrisse stamane. Veramente ... gliene avevo chiesto notizia io. Silvani mi aveva -scritto parecchie volte dal Carso ... poi più nulla. LAURA. - Eri in pensiero per lui, si capisce. BIANCA (guardandola con intenzione). - Laura, amica mia, che pensi di me? LAURA (affettuosamente). - Nulla di male., tutto di bene ... se indovino. , BIANCA-. SI, indovini. Perchè negare~ L'amore chiama l'amoré: poi, quando si stimi\ un uomo per il suo carattere, per il suo_ cuore ... LAURA (maliziosa). - · E il poeta? BIANCA.- Non era amore, per lui. Mancava la stima. Vedi"? (indicando un volume abbandonato sopra un tavolino). Ecco i suoi versi, l'artificio, la retorica ... Batte la diana... per altri, non per lui. Giorgio Silvani l'ha udito, quel richiamo ... e il mio cuore anche. LAURA. - Brava! Sono contenta di udirti parlare così. Hai • dunque ris01to1 B1ANCA-. Oh, si. Purchè Gìorgio. guarisca! E io lo spero ... Vieni, vieni anche tu da lui. LAURA. -. Volontieri. Lo spettacolo della felicità fa sempre piacere ... (escono.insieme, frettolose). Ceiarioa L•pati. Biblioteca Gino Bianco
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