Almanacco socialista per l'anno 1880

14 SOCIALIS)iO NELL'ARTE, 65 E questò spiegherebbe da sè il grande successo del romanzo; però vi ha un'altra ragione che è bello notare. · Il prigio_niero di Nereinsk, anche più delle sue teoriche sull'arte, ha applicate le sue idee sociali alla vita che riproduce. « I protagonisti di questo romanzo sono gente ben straordinaria, » deve essersi detto il lettore. Ed è vero; ma in Russia sono più numerosi di quello che si possa pensare. Certo che presso noi, imbevuti generalmente delle massime che l'amore deve essere eterno, che il matrimonio è legame indissolubile, che pel trionfo della pretesa virtù debbono l'uno e i cento essere sacrificati, oppure scendere a meschine transazioni, evitando lo scandalo, certo che presso noi Viera, Kirsanof, Lupukof sarebbero impudenti ed immorali, mentre un pudico adulterio col relativo rispetto a tutte le convenienze sarebbe cosa, almeno, compatita. Ma in quella società, fondata essenzialmente sul cin, sulla g·erarchìa in ogni sua più ignobile espressione, dove la donna; è serva , si è sentito, meglio che presso alcun'altra, non potersi avere verace libertà che nel supremo rispetto dell' individualità che « Turghenief è ca~o in Russia della scuola artistica detta naturale, che pero non è quella naturalista di Zola, ma corrisponderebbe invece a quella che da noi è detta del ve1'ismo. » Chi n'ha voglia, si diverta a spiegare questo guazzabuglio di definizioni e di paragoni; v'è di sicuro però che Turghenief è un ve,.ista (conforme alle manifestazioni in Italia della scuola di questo nome) soltanto per il sig. Arnaudo, e che in Russia invece v'è una pleiade di scrittori ammaestrati ai precetti di Tcernicev;;ki, i quali fanno dell'arte vera :qel senso filosoficodello scrittore f'rancm;e. 5. B1bhotecaG1 0 8 a CO

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==