Almanacco socialista per l'anno 1880

148 PERGJHÈ SIAMO COLLETTIVISTI. ricostituendo un'oligarchia_ sempre più forte. Non si obbietti la divisione dell'eredità; essa è elusa. Inoltre, le famiglie ricche, spesso non hanno che un figlio solo, che riunisce tutte le fortune; i capitalisti si alleano e si federano, essi si associano non per la giustizia, ma come si associavano altre volte per ·1a guerra e per la conquista. E questa forza, aggiunta a tutte ·1e forze oppres;sive, anùichila, soffoca dappertutto le forze individuali sparse. Il piccolo commercio e la piccola industria agonizzano, in grazia dei grandi Stabilimenti e delle grandi Imprese fondate da Compagnie di capitalisti. All'ombra di questi colossi, nessun'altra vita indipendente può crescere, nessuna iniziativa farsi strada. Essi comprano o rifiutano l'invenzione, e ciò che rifiutano deve perire. Comprano anche il lavoro, la vita, la volontà di popolazioni intiere, che son loro sottomesse , e coloro che hanno potuto sfuggire furtivamente a tale servagg·io, si fanno umili , piccoli e silenziosi , perchè hanno paura! Questi grandi vassalli, più forti dello Stato, trattano altieramente, impongono condizioni . leonine, scorticano a loro talento. Come i Re, si sposano fra loro, e s'alleano per governare e sfruttare il mondo. Il telegrafo, il vapore, tutte le fonti d' impulsi morali o materiali, sono nelle loro mani; essi determinano i movimenti del corpo sociale, e, quando loro piace, arrestano il sangue nelle sue vene. Essi possono badaluccare l'anima di un intero popolo. La loro forza rintuzza l'indignazione, scuote la fede, abbatte la speranza. Quando l'Umanità crede di poter fare atto di libertà, essi le calcano il loro tallone sul petto , e bentosto soffocata , ansante , chiede grazia. B blioteca Gino Bianco

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