Almanacco socialista per l'anno 1880

144 PERCHÈ SIAMO COLLETTIVISTI. vrà divorato da dispiaceri e da noie, alle prese colla sua coscienza che reclama l' indipendenza, e ch0, per vivere, deve conformarla alle volontà del governo o del superiore. - Superiore irì virtù di che'? - Del capitale, sia direttamente, sia per mandato. Senza capitale vi è, più o meno, schiavitù, ma sempre la schiavitù. E mentre tante forze vive s'estinguono inutilizzate, che fa il capitalista'? Egli vive d'oziosità e di sensualità, depravando gli altri, costretti a piacergli e a servirlo, e depravandosi egli stesso col1'abuso dei godimenti e del potere; e coll'impiegare i suoi capitali, non in ragione dei bisogni sociali, ma per servire la sua fantasia, arrestando il progresso razionale, ingorgando i canali dell'attività sociale, guidan_do il mondo a caso. So bene che agisce un'altra forza, perchè senza di essa l'Umanità perirebbe. Ma questa forza, questa gran forza d' investigazione , d' aspirazione , di progresso, che è la forza umana per eccellenza, e che hl1 per condizioni essen-ziali l'ordine, il método, l'armonia, è sottomeasa al diritto del più forte, trasformato e ci-vilizzato sotto le forme del capitale individuale. Quando quella spinge, questo arresta; e se cede un istante, è per resistere ancora, subito dopo, per istinto, senza regola nè misura: il diritto della forza, qualunque forma assuma, non può dare che irreg·olarità, capriccio, arbitrio. Il mondo quindi va, ora innanzi , ora a destra , ora a sinistra , o a casaccio, come un naviglio di cui un pazzo tenesse il timone. Noi procediamo verso la democrazia, perchè il pensiero umano si estende, si fortifica e diviene di più in più capace di vedere gli ostacoli e distrugB bl•oteca Gino Bianco

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