Almanacco socialista per l'anno 1880

jJ 122 LA QUISTIONE SOCIALE. stro ben' amato Giangiacomo, recitavano da pastorelle innocenti e mo~destenei drammi inzuccherati di Metastasio e, ciò che è più strano , ·1a superba Maria Antonietta nel Matrimoniodi Figaro di Beaumarchais, satira atroce di tutte le aristocrazie di reggia, di spada e 'di toga, recitavà ·da Susanna col Conte d' Artois, il futuro Carlo .X, che faceva con molta disinvoltura la parte di 1l'igaro. Erano i tempi nei quali i gran sig·nori correvano ad offrire le spade degli antenati della crociata ai ·,rozzi insorti delle Colonie inglesi di America. E le parole dì Fratellanza, di Uguaglianza é di Libertà correvano sulle bocche come se fossero profondamente scritte nei cuori di tutti. · Era anche qul il caso di gridare alla finzione ed alla ipocrisia'? · No, era la gravità, sempre e costantemente la gravità. Il terzo stato doveva nascere ed era necessità di natura gli servissero da chirurgo, da levatrice e da balia coloro stessi che·, _seavessero. ascoltato soltanto i loro interessi, av.l'~bberodovuto soffocarlo nena culla come l' Euristeo della favola voleva fare del figlio di Giove, il. futuro domator dei Giganti. Ma i tempi tiravano al sentimentalismo .politico, e avevano inaugurata un' era di transazione , dl compromessi, d'illusioni reciproche. L'evoluzione. La borghesia intanto si affermava· e per essa il terzo stato venne, vide e trionfò. E allora sorsero ben altre grida e ben altre insistenti domande si intesero fare dal popo1o, che ave-y;àpresa tutta quella filantropia veramente· sul serio. Biblioteca Gino Bianco

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