Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1919

- 24 - bandonare il tempo solare ve1·0, determinato dalle successive culminazioni del Sole vero a un dato meridiano, per sostituirvi il tempo solare medio, determinato dalle successive culminazioni di un Sole fittizio, le quali si succedono a intervalli di tempo rigorosamente costanti. (I) Così in ogni dato luogo il 111ezzudlmedio locale è determinato dal passaggio di quel Sole fittizio (detto Sole medio) al meridiano loéale, e il moto diurno apparente dol Sole medio determina in ogni luogo il tempo medio locale. Ciò premesso, risultano evidenti que1:1tetre proposizioni: I. - 'l'utti i luoghi terrestri che sono situati sotto un medesimo meridiano contano nello stesso istante fisico lo stesso tempo locale, vero o medio che sia.(2) II. - In uno stesso istante fisico il tempo locale è differente da luogo a luogo, quando si tratti di luoghi ap• partenenti a meridiani diversi. III. - Se di tali luoghi ne consideriamo due, i loro rispettivi tempi locali nello stesso istante fisico differi• scono tra loro di una quantità costante che è uguale alla differenza di lon• gitudine tta i due luoghi, cioè all' angolo compreso tra i loro rispettivi me• ridiani, mis1Jrato in tempo invece che in arco (nella proporzione di lh ogni J 5°, di 1 m ogni, 15' e cli l8 ogni 15"). Se il luogo A è situato a levante del luogo B, a ogni istante il tempo di A sarà uguale al tempo di -B più la rispettiva differenza di longitudine. Per farsi un concetto esatto del modo rapido con cui variano i tempi locali in proporzione delle distanze dei luoghi in longitudine, basterà considerare i seguenti numeri: r,atltudlne geografica Arco di parallelo corrl~pondente a 1m di <lift'. In longit. km. 21,96 fl 20,71 fl 19,36 (1) NPgli usi civili questa riforma fu introdotta verso la tiue del secolo XVl n e nella prima. metà del XIX, secondo I v».rt paesi d'Europa. Yedl l\1. HAJNA, L' o,·a esatta dappe1·tut10 Plll,.JJo, U. Hoepli, 1897), pag. S:.!. (2) Il tempo vero cl ò d,.to Immediatamente ,laitll orologi solari comuni (le cosiddAtte meridiane), dove la. linea. del mezzodl e le altre linee orarie M1111naltretta.JJte rette. Il tt-mpo medio ci i, dato •fai;li oroloitl mecca.ulcl i quaU. quanto 11li'I Anno perfetti, tauto meglio si avvicinano :tll'lifeale di un andamento esattamente uniforme, Di qui si vede che nei nostri paesi la variazione del tempo locale arriva giù a 1 minuto intero por soli 20 km., press' a poco, di distanza nel senso est-ovest. 'l'ala discordanza nei tempi locali, abbastanza sensibile anche tra paesi relativamente vicini, non poteva più rimaner trascurata all'epoca nostra, dopo l'invenzione delle ferrovie e dei telegrafi. Essendo cresciute enormemente la rapidità, la frequenza e la facilità delle comunicazioni, si riconobbe ben presto la necessità di una unificazione ngionale, od anche nazio• nale, delle ore.(l) Più tardi fu sentito il bisogno di una unificazione internazionale delle , ore, o almeno di una facile e rapida convertibilità dell'ora di uno Stato nell'ora di un altro. A ciò provvede il si1,tema dei fusi oml'i, detto anche delle zone orarie, il quale da una ventina d'anni in qua ha preso una notevole diffusione.(2J Con esso si raggiunge una specie di unificazione mondiale delle ore, senza discordanze eccessive dai diversi tempi locali e quindi senza con• tradizioni col giorno naturàle e con le sue parti (mattino, mezzodì, sera e notte).(3) Ritornando alle nostre effemeridi, è manifesto che per ogni luogo sono fra loro equivalenti le due locuzioni: '' ora del passaggio del Sole vero al meridiano, '='Spressa in tempo medio legale ,, e "tempo medio legale a mezzodì vero ,,. Dtinque, nelle pagine mensili da 40 a 63, la colonna intitolata "passaggio (del Sole) al meridiano (di Roma),, dà il tempo medio d<:1ll'Etna a mezzodì vero di Roma. Di qui si può ricavare facilmente il tempo medio dell'Etna a mezzodì vero di un altro luogo qualsiasi, di cui si conosca, naturalmente, la posizione in longitudine. Per esempio, il duomo di Como è situato a 30m19•,3 di longitudine orientale da Greenwich, e l'Osservatorio del Collegio Romano in Roma a 49ru55•,1 (1) L'esempio fu d,.t,o nel JR43 cblla Gran BrPta.gna, che adottò l'ora unica, cli Greenwich J>"r l' I nghilterr:,, e la Scor.la, e l' orn. di Dublino per l' Irfanda.. L' Italia arlnttò uel 1R66 l' orn ,li ltowa, e b Francia ntil 1891 l'ora di Pa.rii.:i. . (2) Ve.di, in tine dellA 1>re11entlsplP_gazioni. 11 quadro del tempi legali dei priuci pali Stati del mondo. (3) Per maggiori nozioni snlla. misura dPI tempo e sul si11terua.clAifusi ora,r\ cousnlta il già. ritato libro •li M. Rnjna.: L'ora e8atta dappc1·• tutto, pag. 47 e seguenti. Bibliotec CREDITOITALIANO • Qualslaal operaJlone JII b.anca ~ianct · · ..

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