- 54 - rant,o (S. Catuldo): ç = 40? 28' 33"; ì: = Jh sm 55s E. di Greenwich. Riduzione dt~l tempo ·locale in tempo ;Enr; centr., i:>er Taranto, = - sm 55, ossia (iu nurr1,ero tondo) = - ~m. Differenza di longit. fra Taranto e Roma (C. R.) = lh 3m55s - Oh 491 1). 55s = Qh 19m05 = Ùh,32. Dalla nostra effe1nerid0 si lw: Passa,..!gio della ([ al meridiu.uo di Rvma Genn. 1917 Terupo E.e. 22 1111 29m 23 12 30 2-1 13 27 Tempo loc. llh 19m 12 20 13 17 Intervallo 25h ]m 24 57 Corne valore attuale del ritardo diu'i·no della Luna rispetto al Sole possiamo prendere, per il dì 23, la media aritn;ietica (59m) dei ritardi relati vi ai due giornj adiacenti. Allora il ritardo per 1 h di spostamento dell'osservatore . 1 . t d. l 69m 2 46 . d. 1n ong1 U 1110Ya e 24 = 01 , : qu1n. l il ri_tardo per Qh,32 vale 2m,46 X 0,32 = om,8 ossia (in numero tondo) 1m. Poichè Taranto ò a levante di Ro111a,avremo per la culminazione della Luna a Taranto il dì 23 gennaio 1917: Tempo medio localt~... 12h20 - lm = 12hl 9m Riduz. in tempo E. c.. 9 'rempo med. Eur. c ..• 12 10 Riassn1nendo, la riduzione della cul1ninazione della Luna si effettua co1ne segue. Dall'effemeride si desume il valor attuale del ritardo diurno della Luua rispetto al ~ole, e di questo valore si prende la parte proporzionale alla differenza di longitudine tra Roma e il luogo considerato. Questa parte proporzionale va sottratta - o aggiunta - al ternpo locale della cuhninazione a Roma, secondo che il luogo è a levante oppure a ponente di Roma. Così si ottiene l'ora del passaggio al 1neridiano nol luogo considerato, espressa in tempo 1nedio locale, e di qui poi ~i passa hl tempo legale applicando ]a rispetti va differenza di longitudine (espressa in tempo) tra il 1neridiano locale e il meridjano dell'Etna, col segno - o col segno +, seeondo che il u10ridjano locale è a levante oppure a ponente dol n1eridiano dell'Etna. 11 cielo stellato. :tielle pagine n1ensili da 35 a 46 la nostnt efl'emeride indica graficamente i diversi aspetti del cielo stellato, quali si presentano sotto le nostro latitudini a uno spettatore che si rnetta a osservm·e verso le ore 21 di tempo civile nella 1 a 1netà del 111osee verso le ore 20 nella IIu. meth. Variando l'ora d'osservazione, Yaria naturaln1ente la cartina celeste da usarsi, con1e risulta dalla segue11te tabella: 'l'n le diversità di aspetto del cielo stellato nei diversi 1nesi dell'anno, per uno spettatoro che si n1etta a osservare sempre a una n1edesima ora della notte (per es. alle ore 21), è una sen1plic0 consegnenza del 111oto r>roprio apparente del Sole. " Colui che tutto 'l n1ondo alluma ,,(1) si sposta continua1nento fra le stelle nel senso da ponente a levante, con una velocità n1edia di circa un grado al giorno, i'n 1nodo da percorrere il circolo intero dell'eclittica nel periodo di un anno. Da ciò deriva che, per es., in principio ORA D' ossERVAZIONE di gennaio, alle ore 17, l'aspetto del '1\:r. { Iamet~---117,19,21,231 0 113 2 151 7 cieloèugua.leaquellochesiha61nesi .lu.EsE Ha. ,i • • • 16 18 20 22 4 I 6 dopo, cioè in priuci pio di luglio, alle Gennaio ........... Febbraio .......... Mario ............. Aprile ............. l\laggio ............ Giugno ............ Luglio ............ Agosto ............ SetteÌnùre ........ Ottobre .......... : Novembre ......... Dicembre ......... N.0 D'ORD. DELLA COPrl DI CARTINE CELES'.rI 11 12 1 2 3 4 5 12 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 7 2 3 4 6 G 7 8 A ore 5. Come è ben noto, quel n1oto proprio del Sole fra le stelle è una 6 pura apparenza, dovuta alla rivolu7 zione annua della nostra Terra intorno 8 al Sole. 3 4 5 6 7 8 9 1( ; Nelle nostre caYtine la volta appa1 rente del cielo è rappresentata in due 2 n1età separate, di cui la prima vale 4 5 6 7 5 6 7 8 6 7· 8 9 7 8 9 10 8 9 10 11 9 10 11 12 10 11 12 1 - 8 9 9 10 10 11 11 12 12 1 1 2 2 3 ,. ·- 10 11 12 1 2 8 4 1 1 per un osservatore che guarda verso 2 nord e la seconda corrispond'e a un 3 osservatore che guarda verso sud. 4 1 ' .~ (l) DAYl"JI:, Paradiso, xx, 1. BibliotecaGino Bianco
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