Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1917

- 47 Spiegazione e uso delle- effemeridi. Ge.neralità. Nelle pagine mensili da. 23 a 3-1: la , nostra effemeride <là, giorno per giorno, parecchi elementi astrono1n ici di cui la conoscenza è utile per la vita civile. Tali elen1enti sono calcolati per l'orizzonte di Roma (Osservatorio astronon1ico del Collegio Ro1na.no )' e sono espressi in te1npo rnedio civile dell'Europa centrale (1). Essi sono i seguenti: I. -· Principio e fine del crepuscolo. civile. - Questi sono pres~• a poco i 1no1nénti in cui al mattino si principia a vederci chinro nelle abitazioni e inYecé alla sera bisogna acceuder i lumi; :fàtla è:'lstrazione, ben inteso, dalle condizioni varia bili dell'atmosfera. Si ammette che il principio e la fine del crepuscolo civile corrispondnno a quei 1nornenti in cui rispettivamente scornpaiono nl n1attino, o diventano visibili alla sera, lo stelle di pri1na gran- \1) Q11esto è il t,ernpo interuazioua'.e elle fn a1lott-Hto in Jtalia, come tAmpo 1.... gn.le 1111ico, a. JMrt.i re a.~.1 1 ° nnvE>m bre 1691. E➔ --o è il t•'m po me<lio i:;ob:ire ci vilf'. •·orrisp,,11-òe11tt- a.l meridia,Jlo cli. 1., gracli a levante di Gree11wid1. Onesto meriilia110 11.-l nostro paese passa. T'.-r 'l'Pnlloli e per l' 1<:t.na. in Boe111in. per Reit:henùe•·g e iu l'rll!'Ria pP).' StHrg·ard. Si dice <( tPrnpo e-i vile» per a·sting11ere ilal «t.empo n.st,ronu111ico». Nep:li usi civili la giorHat,a µri n,d pia a uw.zza110tte (~ero ore) In H:Ce a!Ili a,qtronorni tonHt coruo<lo <Liri1 arda.rIJe il priw·ip·io fino :-il rnP;r,zo<lì c0110:e1'ntiYo. La locll'done « tE>mpo <lell' Enropa centrale» è qndla <'lHI è preval:-;n, come t,raduzio11e ,lell'etiprP:-si<mA tecl"'sca « mitt.elenrC1pi1,iscl1t• ZPi.t >,. 11 prof. H. S<..:HltAM di Vieuua aveva. propo--to, verso il 1n,O. la. dc11on1i11~.7,io11e ,li« Adria-7.eit >··, ossia « tempo 1lt-\ll' A<lriat:cn », -rna la, pr·()pnst ,1. nnn ehl.Je fortn a La l,,c:n;,;ioue ,, tempo clt+ l' t•:nropa centr:ile » tro,·a corrispou<leuza nelle an:1ologhe cli « tempo clell' Rn rona, oceiè-le.ut.ale >>. •~ <lt « 1empn <l,_.ll'Europa oriPnt~.Je>>. (~i ved:~ il qnadro dei « t.('mpi leµ;a1i ,lei princiFnli Rtati <lel mondo» <lato il flue t.follP 11refiPT>l,i i-piega• zioni. Ma. se si volesse prech,ar meglio, la. •lr:· nominazi11ne più opportuna. sareH>e qu ...lla, <li "ternpo ctell' Rt;na. ». Quale punto terrestre, sn qnel 111eridia,n11, può compP1 ere f'.on l'Etna iwr importa.n7,a, geogra.fì.c-a,, geologica, ~torica e mi- ~~~~ 1 . Puichè 3ò0 gra<li ,·algono 24 Yolte 15 gracli, ne segne che 1.>grndi eqn~n1lJ!o110 in tempo a nu' ora precisa. :O-iccorue pt•i l'Et,m1, è a levante di Gree1n\'ich, ne SP.!!l•e che qnando ..01 nos1i-o tempo Jegal1-1 si b~.11n11 pMr es le orfl 11. col tempo <li Greenwich (O dell'F.nropa oc(•ide11tal~) si h~,nuo le orA 12 (me7,zo1H ,. L' incomod::t dist.im1ioue delle ore in << n,111'11rneri<liane » e« pomeridianM ».è _ev-it.ata ~ontn,11clolA tnt.te veut,iqnat.trn di s,,g-nito n. parli'r',~ .chLllo Z(-'J'O (1nc•z7,a,nort,,) Qne~ln ::,ifit.Pti\a Ì'tt ;tllott,ato 111 r1n,lia fino rlal SP-t.tPml,re:, Hl!;9, nel J..·er- " i7,io telegrnfico ,lel Regno <li !-la.r<lt'f,ridt,e province ~.nnP-sAe: ll'·'l l!":l fo eo:r,,11,~ ,rlf i,;f)rfhlo ft->rrovia,rin e e:u,-1 n.nrlò 1,r11JW/!.'~·'•M1RI ~l-'fJIPfA 1,iò, a.uche pt!r gli m,i ur1liuurl t.léll:t v1t;1 eh Ile. Bio11otecaGino Bianco dczza situate nella parto deH' orizzonte opposta. al Sole. Secondo le osservazioni di J. H. LAMBERT (1,60) e di J. F. WunM (1805), ciò succede quando il ~olo si trova a 6 gradi e niezzo di profondiUt sotto l'orizzonte. .Molto più lungo è il crepnscolo astronomfro, il quale principi.i, o finisco, quando diventa percettibile, o cessa cl i esserlo, l'illurninnzfone 8olare nell' atn1osfern .. Secondo antiche osservazioni. ciò avviene qnando il Sole raggiungé la profondità cli 18 gradi sotto l' orizzout.e. Il. - Passaggio al meridiano (o culminazione) del Sole e della Luna. - Tempo medio a mezzodì vero. - L'ora quotidiana del pa.ssaggio del Sole nl n1eridi<lno di Roma (Collegio Ro1nnno) è data fino ai secondi interi. Invece per la culminazione della Lnna l' approssi1nazione è lin1itata ai 11i1nuti primi. Come si sn, l'intervallo tra duo ritorni consecutivi del Solo a uno stesso n1eridiano si chimna _q1·onw solare veJ·o e la sua durata non è costante nel corso dell'anno. Ciò proviene da due canse diverso; 1° j] -moto proprio ,appnrento del Sole s-ull' eclittica non è uniforrnP · 11° questo moto annuo apparente c1 l Sole si compie lungo un circolo rnn~- 8Ì1no (l'eclittica.) che è obliquo rispetto al circolo dell'equatore celeste (sotto un nngolo, di 23X2>';'). Il moto proprio dol Sole ìntorno alla Terra è, come tutti. sanno, nlHt pura appnrenza, dovnta al 1noto an11uo di rivo] nzione della Terra intol'nò nl Sole. Tale movimento si 8ffettun. ih nn' orbita ellittica ,(pòrò di picco1n eccontrieiUt), e ciò che vi è di unifonJle in un~ sirr1ile specie cli moto è la riesè1·izfon.e delle aree :,in ten1pi uguàli ]a 1·etta (ra_q- ,qio vetto,·e) congiungente il Sole (fisso) col pianet.a (1nobile). desct.ivc nr<: 10 ngnali (Ila legge di Keploro). Ma la ve,- locitù proprià del pianola va1·in continumnentè, oscil1audo tra un Yulore minimo e- un vn.lore rnftssimo. 11 valore minimo ha luogo quan<lo il pianeta pnssa nll' afelio (pnuto dell' o·r:bjtn pi tl lontano dal .Solo)'; si ha invece il valore inn.ssirno qunndo il pianeta pass~ ·al JJP1·fol-io (punto dell'orbita pi 11 vicino nl Sole). ie Nol caso del ln nosi ra 10~(i_rn. l' op oca del p~tsF-nggio nl per1olk 4 11 pl'inci•

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