L’Acropoli - anno II - n. 14 - febbraio 1946

,, I \ LA POLITICA ESTERA AL'LA CONSULTA . Ad assistere alle recenti tornate plenarie della Consu\ta, si ebbe l'impressione di una ,sbagliata .i.mpostazione. Ne segui una sequela scucita di discorsi con i quali consqltori nuovi ai dibattiti d'assem~lea si presentavano al pubblico corl una qualche preoccupazione delle non lonta~e elezioni .. Lo sbaglio era in ci_ò : si· può in Jtalia par• lare di politica estera, quando un tale diba,ttito verte sull' impiego del prestigio e della· forza nazionale ? Abbiamò oggi, come nazione, prestigio •e forza ? ' , · Certamente oggi al governo può interessare u1!a piepa o quasi, · pi~na approvazione facendò valere la nostra situazi'one senza pace, e la tragedia della Venezia Giulia. Come si può nega're l'appoggio a 1 un ministero che si trovi in cosi- dolorose e non invidiabili si– tuazioni, e specialm~~t~ nel _ris~eglio ~elio sP.irito ·ri~~rgi~ental~ che detesta deportaw;m1, campi d1 concentramento, pohzia di stato di qualunque genere·? Ma la conseguenza dell' insistere tanto sulla ·politic~ ·est~ta s1 fu l'obliare tutti gli altri probl'emi per risollevare il prestigjò e la forza del nostro paese : l'economia e il pericolo I dell' infla,zione, l'ordine interno, la rieducazione' cl,ella nazione dopo. la 'corruzione fascistica, il sistema amministrativo. Anche in ciò si manif~sta il tentativÒ di · sfuggire alle strette della sitqazi~ne, che appar chiaro quando si esaminino i diversi ministeri che si son succeduti. Si è sempre accentuata la paura costante di mettere l'uomo adatto al suo posto, lo si è surrogato sempre con l'uomo-esped,iente, che lascia le cose come prima e, peggio di p;ima. La politica del I . . girare ,attorno ai problemi invece di affrontarli cpraggiosamente, an- tico vizio nost~o, si complica con la diffidenza dei dìversi' partiti che. I \ ' Biblioteca Gino Bianco I

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