L’Acropoli - anno II - n. 14 - febbraio 1946

I 'SALUTOA BENEDETTO CROCE .- . _. Il 25 febbraio Benedetto Croce compie ottant'anni. Il numero grande· de~li anni vale per noi a misurare un'opera infaticata che si prosegue senza soste come il corso di 'un immenso fiume. Essa costantemente s'arricchisce e si supera perfezionandosi. Ammiriamo il lavoro gigantesco, e la genia– lità con cui egli ha saputo moltiplicare gli scopi der lavoro; ' come qualcosa di sovrumano che perm~a il suo umanissimo pensiero. Valutiamo le mete conseguite, gli orizzonti nuovi ; dischiusi, là dignità delle lettere ancora una volta dife~a e . I , salv·ata: nella patria di Vittorio Alfieri, l' esempio dato non alla sola nazione italiana, ma al mondo tutto. E· Itel momento amaro dell'avvilimento che ci ·percuote, proviamo, per lui, ancora un palpito d'orgoglio e di speranza.· ,;Anche nella disfatta e nella rovina l'Italia sa esercitare un ·magistero, n'el mondo; esprime la parola della sapienza, salva la razionalità dell'uomo sulle passioni iinbestiate. Da lui ci viene· un confo;to. Ci par che dall~ radici della vecchia quercia · una nuova linfa affluisca in noi e ci animi ai duri còmpiti e alle lotte diuturne. E perctò con animo commosso gli rivolgiamo una pa– rola -di gratitudine e di promessa. L'opera sua è stata intesa e sarà proseguita.

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